LA eLEZIONE AMERICANA

Credo che la bellissima lezione Americana non lascerà traccia sui nostri esponenti politici così fossilizzati nei loro ipnotici “tiritera”. Se l’America è il paese dove “nulla è impossibile”, l’Italia è il paese dove tutto è immutabile. Non ci potrà mai essere nel nostro paese qualcosa che vada oltre la speranza di un sano e indispensabile rinnovamento. Troppe persone abitano la casa della politica nostrana prigioniere di fantasmi che impediscono loro ogni possibile iniziativa veramente rivoluzionaria tenendole legate con lenzuola ormai consunte, ma indistruttibili, in un abbraccio mortale e soffocante. La bellissima lezione americana dovrebbe dire ai vari Veltroni, Rutelli, Bertinotti, D’Alema, e a quell’altro, quello che cambia i regolamenti etici per far eleggere la moglie e sembra uno zombie e che mi sfugge sempre il nome e a tutti coloro che si sono ritenuti l’alternativa al governo di nani e ballerine che ci tocca…dovrebbe dire che sarebbe davvero utile che si eclissassero dalla scena politica visto che si vince e si convince, come ha dimostrato Barack, sapendo raccogliere e organizzare il dissenso in maniera intelligente e seria senza pretendere di mettere insieme una compagine legata da stessi ideali, aspirazioni, condizioni. Barack ha vinto in maniera straordinaria e intelligente sfruttando in pieno gli errori fatali compiuti da Bush durante la sua sciagurata legislatura e raccogliendo intorno a se tutti coloro che hanno visto nel presidente uscente le responsabilità di una situazione degenerata e grave: bianchi, neri, ricchi, poveri, cattolici, atei, omosessuali e via, via diversificando come è giusto che sia.

W Obama.

Con l’augurio che sappia realizzare le speranze di tutti gli Americani e di molti di noi italiani che la speranza di vivere in un pese migliore l’hanno perduta da un pezzo e ai quali non resta che affidarsi ai venti che vengono da oltre oceano per respirare a pieni polmoni.

 

P.S.Mi è venuto in mente il nome di quell’altro: è Fassino.

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