Gentile Provincia,
Ho letto con attenzione la difesa del sindaco Brivio in risposta alla lettera pubblicata alcuni giorni orsono a firma del signor Cattaneo sulla disperata mancanza di soldi nel bilancio comunale persino per l’acquisto dei libri per la biblioteca civica. Libri, non portaombrelli.
Fa quasi tenerezza, purtroppo peró prima della mancanza di soldi, bisognerebbe analizzare lo spreco degli stessi.
Per esempio, come sono giustificabili oltre 9800 euro per l’assistenza telefonica feriale e la reperibilità festiva di un operatore per l’emissione dei biglietti della stagione teatrale 2012-2013 (vedasi determina nro 982 del 18/12/2012) dopo averne spesi oltre 14000 per l’acquisto del software per l’emissione quando è prassi ordinaria in altri comuni (Bergamo, Parma, Verona…) averlo gratuitamente perché offerto, per esempio, dagli istituti di credito in cambio solo dell’apposizione del proprio logo? Potrei citare altri innumerevoli esempi (magliette piedibus, progetto bike sharing fallimentare, spese per tagli di nastri, workshop sulla performance). Quindi la carenza di libri alla biblioteca non é involontaria, ma una scelta politica.
Il non ammetterlo è una presa in giro verso i cittadini
Un pensiero su “I SOLDI PER I LIBRI E QUELLI BUTTATI VIA”