Con evidenza non è poi stato – come pensavo sbagliandomi (e di molto) – uno sciopero di pochi. Certo a livello nazionale molti meno che per la difesa dell’art.18 ma “stranamente”, comunque, un bel numero. La previsione l’ho sbagliata in pieno seppur mi restano, intatte, tutte le altre perplessità su questo sciopero. E’ ed è restato uno sciopero di “cartello”. Utile cioè al sindacato per dire – anche alle altre sigle – che non possono non tenerlo in considerazione nelle decisioni. La perplessità è, ed era, la poca credibilità della Cgil. Sono lì, per chi vuol vedere, come un macigno, uno specchio non certo deformante la grave responsabilità incisa nella memoria e nelle tasche dei cittadini, causata dal comportamento tenuto in questi anni di “ere” Prodi. La loro timidezza e subalternità alla politica “amica”. E’ il peccato di quegli e questi anni. Commesso dagli stessi leader di ieri che oggi convocano scioperi. Oggi il sindacato parla di precarietà, di poche tutele per il giovane lavoratore. E fa bene. Ma il precariato deriva, in primis, dal pacchetto Treu, promosso e pensato dal governo di centrosinistra e solo per questo non combattuto come si doveva. Siamo quello che eravamo. Sono quello che erano. E leggere di esponenti anche locali – di rifondazione prc_bandinelli-sullo-sciopero-della-cgil – che oggi si attribuiscono il merito delle piazze piene – fa più ridere che arrabbiare. Dopo l’esperienza governativa perdente e preparatrice al ritorno di Berlusconi, come infierire? Io continuo a pensare che bisogna trovare un altro modo di lotta.
Smettere di produrre quando già non ti chiedono di produrre mi sembra un po’ contraddittorio.
Certo devo far emergere il malessere e renderlo visibile, ma togliendo salario a chi già non ne ha? Per andare in piazza lo si può fare di sabato. Bisogna pensare a modalità di protesta diverse ne sono convinto anche se non ho intelligenza sufficiente per immaginarle-proporle
Lo sciopero è un mezzo straordinario in epoca fordista. Blocca la produzione, la macchina, ma noi oggi, adesso, siamo in un altro mondo. Potrebbe essere utile, io li vedrei utili, ecco, dei mini social forum permanenti. Secondo me sarebbero più pertinenti. Tipo Riello. Occupo e rilancio.
Siccome credo che questo sciopero è stato molto partecipato grazie ai lavoratori leghisti e berlusconiani che fino ad ieri egoisticamente stavano bene e se ne fregavano del prossimo ma ora vedendo traballare il loro posto o financo perderlo, si rendono conto che è solo il Sindacato ora che può aiutarli, anche per la poter prendere la cassa integrazione, in deroga. Senza aspettare le calende greche.
Perché la Cgil non apre, ora, un grande dibattito su quale politica economica di nuovo genere può arginare una recessione inedita? Già perchè?
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