Il ministro Tremonti è come Penelope
alla mattina – con il sole alto – a Cernobbio o davanti ad una platea plaudente tira mazzate (seppur indolori) contro le banche elevandosi a paladino, a Robin Hood.
Alla notte – con il buio anche della stampa – al Governo ed in Parlamento, davanti ad un platea ormai incolore autorevoca la norma da Lui stesso proposta e presentata di cancellazione delle Commissioni di massimo scoperto (CMS) sui conti correnti dei clienti che solo qualche settimana prima – a sole alto e colonne cubitali sulla stampa – aveva varato per Legge dichiarando illegali queste commissioni applicate dalle banche e vietando strali e altri convegni passerella se fosse stata re-introdotta sotto altre forme L’articolo 12 della bozza scritto da Tremonti recitava:
«Tutte le clausole aventi a oggetto il massimo scoperto o clausole con medesimo scopo o finalità sono da ritenere nulle».
Ebbene, andate dalla vostra banca in questi giorni e domandate se il Ministro Robin Hood è stato di parola o ha cambiato idea.
Scoprirete che stanno ancora ridendo.
Le banche hanno fatto pressione e oplà tutto come prima, peggio di prima. Dovevano essere nulle, illegittime, illegali. Ora i correntisti rischiano di pagare pure di più.
Tremonti è abile con le parole, parole, parole, se lo fosse almeno la metà anche con i conti pubblici di cui ha la responsabilità,
saremmo un paese modello, florido e giusto.
Tremonti invece ce lo meritiamo.
E ancor prima che cosa aveva fatto sempre dalla parte dei consumatori e cittadini nei convegni, davanti alla stampa e maldestro, inefficace in Parlamento dove il non detto diventa Legge e non solo parole da conferenza?
Ha proposto e fatto votare, in pompa magna, il provvedimento di detassazione degli straordinari che è stato introdotto in avvio della crisi, quando le imprese iniziavano a manifestare un eccesso di capacità produttiva e non il contrario;
Cioè una genialata da scolari ripetenti
Ha proposto e fatto votare, in pompa magna, il provvedimento di copertura degli interessi sui mutui che avessero superato la soglia del 4% quando i tassi dell’Euribor era già in caduta libera intorno al 2% e ora è all’1%. Non servendo quindi quasi più a nessuno
Cioè una genialata da scolari ripetenti
Tre provvedimenti, tre torti
a fare treconti mica è capace Tremonti
Ma dove sei vissuta sino ad oggi?? Il debito pubblico è talmente alto che, con riferimento alla lira, non si riesce nemmeno a leggere. Questo duvoto ai governi prima di tangentopoli.Oggi abbiamo ancora questo masso che non so quando si riuscirà a rimuoverlo. Tu parli di Tremonti in senso spregiativo da comunista, ti consiglio una lettura più precisa della nazione in cui vivi, mi riferisco alle associazioni criminali tipo: mafia, ndrangheta, sacra corona unita, camorra. E’ questa la piaga e il masso enorme che dobbiamo sopportare, queste associazioni fagogitano miliardi di noi tutti. Per non parlare poi dei fannulloni, nepotismo e malaffare in cui mi auguro tu non sia in elenco.E per ultimo nessuno è perfetto quindi, meno malanimo e più ottimismo.
Con affetto
Paolo
Il commento a firma Paolo mi permette, in parte spaziando, di integrare e spiegare perché Tremonti sta insabbiando la realtà. Sorvolo, ma solo perchè dovrebbe essere cosa risaputa che il debito pubblico è si storico ma le politiche di questi anni non sono state in grado di ridurlo, anzi, qualcuna di queste, senza benefici collettivi ne hanno fatto perdere il controllo. E’ anche vero che nei tempi della famosa Milano da bere, il Ministro Tremonti era consulente del governo Craxi.
Certo le mafie sono un cancro che impoverisce il Paese, opinabile converrà il nostro amico, che scudi fiscali e condoni la indeboliscano. Serve un po’ troppo ottimismo. Che evidentemente non ho.
Se la rilevazione dei dati, dei fatti e quindi della realtà, non interessa, c’è da chiedersi cosa resta di un’opinione. Di un’opinione non supportata dalla realtà, residua solo una fantasia incapace di inserirsi in un confronto razionale.
Non rimane che un impulso pre razionale.
Il corollario è interessante. Se l’opinione insostenibile è comunque espressa, a cosa serve? Cosa porta a scrivere falsità insostenibili? Dal punto di vista del governo, la risposta è sempre la stessa: manipolare l’opinione pubblica che, come affermava Berlusconi e come si riscontra spesso, non si discosta molto dalle incontrollabili e pre razionali turbe di un adolescente.
Forse riportare in forma più sintetica le questioni inevase può tornare utile. Sperando che una volta tanto si possano ottenere risposte nel merito e non proclami insostenibili.
L’operato del governo è giudicato proprio per il lavoro effettuato e il disastro economico sia consolidato che in atto.
– Il precedente quinquennio ha testimoniato l’incremento del debito a fronte della riduzione del ciclo. Un mediocre governo avrebbe ridotto il debito ed incrementato il ciclo o il contrario. L’operato è stato un disastro oppure esistono altre letture sostenibili?
– Non è vero – come dice Tremonti e i suoi sodali- che è necessario attendere i valori consolidati del bilancio pubblico. Se il governo non tenesse traccia tempestiva dell’evoluzione delle poste, non avrebbe modo di operare. In altri termini, agirebbe alla cieca.
Ciò vale anche per il settore privato. Neanche il più stupido degli imprenditori aspetterebbe il termine dell’anno contabile, che rappresenta solo una formalità, per indirizzare le proprie politiche microeconomiche. Nel caso di un governo i vincoli sono ancora più stringenti perché l’economia globale è una dinamica di relazioni in cui ogni nazione influisce in termini non lineari con ogni altra. Per questo motivo ai paesi sviluppati è richiesto di fornire indicazioni di stock e di flusso a scadenze diverse. Ad esempio, il consumer price index ha cadenza mensile mentre il pil ha cadenza trimestrale. A maggio – per stare ai dati ufficiali il governo italiano ha pubblicato la Relazione Unificata Sull’economia e La Finanza
(http://www.governo.it/GovernoAzione/politiche_economiche/manovra_2009/ruef2009.pdf) e, guarda caso, le previsioni del governo in termini di crescita non sono distanti da quelle dell’ FMI: -4.2 contro -4.4. E’ interessante che il rapporto deficit pil del governo, 4.6 contro 5.4 dell’FMI , sia giustificato dalla previsione di un contemporaneo incremento della pressione fiscale e delle entrate. Ad intenzione dello stesso governo, la pressione fiscale incrementerà al 43.5%. Insomma, a forza di metterci le mani nelle tasche, ce le sfonderanno. Nel contempo la spesa pubblica è cresciuta senza controllo (fonte: banca italia, considerazioni finali del governatore) e si potrà entrare nel dettaglio del disastro in un prossimo post.
Esistono altre letture sostenibili?
– Berlusconi (e il governo) ha mentito sul cambio iniziale euro a 1500 lire, raddoppio dei prezzi a causa dell’euro, il testo sull’inferiorità dell’islam, le proprie frequentazioni post-cena e molto altro ancora. Ciò che conta non sono i gusti sessuali del Capo di Governo, è la massa di menzogne manipolatorie. Clinton dovette testimoniare davanti al Gran Jury ammettendo rapporti impropri. Perché il rappresentante di tutti mente a tutti? Esistono altre letture sostenibili?
– A fronte di una realtà perimetrata da statistiche effettuate con modelli scientifici che indagano campioni statisticamente significativi, viene spesso proposto il caso di specie. E’ come se per negare la rilevazione del reddito medio effettuata con un censimento si contrapponesse il diverso reddito del nostro vicino. Anche un adolescente capirebbe che il caso di specie non è rappresentativo della realtà fino a quando non è confrontato con un numero sufficientemente elevato e con modelli razionali. Ma se la realtà non è rappresentata da un campione infinitamente non rappresentativo, a cosa serve l’affermazione che ognuno di noi è in grado di rilevare un evento diverso dalla media? Alcuni enunciati non sono dispositivi al servizio della verità ma del suo occultamento. Il metodo scientifico è un confronto da pari a pari. Chiunque ha a disposizione le rilevazioni dell’Istat che possono essere analizzate e anche criticate a livello scientifico. Chiunque può confrontarsi con chiunque altro sullo stesso piano. L’esilio della razionalità per mezzo dell’esclusione delle rilevazioni non permette il confronto perché impedisce il controllo ma soprattutto perché non è rappresentativo della realtà che ci si potrebbe aspettare.
Detto questo, quindi, a screditare certe ripetute affermazioni bastano solo le affermazioni stesse. In conclusione, tutto porta a ritenere che la realtà sarà ancora sostituita da uno specchio per le allodole, mentre, imperterriti rubano i portafogli degli italiani.
Questa copertura è solo distrazione dai fatti per attuare una transizione dalla democrazia rappresentativa competitiva attuale ad una nanodemocrazia. Non ci resta che offrire l’informazione più sostenibile possibile e sperare che si diffonda.
Nonostante i riflessi e il continuo specchiarsi compiacenti o inebetiti.
Vorrei ricordare un’altra brillante operazione del nostro governo, la Robin Hood tax che nell’estate del 2008 doveva sottrarre il “plusvalore” (scusate il termine comunista) presente nei profitti delle banche per operare una redistribuzione del reddito.
Peccato che pochi mesi dopo Tremonti (che tutto aveva previsto)ha dovuto escogitare il modo per prestare soldi alle banche in modo da evitarne il collasso finanziario.
GT è sempre sorprendente e (quindi) degno di grande attenzione. Ho già sottolineato diversi “sorpassi a sinistra” sui temi cari ai lettori di questo blog. I sorpassi a sinistra sono leciti, per altro. E’ a destra che è vietato sorpassare. GT negli ultimi giorni ha sorpassato due volte a sinistra: la questione “posto fisso”; la questione dell’opportunità di copiare il modello Banca Etica sul punto delle obbligazioni con destinazione collettivamente apprezzabile. Con l’introduzione, tra l’altro, di un incentivo fiscale di cui si gioverebbe anche Banca Etica. La storia, per chi l’ha persa, è descritta qui:
http://www.ilfoglio.it/duepiudue/136
Ma proprio nessuno vuole commentare queste due storie ?
Sotto un primo profilo, in questa fase storica sono particolarmente interessato ai politici che, se schierati a destra, dichiarano elementi di difformità rispetto alla linea prevalente di quella parte e, se schierati a sinistra, dichiarano elementi di conformità. A destra è in questa fase piuttosto difficile sviluppare ragionamenti politici di tipo problematico o di tipo creativo. A sinistra il discorso è diverso e mi porta ad una preferenza opposta, proprio perchè esiste una tendenza eccessiva al ragionamento politico in eccezione. Forse questa è la ragione per cui leggo con vivo interesse le posizioni di GT che evolvono nel corso del tempo, lungo direzioni poco prevedibili e poco consone al calcolo politico banale. Le mie idee sono spesso diverse da quelle di GT, che in parte proprio non capisco, ma insomma mi rendo conto che nella sua prospettiva sarebbe ben comodo seguire il mainstream della sua parte politica. Ma GT non è certo un follower e quindi non ci riesce. In quest
o senso, rispetto molto il suo ragionamento, come, in generale, seguo con interesse tutte le riflessioni in eccezione dei personaggi che a destra si muovono con autonomia (i personaggi di questo tipo sono sempre meno, a dire il vero, per ragioni tecniche che non è il caso riassumere qui).
Sotto un secondo profilo, può benissimo essere che l’esigenza di GT sia di differenziarsi rispetto alla sua stessa parte politica che, un pò per colpa e un pò per contingenza, si trova ad affrontare una situazione di finanza pubblica sempre più terribile. GT, correttamente, non si vuol prendere la colpa, che tutta non è sua.
Sotto un terzo profilo, le affermazioni di GT sul posto fisso sono oggettivamente forti. Che l’eccesso di flessibilità sia, anche esso, sia pure ovviamente non da solo, alla radice di sofferenze personali, del fenomeno stesso dei “bamboccioni” che non escono di casa, di iniquità giuridiche e sociali, è affermazione condivisa da molti ma è anche una prospettiva sottaciuta da troppi. Tra gli “amici” di GT una posizione come quella che ha espresso non ha uno spazio di interlocuzione. Quindi la libertà di manovra di GT mi colpisce, e mi diverte
COME VOLEVASI DIMOSTARE
Le nuove commissioni bancarie che hanno sostituito la “commissione di massimo scoperto” si stanno rivelando più costose per i consumatori. Lo dice l’Antitrust che ha girato una segnalazione al governo, al Parlamento ed alla Banca d’Italia, per sottolineare l’esito di un monitoraggio effettuato sulle condizioni applicate alla clientela dai principali gruppi bancari.
Dall’indagine dell’Antitrust, emerge che per gli scoperti transitori di conto corrente si è verificato un innalzamento dei costi per i correntisti. In pratica, secondo l’Antitrust, per chi oggi va momentaneamente in rosso sul proprio conto bancario, i costi sono aumentati fino a livelli superiori anche di 15 volte rispetto alla vecchia commissione di massimo scoperto…
La morale – cioè il cuore della segnalazione inviata dall’Antitrust anche a governo e Bankitalia – è che dall’abolizione del massimo scoperto non sono arrivati i tanto attesi risparmi per i consumatori, anzi: “Le nuove condizioni economiche” previste dalle banche, scrive l’Antitrust, “si presentano quasi sempre peggiorative in termini di esborso economico rispetto alla commissione di massimo scoperto ed alle altre voci di costo previste in precedenza”.
repubblica on line 29122009