Nel 1951 Arrow formulò il teorema dell’impossibilità con cui ottenne, in seguito, il nobel.
Con questo teorema si dimostra che la democrazia rappresentativa non è in grado di soddisfare i propri presupposti e che l’unico modo per farlo è trasformarsi in dittatura. Un paradosso che dimostra, per assurdo, l’impossibilità implicita della democrazia rappresentativa. Ciò non implica, ovviamente, l’impossibilità tout court della democrazia e, difatti, gli scienziati politici hanno elaborato strategie democratiche alternative.
Nei paesi anglosassoni sono già state attuate procedure di democrazia deliberativa, volgarmente definibili come democrazia partecipativa o democrazia distribuita.Ma non è mai avvenuto un raccordo sostenibile e continuo fra i due sistemi. Eppure qualcosa di rilevante è accaduto. Un organismo malato fino alla putredine tende a sviluppare anticorpi. La democrazia rappresentativa italiana è stata depotenziata fino all’inverosimile, moltiplicando azioni personali oltre la legalità, criminalizzando la magistratura, mutilando altri organi dello stato, occupando i sistemi d’informazione diversi dalla rete, rappresentando, di fatto, evasori e corrotti, la parte peggiore della società.
Tutto questo pagato da lavoratori dipendenti e pensionati le cui imposte dirette coprono il 79% del totale.
La democrazia italiana è in fin di vita ma al suo interno si sta sviluppando un virus, una corrente liquida inattaccabile che, in queste elezioni regionali, ha raggiunto i terminali. E’ un virus che non ha niente a che fare con gli organismi fetenti ormai in putrefazione del decrepito, non solo in italia, sistema rappresentativo. Eppure l’apparato democratico era diventato necessario non solo perché nessuno può dirsi detentore unico della verità e delle modalità corrette di gestire una nazione, per cui questa enorme responsabilità deve essere distribuita fra tutti.
Smith aveva segnalato l’interna necessità del sistema di sviluppare organismi di bilanciamento dei poteri forti. Nel nostro paese la necrosi di questi organismi è in stato avanzato e nessuna struttura interna operante con la stessa logica sembra essere nelle condizioni di invertire il processo. Eppure questo virus fluido è in grado di rendere autonoma ogni singola cellula e di trasmettere i segnali direttamente dalla cellula al terminale di controllo.
Non è possibile fermarlo perché l’analfabetizzazione informatica, anche se con estrema lentezza, è destinata a ridursi sempre più nel tempo e, per converso, le vie di diffusione del virus si amplieranno fino a sostituire asintoticamente il torrente ematico principale.
Il virus è invincibile.
Attaccatene uno.Distruggetelo.Ne compariranno altri, differenti e più potenti. E’ un virus mutagene. Un virus da cui generano x men mutanti. Ovvio. Come nei film, la paura della trasformazione induce i politici a emarginare i mutanti, a perseguitarli.
Tenteranno anche di occludere il torrente ematico periferico attraverso cui si diffondono i virus. Ma occuperemo un server tedesco, francese, spagnolo o giapponese e, come nel corso di un infarto, la diffusione, passando dalla periferia, invaderà il centro. E tutto questo, per la prima volta nella storia, è accaduto in Italia.
Non per niente 5 stelle.
Sembra proprio fantascienza.
dal nostro ex Khorakhaneker Federico