Ora che sta volgendo al termine la Conferenza sul Turismo che ha visto la nostra città più blindata che ospitale, più caserma che giardino, mi permetto soffermarmi sulla pagina pubblicitaria istituzionale che doveva servire per attrarre turisti, curiosi ma, con tutta evidenza, ha accolto soprattutto militari, commilitoni e servitù.
La pagina pubblicitaria “Venite a scoprire la nostra bellezza” personalmente l’ho vista su La Provincia ed è uscita anche su Il Giornale e Libero. Non entro nel merito del costo, comunque senz’altro oltre 10.000 euro per i soli 2 giornali nazionali, che in tempo di crisi resta un bello schiaffo alle difficoltà quotidiane dei cittadini, mi limito alla grafica e al tema pensato, ed approvato, del messaggio.
“Venite a scoprire la nostra bellezza”, questo lo slogan, è rappresentato da una donna nuda, a tutta pagina, con lo sguardo sessualmente ammiccante e il seno pudicamente coperto in controluce dalla Basilica di San Nicolò ed il suo campanile illuminati a festa.
Deve essere, il tutto, stato pensato e scelto per il provocante accostamento sacro e profano per cui il maschio italico, dai tempi dei film di Lando Buzzanca, è conosciuto nel mondo. Questa pubblicità istituzionale, a voler vedere, ha delle bassezze non di poco conto. E’ piena di stereotipi. E’ maschilista. Volgare nella sua finta pudicità. Umiliante per la donna e per l’uomo anche con solo un minimo senso del rispetto.
Mancano le macchie di sugo, le colorite barzellette presidenziali, la manata sul culo della cuoca e la nostra città, il nostro territorio, raccoglierebbe un’altra bella fetta di turismo.
Ma visti i tempi ed i promotori è certo che la stiano pensando per la pubblicità della prossima conferenza.
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