Mobilità: FACCIAMO PAGARE GLI AUTISTI

Stiamo toccando il ridicolo.

Le politiche di mobilità e di quadratura dei conti dell’Amministrazione comunale sono un’offesa ai cittadini, ai pendolari. Al buon senso.

Mesi fa la Giunta, sorda a politiche di mobilità e aiuto ai cittadini, in tutta fretta e senza valutare, sperimentare, soluzioni diverse efficaci a sostegno dei propri cittadini decise di far pagare agli utenti le sue incapacità. Non solo tagliando decine e decine di corse degli autobus di LineeLecco riducendo, togliendo, nei fatti, il servizio di trasporto pubblico, soprattutto per gli anziani.

Fece di più, altrettanto gravemente, aumentò a 1,20 euro la corsa singola, facendo credere di venir incontro all’utente aumentando la durata della validità del singolo biglietto. Di un quarto d’ora. Da 60 a 75 minuti.  Come se fosse un bus destinato al tour panoramico turistico della città.

Un aumento del 10% che, in Consiglio comunale e sulla stampa, venne giustificato dalla Giunta con la paradossale affermazione che: “l’aumento avrebbe compensato la diminuzione degli utenti a causa dell’aumento stesso”. Si rileggetelo anche voi, perché quando gliel’hanno riferita al Ministro Tremonti questi voleva assumerlo subito.

Questa Giunta, che sarebbe ora di rendersi conto che non è così vicina ai cittadini come la pubblicità vuol far credere e spende soldi a vanvera al posto di potenziare o salvaguardare i servizi, ha deciso di far ricadere sui lecchesi la sua incapacità.

In Economia se vuoi/devi fatturare 100 puoi scegliere se aumentare il prezzo del singolo prodotto o aumentare i compratori dello stesso. Cioè aumentare la base.

Il Comune di Lecco ha scelto il metodo classista, punitivo. Far pagare di più. A tutti. Riducendo pure il servizio. Una volta si diceva cornuti e razziati. Questo perché la Giunta non è stata in grado, non è nemmeno in grado, di sperimentare soluzioni di attrattiva dei mezzi pubblici, facilitazioni delle corse, aumento della percorribilità e della velocità commerciale, aumento delle zone a traffico limitato, parcheggi periferici serviti da bus navetta, corsie preferenziali, allargamento zona pedonale, sinergie con comuni limitrofi. Ect. ect.

Cioè, non vuol essere una cattiveria ma l’ennesima verità, tutte cose presenti nella proposta di odg di indirizzo promossa da Qui Lecco Libera (quelli non supini e quindi mal visti) firmata da 419 cittadini e bocciata, con il corollario di uno spettacolo grottesco, dal Consiglio Comunale.

Oggi, come non bastasse, non è finita qui, nella prossima Commissione di mercoledì, l’Assessore e vice Sindaco Campione, comunicherà agli astanti, speriamo allibiti, che essendo calata l’utenza bisognerà aumentare nuovamente il biglietto dell’autobus a 1,30€. Un altro 10%. Speriamo però che ci risparmi, almeno questa volta, la sua affermazione illuminata: “l’aumento  compenserà la diminuzione degli utenti a causa dell’aumento stesso”.

Suggerisco a questo proposito una soluzione drastica e definitiva, facciamo pagare il biglietto, aumentato tanto quanto serve per pareggiare i conti di LineeLecco, direttamente all’autista del bus. Anche perché, di questo passo, a breve, sarà l’unico che utilizzerà l’autobus.

3 pensieri su “Mobilità: FACCIAMO PAGARE GLI AUTISTI”

  1. Obiettivo trasporto pubblico: contenere i tagli della Regione

    Lecco

    A seguito delle decisioni assunte da Regione Lombardia, dal prossimo 22 agosto verranno istituite nuove tariffe per il trasporto pubblico locale sull’area urbana. «Si tratta di una decisione obbligata – spiega il Vicesindaco e Assessore alla mobilità del Comune di Lecco Vittorio Campione –, che prendiamo a malincuore. Gli aumenti sono un rialzo che andrà purtroppo a colpire i cittadini, ma che comunque abbiamo cercato di contenere e mitigare il più possibile. Il Comune di Lecco ha deciso, ad esempio, di mantenere invariati gli abbonamenti per studenti e anziani, oltre che gli abbonamenti trimestrali. Inoltre proporremo al Consiglio Comunale, che è competente in materia, di aumentare la validità del biglietto fino a 90 minuti, in modo da consentire a molte persone di utilizzarne uno solo, ad esempio, per fare delle brevi commissioni in Città». Gli aumenti sono stati decisi nella misura minore consentita e riguardano i biglietti per la corsa singola, che passa da 1,20€ a 1,30€, il biglietto pluricorse, che passa da 12€ a 13€, l’abbonamento mensile, che arriva a 31€ (prima fermo a 30€). L’abbonamento settimanale passa da 8,60€ a 8,90€ e l’abbonamento annuale da 281€ a 298,50€. Per i biglietti di corsa singola e pluricorse si ricorda che la validità era già stata recentemente estesa da 60 a 75 minuti. Rimangono invariati i costi per l’abbonamento trimestrale (86€) l’abbonamento annuale per gli studenti, (200€), l’abbonamento ridotto per i pensionati (23€), il giornaliero (2,75€) e l’abbonamento mensile integrato a 23€. Confermate le agevolazioni per i più giovani, anche con le rateizzazioni per l’abbonamento studenti e gli sconti dal secondo fratello in poi.

    http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=11787

  2. Lecco: Campione e il trasporto pubblico
    Lecco
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    Cara Merateonline
    Il vicesindaco di Lecco e non secondariamente anche assessore proprio alla Mobilità Vittorio Campione con il suo comunicato stampa giustificatorio, da scaricabarile, sulla nuova decisione della Giunta di aumentare, nuovamente, a distanza di 3 mesi, il biglietto dell’autobus, dimostra la pochezza di una seria idea di mobilità sostenibile e di sostegno alla cittadinanza di questa classe politica che vende fumo e razzola male.
    I fatti sono ben diversi da quelli del vicesindaco Campione che si basa, forte dell’attenzione data dalla stampa, sul rimuovere la memoria e la verità. Cercando di dare ad altri colpe anche sue.
    Inizia con una sola verità, direi ritrita, il taglio dei finanziamenti della Regione, per poter così sommergerci di falsità e finto dolore al danno inferto ai cittadini. Se me lo permette Direttore i fatti sono lì a dimostralo.
    Innanzitutto, un politico, di una città capoluogo, dovrebbe finirla di piangersi addosso e di lamentarsi e basta. Ci sono stati i tagli della Regione che rendono impossibile la gestione del Trasporto pubblico? Bene, a mali estremi estremi rimedi, rimetta la delega alla gestione del servizio nuovamente alla Regione e si faccia promotore perché lo facciano anche gli altri comuni. Nel frattempo la smetta di dire che l’aumento è una scelta obbligata. E’ obbligata solo per chi come lui vuole mettere le mani nelle tasche dei cittadini e non pensa a sperimentare almeno altre modalità che possano ridurre o evitare questo nuovo salasso.
    Mesi fa la Giunta, sorda a politiche di mobilità e aiuto ai cittadini, in tutta fretta e senza valutare, sperimentare, soluzioni diverse efficaci a sostegno dei propri cittadini decise di far pagare agli utenti le sue incapacità. Non solo tagliando decine e decine di corse degli autobus di LineeLecco riducendo e togliendo nei fatti, il servizio di trasporto pubblico, soprattutto per gli anziani. Fece di più, altrettanto gravemente, aumentò a 1,20 euro la corsa singola, facendo credere, aumentando anche la durata della validità del singolo biglietto, di un quarto d’ora da 60 a 75 minuti, di venir incontro agli utenti. Come se fosse un bus destinato al tour panoramico turistico della città.
    Un aumento enorme del biglietto che, in Consiglio comunale venne giustificato dall’Assessore che oggi fa comunicati sconsolati con la paradossale affermazione che: “l’aumento avrebbe compensato la diminuzione degli utenti a causa dell’aumento stesso”. Nemmeno l’attore Bergonzoni con i suoi calembour
    In Economia, è bene ricordarglielo anche al Vicesindaco, se vuoi/devi fatturare 100 puoi scegliere se aumentare il prezzo del singolo prodotto o aumentare i compratori dello stesso. Cioè aumentare la base. Il Comune di Lecco ha scelto il metodo classista, punitivo. Far pagare di più. A tutti. Riducendo pure il servizio. Una volta si diceva cornuti e razziati.
    Questo, seppure si nasconde dietro le false parole del Comunicato stampa, perché la Giunta non è stata in grado, non è nemmeno ora in grado, di sperimentare soluzioni di attrattiva dei mezzi pubblici, facilitazioni delle corse, aumento della percorribilità, aumento delle zone a traffico limitato, corsie preferenziali, “car pooling”, parcheggi di interscambio, figura del mobility manager, questionario interno per coordinare lo spostamento dei dipendenti pubblici, piste ciclabili, allargamento zona traffico limitato, rastrelliere capillari, abbattimento barriere architettoniche, sinergie con comuni limitrofi.
    Cioè, non vuol essere una cattiveria ma l’ennesima verità, tutte cose presenti anche nella proposta di indirizzo promossa dall’associazione Qui Lecco Libera (quelli non supini e non eterodiretti dalla Giunta) firmata da 419 cittadini e bocciata, con il corollario di uno spettacolo grottesco, dal Consiglio Comunale di Lecco.
    Oggi, come non bastasse, sentirsi giustificare come obbligatorio il secondo aumento a causa del nuovo calo dell’utenza, a 1,30 euri al biglietto, + 10%, è uno scandalo, e pure il finto zuccherino dell’estensione da 75 a 90 minuti della validità (proposta, va ricordato, bocciata solo 3 mesi fa dallo stesso consiglio)..
    Questi politici e amministratori rasentano il ridicolo. Ma forse il Vicesindaco è innamorato ed è per questo che ha perso la testa.
    Paolo Trezzi, Lecco – FIRMATARIO DELLA PROPOSTA DI DELIBERA DI QUI LECCO LIBERA
    © http://www.merateonline.it – Il primo giornale della provincia di Lecco
    http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=11807

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