Non vuole essere un paradosso ma il Comune dovrebbe finirle le frasi dei suoi rapidi e precipitosi comunicati stampa.
E’ deplorevole e ignorante imbrattare la lapide fascista allo Stadio. Chiunque sia stato.
Ma è un atto vandalico ben peggiore, a cui questo Comune, questa Amministrazione, dovrebbe con fermezza e dignità, porre rimedio, quello di lasciare esposta al pubblico la lapide fascista stessa.
C’è un oridne del giorno dell’ultima assemblea provinciale dell’Anpi che ne richiede, a ragione, la rimozione.
Non si rimuove la storia togliendo quella lapide ma quel becero, peloso, amorale, tentativo di revisionismo che i promotori hanno voluto promuovere con la sua posa.
L’atto vandalico è la posa della lapide.
Malgrado questo imbrattamento il Comune dovrebbe, coerentemente con la sua storia e i suoi valori, toglierla finalmente da quel muro e mettere via.
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