«Io in Libia ci sono stato mezza giornata soltanto l’altro giorno – ha affermato La Russa – e ho visto un Paese assolutamente civile, di livello più avanzato rispetto a molti Paesi africani. Io se fossi uno che ha il diritto di chiedere l’asilo, credo che in Libia mi troverei in una condizione non molto diversa di tanti altri Paesi europei. Mi sentirei meno garantito che in Italia, ma ugualmente garantito forse come se fossi in Spagna»
Ho ascoltato queste parole alla radio tornando dal lavoro: Radio 24 “La Zanzara” . Potete riascoltarle in podcast all’inizio della trasmissione, oppure ascoltare e vedere qui:
La prima cosa che mi è venuta in mente è stata la precisa definizione che in due parole ha dato il Cardinale Bagnasco dello stato delle cose in Italia: “DISATRO ANTROPOLOGICO”.
Indipendentemente dalla persona che tale definizione ha utilizzato e dalla posizione che ricopre e indipendentemente dal contesto e dal riferimento, mi pare che niente di più esatto si possa dire per fotografare la situazione italiana.
Se le parole avessero ancora un senso in questo paese sbranato, se la dignità avesse dimora in questo paese stuprato, se la vergogna non fosse svanita in questo paese offeso e ferito, se, appunto, il DISASTRO ANTROPOLOGICO non si fosse compiuto in questo paese perduto, non vedo come si potrebbe accettare una simile ipocrisia e presa per il culo.
Come si può accettare in nome del business qualsiasi compromesso, baciare mani assassine, inginocchiarsi di fronte a cotanta merda constringendosi ciechi?
A quando la festa per il primo anniversario del trattato Italia-Cartello di Medellin? Più coca meno suv.