IMU-BIS: Non è proprio questa una Tassa per arricchire il principe Giovanni

Posso stare con lo sceriffo di Nottingham senza però dare per forza la caccia a Robin Hood?

Sembra che sia arrivata, infatti, un poco a sorpresa una “nuova” tassa. L’Imu-bis. Certo i Sindaci saranno divisi tra due fuochi, il bisogno per i conti e l’arrabbiatura per la contraddizione di una “nuova” tassa da spiegare ai propri concittadini quando il Governo non fa loro spendere i soldi già disponibili per il vincolo del Patto di Stabilità. (Detto anche: fatti pagare ma non pagare).

Per non parlare della bugia montiana che non ci sono soldi e poi finanziare, per decine di miliardi di euro cacciabombardieri, spese militari e rimborsi elettorali fuori da ogni logica.

Io sto con lo sceriffo di Nottingham perché la tassa di scopo è una tassa giusta. Utile per fare le opere e dare servizi al cittadino che altrimenti non li avranno. Perché è una Tassa a tempo. Obbligatoriamente a tempo e addirittura già la vecchia versione – non sembra ora modificata – prevedeva la restituzione dell’importo ai cittadini se l’opera finanziata con l’Imu bis non fosse stata completata.

Non do la caccia a Robin Hood perché la Tassa di scopo era molto più intelligente applicata come addizionale sull’Irpef, cioè pensata come una tassa progressiva e non sull’Imu che è, palesemente, molto meno equa. Il compito degli amministratori è meno difficile e populista di quanto vogliano far credere però.

A fronte di servizi e progetti da finanziare con questa Tassa di Scopo, che permette, si badi bene, di finanziarne il 100% con un piano di ammortamento di 10 anni – preferibilmente scegliendoli questo si con la partecipazione dei cittadini – devono, casomai, solo modulare l’Irpef e l’Imu Base. Così da agevolare i cittadini con bassi redditi e prima casa e chiedere di più a chi ha di più, facendo si che la somma finale dei soldi raccolti sia a beneficio della comunità locale e non solo dei conti del Governo.

Si può sempre ridurre l’Imu sulla prima casa (base è il 4×1000 variabile del 2×1000 in più o in meno a scelta dell’Ente locale) e alzare quella sulla seconda casa ed altri immobili (base è il 7,6×1000 elevabile fino al 10,6×1000 a scelta dell’Ente). Lo Stato vuole per quest’ultima la metà dei proventi raccolti sull’imposta base cioè il 3,8×1000.

Si può fare anche con un Abaco.

Io una Tassa di Scopo per salvare i beni culturali ( Villa Manzoni per esempio) e renderli economicamente sostenibili, per nuovi asili senza oneri per chi li frequenta, per il trasporto pubblico, per un luogo accogliente a tutela di malati e anziani, o spazi aggregativi giovanili  il Cag Il Parchetto di Lecco è chiuso, malgrado le promesse del sindaco Brivio, da gennaio 2011) la trovo utile. Fra qualche anno si possono sempre abbassare le Tasse. Ma le emergenze si affrontano quando ci sono. E pure le opportunità si valutano quando ci sono.

Non è proprio questa una Tassa per arricchire il malvagio principe Giovanni.

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