RACCOMANDAZIONI e SPECCHIETTI

A quanti malcapitati avventori di qualsivoglia sportello bancario o postale non è capitato di imbattersi in megaspot, quantità industriali di volantini, pieghevoli, brochure reclamizzanti prodotti assicurativi, finanziari che invitano, sollecitano, corrompono alla sottoscrizione di fantastici prodotti che, a caratteri cubitali, a colori studiati, a inviti ipnotici ne promuovere l’acquisto e la sottoscrizione con termini “sicura” “semplice”, “cedole elevate”, “garantisci il futuro ai tuoi cari”, “senza rischio” ?

Tutti questi termini, questi specchietti, tentano di portare, portano, all’errore l’investitore sulla natura, sulla caratteristica, sugli stessi rischi dei prodotti stessi pubblicizzati anche perché i messaggi pubblicitari che infestano le casse e i ripiani di banche e poste spesso e volentieri sono l’unica vera forma di comunicazione al potenziale investitore e, nella pratica, sostituiscono il prospetto informativo di 40-70 pagine che accompagna il prodotto finanziario.

Dopo alcuni mesi di indagine, da qualche settimana, la Consob, Commissione nazionale per le società e la borsa, Consob,  ha delineato per gli intermediari finanziari una raccomandazione per “regolamentare” queste pubblicità finalizzate alla promozione di obbligazioni e altri prodotti di investimento.

Basandosi sull’art.34 del Regolamento Emittenti il quale sancisce obblighi e modalità di informativa, Consob ha affermato che non sono in linea con la Normativa vigente quella serie di comportamenti che contengono l’uso di:

Termini non pienamente conformi alle effettive caratteristiche dell’investimento, come per esempio, “investimento semplice”, “sicuro” o “senza rischio”

e ancora, l’utilizzo dei termini che esaltano, enfatizzano, i vantaggi legati all’investimento ma ne omettono gli eventuali rischi, come per esempio, l’indicazione del tasso delle cedole senza segnalare l’esistenza del rischio cambio; o la natura subordinata del titolo, e cioè in caso di fallimento del soggetto garante la maggior precarietà del recupero del capitale investito.

Ma ancora, aspetto che trovava quasi totale prassi ordinaria nei messaggi pubblicitari, l’utilizzo, come specchietto per le allodole, modalità grafiche difformi per enfatizzare i vantaggi rispetto ai rischi; o il sottolineare con maggior evidenza grafica, le sole cedole massime percepibili  quando in realtà il livello delle altre cedole è aleatorio;

o un altro trucco del marketing finanziario quello di pubblicizzare più prodotti finanziari diversi, così da ‘enfatizzare i vantaggi di alcuni di questi ingenerando con maggior facilità la convinzione che gli stessi siano applicabili anche agli altri, a tutti;

E’ probabile che ci si sia imbattuti con facilità, senza accorgersene però, anche nell’omissione chiara che lo strumento finanziario pubblicizzato non era di quelli destinati alla negoziazione sul mercato rendendo lo stesso potenzialmente più difficilmente vendibile in anticipatamente alla scadenza e con il prezzo stabilito dallo istituto collocatore

Un ultimo esempio, ora (forse) regolato dalla raccomandazione di Consob è quello che vedeva pubblicizzato a più non posso il rendimento del titolo omettendo o scrivendo in piccolo piccolo che questo è a scadenza e non annuo e se è al netto o al lordo di costi, oneri o altro a carico del risparmiatore

Questo è un tentativo di regolamentare qualcosa di difficoltoso, qui avevamo già proposto, tempo addietro – qui un percorso ancor più efficace

Perché finchè ci sono 40-70 pagine di prospetto informativo che l’investitore dovrebbe leggere (con calma e tranquillità) prima di sottoscrivere qualsivoglia prodotto finanziario, ma non è, nella concretezza, messo nelle condizioni di farlo, anche le raccomandazioni trovano muri di gomma e facili luccichii degli specchietti per allodole che attirano inevitabilmente i meno informati, i più ingenui, i più deboli.

Non si può infatti pensare che basti una raccomandazione del sistema per ritenere tutto risolto, tutto corretto e tutti tutelati. Non è pensabile che da oggi come dice un mio collega,  gli investitori saranno tutelati in quanto sapranno discernere un mercato over de counter rispetto ad un titolo trattato sul mercato domestico; l’aleatorietà dei massimi cedolari offerti rispetto ad escursioni di benchmark di appartenenza. Sapranno addirittura cautelarsi responsabilmente nell’analisi di un grafico serio da uno in pieno stile camufflage.

L’italiano medio, quello che serve alle banche e alle poste per raggiungere i propri obiettivi di vendita, i propri budget premianti, è un’allodola… impossibile non farsi attrarre da specchi..ancorchè con cornici in stile moderno minimalista…

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