Anche la Provincia di Lecco, dopo Tremonti, ha deciso che le banche sono il primo soggetto da sostenere. A gratis. Ben prima e meglio che le imprese del territorio. E lo ha deciso truccando la verità. In sintesi dice all’imprenditore:“Se vuoi i tuoi soldi devi pagare, chiaro?” Da una parte, infatti, vota e approva il Patto di stabilità, quell’imposizione geniale di Tremonti che impone agli Enti locali (soprattutto quelli virtuosi) ogni anno di migliore il proprio saldo di cassa (riscossioni e pagamenti) in conto capitale tra un determinato anno e un altro. Mettendo obiettivi di miglioramento che nemmeno in Cina con l’oggettivo sfruttamento del lavoro riuscirebbero a raggiungere. +17% per il 2009; +62% per il 2010; e +125% per il 2011. Chi approva questo Patto di stabilità, come ha deciso di fare, a differenza di quella precedente di centrosinistra, la nuova Giunta del Presidente Nava e della Lega (delibera nr 225 del 8-9-2009) accetta di chiudere i rubinetti alle Imprese, anche del territorio, che hanno fatto lavori per l’Ente rinviandone i pagamenti a non prima del gennaio 2010. Decide di continuare a riscuotere tutto quello che deve riscuotere dagli altri Enti ma Lei di non pagare. Si pensi a quante Ditte da mesi ormai sono a corto di liquidità e ingenuamente facevano conto su questi soldi. Avendo già vinto gli appalti a prezzi strozzati, con pochi margini: “pochi, maledetti ma subito” avranno pensato gli imprenditori. Invece aspetta e paga. Un cittadino comune, lo stesso imprenditore, i lavoratori della ditta che sta aspettando i soldi penseranno che la Provincia non ha in cassa denari. E’ in rosso. Ha, gli anni scorsi, scialacquato risorse come sono soliti fare i comunisti statalisti. Ed invece sono balle. Il rendiconto di gestione di chiusura bilancio indica in 87 milioni di euri il saldo positivo del fondo cassa. Denari propri a disposizione. Depositati sul conto di “tesoreria” della Banca d’Italia. Che remunerano zero – zero – interessi. E allora la Giunta Nava e dei leghisti vicini al territorio, al mondo dell’impresa e dell’economia produttiva si inventa, al posto che pagare subito quanto dovuto, un accordo per arricchire le banche, con i soldi delle imprese. In sintesi, grazie ad un Decreto di Tremonti, dice all’imprenditore:“Se vuoi i tuoi soldi devi pagare, chiaro?” Basta leggere, infatti, il documento del el 9-9-2009 sul sito della Provincia sezione “elenco gare e appalti” Dove si può leggere che le imprese potranno avere i loro soldi facendoseli però anticipare dalle banche, dietro cessione del credito da parte della Provincia che conferma di essere debitrice di quella determinata ditta. Ovviamente li avranno dalle banche solo se pagheranno alle stesse un interesse, che non potranno però poi farselo rimborsare dalla Giunta debitrice di Nava o tantomeno da Tremonti. Al tasso Euribor 365 a 3 mesi più, per giunta, uno spread, un ulteriore costo stabilito dagli Istituti di credito. Cioè arricchendo le banche per l’incapacità politica della Provincia e di Tremonti. Diverse Ditte corrono il rischio, concreto, per avere soldi che altrimenti le banche non gli anticiperebbero, di pagare di più di quanto hanno guadagnato con il lavoro fatto.
Questo grazie a Tremonti, alla Giunta provinciale vicino al popolo, vicino alle aziende. “Se vuoi i tuoi soldi devi pagare, altrimenti aspetti, ti è chiaro, ora?”
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