PER UN DIALOGO CHE NON SIA PASSERELLA

sindaco-giunta-in-piazzaHo partecipato l’altro ieri sera all’iniziativa in piazza della Giunta di Lecco a un anno dalle elezioni.

Una sorta di diario. Cosa abbiamo fatto, cosa faremo.

Buonissima idea, a prescindere dalle motivazioni, decisamente meno la messa in pratica. Schieri una tavolozza di colori – o meglio, di pittori – davanti ad una tela e poi volteggi davanti alla platea solo il pennello e fai solo un buffetto di colore?

Un’ora di intervento del solo Sindaco e due domande due dal pubblico e poi grazie a tutti “apposto così” ?

Mi spiego.

La serata è positiva. Un buon inizio. Parlare alla città e tra la gente è una buona cosa da apprezzare e sostenere. Ben vengano quindi queste iniziative, totalmente riuscite o meno. Però che senso ha cercare di rinnovare (o costruire?) un’immagine pubblica dopo sei anni di anonimato e far parlare solo il Sindaco? Non è un poco fuori tempo massimo? Se si sta cercando di far vedere – o credere – che sono un’altra cosa dalla precedente, cosa che per me è abbastanza vero, per intelligenza tattica avrebbero dovuto far parlare prima di tutto gli assessori nuovi. Poi Brivio.

Nel merito oltre che nella forma, posso dire che quanto schematicamente riportato sulle cartoline, (bella idea) divise in cosa fatto e cosa faremo, dei singoli assessori, mi è parso di cogliere che alcuni han segnalato cose egregissime, (Simona Piazza con Villa Manzoni, Bene Comune e Orari estesi dei musei, Gaia Bolognini con i Piani d’Erna, Francesca Bonacina con l’Osservatorio dell’Alpinismo..) altri han cercato di prendesi meriti di assessori precedenti (Corrado Valsecchi con Piazza Affari, Mappatura del verde, Tribunale – merito invece soprattutto dell’ex assessore Francesca Rota; e Riccardo Mariani con il Nuovo Polo Frassoni), altri han messo anche punti che se non era per sollecitazioni infinite dei cittadini (Anna Mazzoleni con la volontà di donazione organi sulla carta d’Identità, e Salvatore Rizzolino con i servizi mensa online) eravamo ancora in attesa delle calende greche, ma forse questo è un merito. Infine altri han messo punti in realtà modesti (Ezio Venturini con il Bike Up e la mobilità elettrica, Stefano Gheza con il dialogo con le associazioni sportive).

L’aspetto da migliorare è che non c’è stato tempo per chiedere di lavorare a: – Ridurre i volumi di cemento concessi dal PGT, che ha sovrastimato i numeri di abitanti – Una maggior incisività sulle politiche e azioni contro il gioco d’azzardo anche attraverso il monitoraggio delle sponsorizzazioni e patrocini concessi – Promuovere parcheggi periferici e bus navetta – Nuova ubicazione del Centro diurno di Salute Mentale da anni sotto sfratto  – Abbattimento delle barriere architettoniche – Sistemazione anche ordinaria della passeggiata del Lungolago – Sostegno al reperimento di appartamenti per un’accoglienza diffusa per i richiedenti asilo – Ecofeste ecologiche e sostenibili  -Sostegno alla disabilità e 100 altro ancora.

Però è un inizio, stanno provando a mettersi saldi in piedi e iniziare a camminare davvero, pretendere che vadano avanti a tutta è un poco pretestuoso.

Speriamo che questi incontri e questi impegni non siano come le chiacchiere di qualche Assessore che da anni – pur di farsi campagna elettorale – sta parlando che è questione di ore – da anni però – per portare il Cinema a Lecco.

Cioè appunto solo chiacchiere e passerella

Un pensiero su “PER UN DIALOGO CHE NON SIA PASSERELLA”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *