E’ TUTTO QUI IL FEDERALISMO leghista?

Ho bisogno di aiuto perché il tema è importante.

I decreti attuativi sul federalismo che in questi giorni sono balzati alle cronache sgomitando almeno un poco tra intercettazioni e videomessaggi presidenziali non mi sono chiari. Oppure lo sono troppo.

Semplificando, lo scopo del federalismo fiscale è  creare e dotarsi di un impianto, di norme e criteri per poter così stabilire, determinare, la regola di proporzionalità diretta fra quante tasse si pagano in un posto e quanto di queste si utilizzano per migliorare la qualità e i servizi dello stesso.

Ho bisogno di aiuto perché in questo federalismo, approvato nel suo percorso già dal 2001 con la Riforma del Titolo V della Costituzione e con la successiva Legge 42 del 5 maggio 2009, qualcosa mi sfugge. Troppo.

Non capisco litigi, veti, chiacchiere, continue trascrizioni e modifiche.

Leggendo il decreto Calderoli e cercando in internet la versione più aggiornata dei vari decreti attuativi, mi viene naturale chiedere: Ma è tutto qui il federalismo? E’ questa cosa qui che ci zavorra da oltre dieci anni (20?), ci rende immobili sulle vere riforme e sul concreto sostegno ai cittadini, alle famiglie e all’economia reale?

Ma sono stati letti i decreti attuativi sul federalismo municipale illustrati da Calderoli in questi giorni? Sono desolanti. Sconfortanti! Anni e anni, lustri e lustri di barricate, lotte, odi razziali, per modificare il nome all’ICI e farla diventare IMU, l’imposta unica municipale?

Anni e anni, lustri e lustri di esperti, saggi e pure Bossi e Calderoli, per pensare ad un nuovo balzello da aggiungere ai cittadini e cioè l’ulteriore tassa sul turismo?

Anni e anni, lustri e lustri per riconoscere due punti percentuali dell’Irpef ai territori locali?

E’ tutto qui questo frastuono? Aiutatemi a capire se alla fine, come mi sembra, la montagna ha partorito, sta partorendo, il topolino.

Per ora non è, infatti, solo un modo per provare a restituire ai Comuni le briciole che gli stessi fautori del Federalismo hanno loro sottratto, in ben altro valore – basta guardare Lecco- in questi anni?

Quegli stessi leghisti che hanno già alzato le tasse ai cittadini del nord, agli operai del nord, alle imprese del nord, ai pensionati del nord e hanno preferito favorire, invece, regalandogli miliardi, Catania e Sicilia, Roma capitale, i maneggioni delle quote latte, i ricconi di Alitalia, il dittatore libico Gheddafi, appunto al posto di usarli per famiglie, pensionati, operai e imprese del nord.

Questo Federalismo, si sta rivelando classista e fautore di un aumento ulteriore delle tasse, se fosse una barzelletta ci sarebbe da ridere ma è, ad oggi, la paradossale verità. Più tasse locali, sblocco delle addizionali Irpef, niente bonus alle famiglie per gli affitti, è questo che, infatti, emerge dall’ultima versione del Decreto.

Il rischio che si corre, a voler vedere, se tutte le imposizioni verranno messe in atto in modo generalizzato, è che il federalismo, questo federalismo, produrrà un sensibile aumento del peso fiscale.  Da una promessa a una minaccia. L’ennesima della Lega anche contro il suo stesso elettorato

2 pensieri su “E’ TUTTO QUI IL FEDERALISMO leghista?”

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