Proviamo a interloquire nel dibattito sui soldi alla politica dopo la lettera sulla Provincia del 14 ottobre del sen.Antonio Rusconi. (leggi come 1° commento)
Questo sito (anche se solo in parte) evidenzia quante volte siamo intervenuti sui temi dei danari negli Enti ed i loro sprechi, le loro indennità, la loro sciatteria.
Non vorrei più di tanto confondere o andare fuori tema ma credIamo che i soldi ed i compensi ai politici (che Rusconi rivendica di non cumulare con i doppi incarichi) siano solo un aspetto del quadro complessivo, ben più grande ben più importante.
In altre parole 1500 euri ad un Sindaco non sappiamo se siano giusti o sbagliati, 50 euri a un consigliere o 3500 euri ad un assessore provinciale tanto uguale. Il problema sta, per questo aspetto, nel non eludere che gli amministratori locali sono come i fiori: ne esistono di veri e ne esistono di plastica. Va da sé, per quel che conta, che, per noi, ce ne sono molti di più di plastica.
Quello che ci indigna, malgrado la garbatezza dei toni del sen. Rusconi è questa tranquilla e “normale” giustificazione dei “doppi incarichi” di politici perpetui, (basta vedere appunto lo stesso) che fanno i parlamentari e i sindaci di Valmadrera e quando la Legge glielo vieta oplà fanno gli assessori ed i sindaci ombra, idem Mario Anghileri (Pd), Sindaco e ex Presidente della Provincia e oplà di nuovo Sindaco di Valmadrera, o Mario Tentori (Pd) consigliere provinciale e Sindaco finché si può poi oplà anche lui sindaco ombra. O Bruseghini (PD) che ha quasi più anni da amministratore che di vita. Vent’anni da Sindaco poi Presidente di Silea perché in quota al partito giusto e ora ri-oplà Vicepresidente della Provincia. Quello che mi indigna (e che dovrebbe indignare) non sono solo i soldi, in molti casi poco significanti. E’ il pepetuismo. Per giuta ramificato.
Nella politica di oggi purtroppo il Parlamento ed i parlamentini – non sono quei luoghi idilliaci in cui si dialoga per cercare delle soluzioni ragionate ai problemi della comunità. Questi luoghi sono il luogo della conta. E’ la casa in cui la maggioranza suggella le decisioni prese altrove. Basta vedere il Comune di Lecco, anche su questo sito, documentato. Perciò o fai parte di una corrente forte o sei di contorno. Non servi a niente, anche se hai la migliore parlantina e le migliori argomentazioni del mondo.
Togli a molti politici locali il partito di riferimento nella scheda elettorale o il paesello di origine e scompaiono. E questo loro lo sanno e si adeguano.
Non disprezziamo la politica, ci indignano invece molto quasi tutti questi gli amministratori con alti, bassi o zero stipendi. Gli Enti Locali sono le strutture più a diretto contatto con la gente e se vogliono possono giocare un grande ruolo educativo.
Siamo provocatori e forse miopi ma ci si indichi quanti e sistematicamente hanno e stanno facendo scelte coraggiose in settori come la partecipazione, l’energia, i beni comuni, il consumo critico, il traffico, i rifiuti, l’economia sociale, la solidarietà collettiva.
Sappiamo per primi che le cose non sono facili che bisogna fare i conti con i vincoli di legge, i patti di stabilità e le ristrettezze economiche. Ma gli ostacoli più seri stanno nella testa degli amministratori. Si adagiano nel solco della mediocrità per indolenza, poca immaginazione, scarso spirito critico. I fiori veri hanno un bel profumo.
A PROPOSITO DI FIORI DI PLASTICA leggete, se vi va, un vecchio (27 giugno 2003) post sull’allora onorevole Antonio Rusconi: https://www.esserevento.it/?p=125