IL RIDICOLO BONUS DI TRENITALIA

E’ più inganno, è più beffa, è più presa in giro, è più la solita odiosa burocrazia, è più limite del ridicolo sempre da aggiornare, o trovate altre risposte più plausibili sulla trovata “risarcitoria” ai pendolari abbonati di Trenitalia?

10 annunci al giorno sui binari delle varie stazioni per informare i pendolari che da inizio gennaio ci sarà un rimborso/bonus straordinario del 10% sul valore dell’abbonamento di dicembre.

Serve solo ritirare e compilare un modulo per la richiesta. Sembra tutto facile, semplice, automatico, snello. Balle. Le modalità del rimborso, esplicitate sul modulo stesso e confermate allo sportello, e limitate a due sole possibilità, sono l’aspetto beffardo, da presa in giro, ridicolo pensato dai vertici di Trenitalia e dai politici regionali.

Si legge, infatti, che al richiedente il bonus straordinario gli sarà riconosciuto attraverso: 1) lo sconto del 10%, sul prezzo dell’abbonamento mensile di dicembre che va allegato in originale, e utilizzabile fino a  settembre 2011, per l’acquisto di qualsiasi titolo di viaggio regionale, con l’invio di un coupon bonus al domicilio del cliente.

2) un assegno inviato al domicilio del cliente.

Non mi soffermo sulle imprecazioni che sarebbero spontanee, mi limito a portare l’attenzione sulla modalità dell’entrata in possesso del bonus: la spedizione al domicilio.

Ma sono più furbi o bislacchi i promotori di questa genialata? Non era più facile, più comodo, oserei dire più intelligente, che il bonus venisse esercitato e applicato direttamente alla biglietteria all’atto del rinnovo dell’abbonamento, fatta salva la presentazione di quello di dicembre? Si vuole aumentare il senso del ridicolo e di vergogna segnalando a quanto ammonta mediamente il bonus? 6 euri. E per la precisione 4,95€ per la tratta LC-BG; 6,05€ per la LC-MI; ben 8,5€ per la SO-MI;

Se si pensa poi che la lettera contenente il Coupon/Bonus o l’Assegno con il rimborso inviata al domicilio del viaggiatore, ha un costo di spedizione di 0,60/1,40€, a seconda del peso, con busta semplice, e di 3,30/4,40€ con raccomandata (con ricevuta di ritorno vanno aggiunti altri 0,60€) c’è da restare sgomenti, a prescindere che il soggetto che paga quest’ultimi costi sia Trenitalia o il Cliente, per lo spreco di risorse e intelligenze.

Infine è bene ricordare che dal prossimo mese sono stati confermati, dai politici regionali e da Trenitalia, aumenti, definitivi del 20% circa per i biglietti e gli abbonamenti. Cioè il doppio del complicato bonus straordinario una tantum.

E’ più presa in giro, è più limite del ridicolo sempre da aggiornare, o trovate altre risposte più plausibili, quindi, sulla trovata “risarcitoria” ai pendolari abbonati di Trenitalia?

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