LE GOCCE CHE PERDONO DAL RUBINETTO: GLI SPRECHI LOCALI

Il Direttore del quotidiano locale La Provincia di Lecco chiede a noi lettori di aiutarlo a segnalare gli sprechi pubblici. Già gli sprechi.

In effetti io non so perché un Prefetto non possa abitare in una casa da 1500 euro al mese, che è già un bell’affitto, e deve andare in una da 8000. Non so perché un Comune debba anticipare i soldi allo Stato per il nuovo Tribunale altrimenti si bloccano i lavori e non possa, con la Tesoreria e le tasse che riscuote per lo Stato compensare questi importi. Non so perché pur trovando giusta questa denuncia degli sprechi dello Stato già solo guardando gli affitti a Lecco per Inps, Prefettura, Ag.Entrate, ect. la trovo una battaglia che cavalca il cavallo sbagliato. Non so perché dovremmo mettere 1000 sforzi su qualcosa di cui non potremo incidere e 0 sforzo su quelli che basta un attimo. Perché so che sarà vero, è vero, che il tribunale “provvisorio” costa 750.000 euri anno di affitto, ma che si fa si chiude? Perché so che sarà vero, è vero, che la sede dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate costano anch’esse una fortuna ma che si fa? Qual’è la soluzione immediata e concreta? Le si chiude, le si trasferisce e dove? Non so invece il motivo perché si lascia cadere nel silenzio lo sforzo nullo che servirebbe per combattere gli sprechi locali da 2000, 5/10.000 euro. Perché so che in realtà sarebbero, sono, facilmente monitorabili e bloccabili, perché lo spreco è anche in un rubinetto che perde una goccia alla volta.

Perché so per certo che dare, per fare un esempio, 4.992 euro all’Ass.ne Equosolidale di Lecco per un mercatino commerciale di due giorni è una goccia che perde dal rubinetto, che dare 14.000 euro alla Comunità del Gaggio, all’anno, per mettere a posto bici che non usa nessuno è un’altra goccia che perde, che spendere 14.640 euro per i biglietti online per un Teatro della Società che si riempie in due giorni è un’altra goccia che perde, che darne 24.000 euro per uno studio marketing turistico ad un professionista di Roma, o gli ennesimi 2.000 euro per i concerti di musica barocca dell’Harmonia Gentium sono altre goccie che perdono, così come 32.000 euro per i vasi illuminati (400 l’uno) del centro sono un’altra goccia, che 5.000 euro per il Festival Commerciale di Immagimondo e 3.324 euro per le 800 magliette del piedibus sono la stessa cosa, che 40.000 euro, all’anno, per il portavoce del Sindaco sono gocce e gocce che perdono dal rubinetto rotto.

Piccole Gocce? Non so… ma se poi anche a causa di queste piccole gocce si taglia la mensa a molti bimbi delle scuole, si tagliano le corse dei bus e si aumentano i biglietti, o si aumenta l’Irpef o l’Imu… Non sono sprechi di stato (locale) questi?

QUI ALCUNI LINK DELLE DELIBERE DEGLI SPRFECHI SOPRACITATI

3 pensieri su “LE GOCCE CHE PERDONO DAL RUBINETTO: GLI SPRECHI LOCALI”

  1. Buongiorno,
    teniamo solo a precisare che il Festival Immagimondo non è un’iniziativa commerciale, bensì un festival culturale incentrato sul tema del viaggio.
    Si tratta di un’iniziativa che dall’anno scorso rientra nell’estate lecchese e di forte richiamo per molti visitatori, senza alcun tipo di fine commerciale.
    E’ un progetto dell’associazione Les Cultures Onlus.

  2. Gentile signora Elda Cariboni,
    ringraziandoLa per la risposta, pacata e puntuale, provo a ripetermi non certo per convincerLa ma per motivare il perchè della mia affermazione, premettendo l’assodata qualità della manifestazione che seguo, come migliaia, già dai tempi dell’ubicazione ad Osnago ed Erba.

    Immagimondo è un’iniziativa commerciale perchè si spendono soldi, e si chiedono soldi. Ai viaggiatori, agli espositori. Vende libri. O li piazza tramite sponsor. Se poi guardiamo alcuni degli sponsor… banche … casino’.

    Pertanto i contributi pubblici sono uno spreco di soldi sottratti a servizi primari. Dovreste farvene dare di più dagli sponsor non dal pubblico.

    Abbiamo quindi, legittimamente, punti di vista diversi sul termine Commerciale. Evidentemente.

    paolo trezzi

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