Il sindaco Brivio con la sindrome Schettino.

Mi è parso, con evidenza, ravvisare questo nella sua gestione dell’ “emergenza neve” in città.

Dapprima una cattiva, totalmente errata, valutazione del pericolo, poi un ritardo inspiegabile nella comunicazione delle decisioni, continuato con una palesata mancanza di coordinamento tra la catena di comando e, infine, il tutto, racchiudibile nell’emotiva priorità di salvare soprattutto se stesso e il suo equipaggio.

Seppur si sta estremizzando è proprio così.

Analizziamo i fatti per quello che sono.

Le condizioni meteo sono state di normale rigido inverno; la viabilità sia nella notte che di primo mattino era ordinaria prudenza, le comunicazioni del Comune sono partite alle 3,41 di notte dopo un primo generico accenno a tardissima serata; Comune e Provincia non si sono coordinati, il Sindaco ha dimostrato – e questo deve far paura in caso di reale pericolo – di non conoscere le proprie responsabilità e compiti; il tutto racchiudibile nella priorità di salvare soprattutto se stesso.

E’ abbastanza vero o almeno verosimile, infatti, che tale cattiva gestione dell’”emergenza neve” è avvenuta perché ha avuto più timore delle critiche nel caso fosse decisamente aumentata l’intensità della nevicata, peggiorando viabilità e sicurezza che per il pericolo meteo.

Ha così mal gestito la realtà schiantando la città nel caos.

Tale conferma si ha anche nell’evidente confusione che si può costatare con la successiva decisione di tener chiuse le scuole per altri due giorni. Decisione palesemente esagerata essendo la situazione addirittura migliorata. Scelta che crea gravi disagi soprattutto alle famiglie.

Se il Sindaco avesse a cuore la sicurezza dei cittadini inoltre come si spiega anche l’indecente situazione – ad oggi – di quasi tutti i marciapiedi della città, anche quelli non vicini alle abitazioni e negozi?

Sindaco risalga a bordo….cazzo