IL LICEO privato LEOPARDI e la falsa tenerezza

 

Fa quasi tenerezza l’editoriale di ieri* – giovedì – sulla nascita del nuovo Liceo classico privato di Lecco. Diego Minonzio utilizza per applaudire questa nuova realtà formativa del territorio tanti di quei luoghi comuni che se fossero studenti sarebbe già necessario aprirne uno ulteriore, di Liceo. Il problema della scuola attuale sono gli insegnanti afferma già nella prima frase. Non riescono o non sono in grado di dare un metodo e formare un carattere a questi studenti, uomini e donne di domani.E perché mai questo fallimento ci si può spingere a domandare in una volontà di interazione indiretta con l’editoriale? Perché la scuola…. li paga pocoPartendo da un dato vero – gli insegnanti sono pagati poco – costruisce  e vuol far credere che i professori sono evidentemente demotivati a fare il loro mestiere, quindi, ne consegue, sono addirittura dannosi alla formazione dell’adulto di domani perché non assolvono al compito. Questi con 500, 1000 euri in più sarebbero tutt’altra cosa. Suvvia, è addirittura irrispettoso. Primo perché si mette tutto sotto l’aspetto economico e si dice che gli insegnanti sarebbero mercenari e cottimisti poi perché si dà per scontato che quelli della scuola privata, perché più retribuiti, siano più capaci. A prescindere. E poi non è, come crede Minonzio,  solo anticostituzionale o un discorso eversivo quello di dire che bisogna avere la possibilità di scegliere gli insegnanti “capaci” e di “licenziare” quelli somari, è più che altro un discorso stupido. Innanzitutto perché sarebbe da chiedersi chi gli “sceglierebbe” e chi stabilisce i meriti e le capacità. Lo stesso giornalista, il preside, i finanziatori della scuola, il collegio docenti, gli stessi studenti o i genitori? (Mi sento già nelle orecchie le voci di questi ultimi che minacciano licenziamenti se non gli “promuovono il figlio”).

Secondo perché stiamo già vivendo e sperimentando un “metodo” di selezione per gli insegnanti di religione nelle stesse scuole pubbliche. La Curia fa e disfa. Senza appello.

Certo la domanda che il l’editoriale chiede di porci e cioè: “se gli interrogativi posti dal  nuovo Liceo Leopardi hanno ragione di essere e se possiedono una loro dignità culturale” è importante e va cercata – seriamente e non ideologicamente – una risposta.

Sul merito “selezionante” dei docenti ho già esposto la mia idea, sul fatto che “esita un diritto inalienabile, assoluto, delle famiglie a poter decidere quale tipo di istruzione dare ai propri figli” è un quesito mal posto ed in modo furbo.

La scuola pubblica proprio perché è, costituzionalmente, di tutti assolve il ruolo ed il compito formativo che uno Stato maturo e democratico deve avere. Le digressioni e tutte le altre soluzioni che legittimamente possono parallelamente formarsi e nascere per iniziativa privata non possono trovare appigli nella falsa motivazione della “libertà di scelta” sovvenzionata.

E’ come se io pretendessi che lo Stato mi pagasse la porta blindata perché c’è molto crimine in giro, che mi comprasse una casa più spaziosa con giardino perché i miei 3 figli (che vanno all’asilo privato, senza bonus) più il quarto in arrivo debbono avere più natura e spazi propri.             

La realtà, evidente, è che di classico qui c’è che si sottraggono soldi alla scuola pubblica, si finanziano scuole private e confessionali che, oltre a perdere studenti, non starebbero altrimenti da sole “sul mercato”. Basterebbe dire – sarebbe umanamente più leale e trasparente – che si aprono queste scuole prevalentemente per dirottare danari e provare a costruirsi consensi e potere.

Se tutto questo non fosse vergognoso farebbe tenerezza.   

 

questa è una lettera al Direttore della Provincia di Lecco certamente di un paio di anni fa. L’ho ritrovata casualmente in uan cartella del Pc – la data di salvataggio però non è corretta essndo troppo recente, forse deriva da un copia/incolla da un vecchio disco di un precedente pc, ma visti i tempi credo sia ancora attuale/

 

24 pensieri su “IL LICEO privato LEOPARDI e la falsa tenerezza”

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  2. Scrivete: “La scuola pubblica proprio perché è, costituzionalmente, di tutti assolve il ruolo ed il compito formativo che uno Stato maturo e democratico deve avere….”.
    Cos’ è una frase di Fidel Castro? O di Kim il Sung?
    Facciamo anche dei giornali statali, delle televisioni satali (ci sono già), delle case statali, delle fabbriche statali, dei bordelli statali (li faranno)….
    E poi diciamo che tutto ciò “assolve il ruolo formatico dello stato maturo..”.
    Ma andate a quel paese (possibilmente in siberia), comunisti di m….

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