Spaventevolmente inopportune e volgari le dichiarazioni rilasciate oggi alla stampa  dall’Assessore provinciale Dadati in merito alla sicurezza per i 500 delegati che, nota a margine, per il momento ci costano una barca di soldi con reali ritorni economici tutti da verificare. Dopotutto questi delegati vengono a Lecco per 3 ore e saranno stanziali: Imbarcadero – Piazza Cermenati, sedere sulle sedie e pipì nei bagni pubblici.

Non potranno nemmeno a fare un breve giro turistico, come se gli organizzatori avessero vergogna di far vedere dove vivono. Nemmeno li portano a vedere i fantastici giochi d’acqua della fontana a raso della adiacente Piazza XX settembre a ridosso della Torre. Come faranno a rimanere colpiti dal fascino turistico di Lecco? Speriamo che il freddo non blocchi loro la digestione, altrimenti sarebbe una beffa. Un ricordo pessimo di Lecco. 

E Dadati per tutto questo conferma che qualcuno è più uguale degli altri, che i cittadini sono sudditi, che i commercianti servono solo quando c’è da pagare. Però, non assumendosi responsabilità che il ruolo gli richiederebbe, ha già trovato il colpevole.

L’associazione Qui Lecco Libera che ha l’abitudine di contestare i politici e chiedere loro conto, non a vanvera ma con dati alla mano, documenti ufficiali e, di questo le Istituzioni se ne dolgono, zero soggezione.

Conseguenza vuole che manderà la nota spese di tutto questo sforzo di sicurezza a 10 ragazzi?  E’ probabile che anche in questa occasione Qui Lecco libera chiederà conto.

Può farlo in più modi.

Il primo è quello che nei prossimi giorni consultando il rendiconto economico di quanto alla fine ci sarà effettivamente costata questa farsa prototuristica ne evidenzi lo spreco.

Il secondo è che partecipi in diverse forme alla serata di gala.

Si dirà che le strade sono tutte bloccate, sarà impossibile. In fondo questo apparato di sicurezza è stato predisposto, stando al chiacchierone Dadati, proprio per Qui Lecco Libera. Solo che non si è tenuto conto di 3 possibilità che potrebbero aggirare il blocco delle vie d’accesso.

In ordine crescente di “rischio”: L’arrivo via acqua, cioè dal lago antistante la Piazza. L’essere già stati assunti alcuni come camerieri, o cuochi, che serviranno le diverse portate ai 500 commensali. La presenza di appartamenti – Dadati con la sua lucidità li chiamerebbe covi – nelle adiacenze della Piazza Cermenati, che sono residenza di componenti l’Associazione e quindi facilmente e regolarmente raggiungibili dagli stessi aggirando il dispiego di cordoni di uomini antisommossa.

Un casino quindi e soldi per la sicurezza buttati via. Nel frattempo, dopo queste ipotesi, speriamo che a Dadati non vada di traverso il cibo che cittadini e commercianti anche venerdì gli pagheranno.

Comunque buon appetito a tutti.