GIOCO D’AZZARDO alcuni passi avanti con il Comune

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Leggo l’articolo del quuotidiano La Provincia di Lecco di oggi sul gioco d’azzardo e le dichiarazioni del vicesindaco Francesca Bonacina, altamente trionfanti: “una nostra battaglia vinta”, rivendicando, giustamente, un’ordinanza del Sindaco Brivio che mette dei paletti, importanti, sull’uso delle macchinette slot mangiasoldi. Orari un poco più ristretti (dalla 10 alle 24) e l’impossibilità di aprire questi locali a brevissima distanza dai luoghi sensibili, ossia scuole, chiese, centri anziani.

Il vicesindaco Bonacina fa bene a riventicare questo merito dell’Amministrazione.

Ogni azione di contrasto alla diffusione delle slot va sostenuto e premiato.

Va però ricordato, per continuare si a vedere il bicchiere mezzo pieno ma anche per non negare gli errori e alcuni meriti che non ci sono, che la stessa amministrazione, a differenza di quanto afferma nell’intervista. ha anche approvato un Regolamanto comunale che queste sale le aumentava, non bloccava o diminuiva.

Basta andare a rileggere appunto il: “Regolamento Comunale per la disciplina delle sale giochi”. Delibera nr.33 del 14 marzo 2011.

Lì dove il Comune poteva decidere – per la sua parte piccola o grande che fosse – il numero delle sale giochi da lui autorizzabili ha votato per aumentarle.

A-u-m-e-n-t-a-r-l-e. (Articolo 1 comma 3, mettendo un rapoporto sale/abitanti che ne pemetteva l’aumento)

E i nomi e le forze politiche che nell’articolo vengono elogiate per una campagna contro il gioco d’azzardo, (PD, Appello per Lecco e Italia dei Valori) hanno votato tutte a favore di questo incentivo, di questo aumento.

A margine di questa nota, che ormai è una cosa passata e di difficile rimedio, vorrei fare nuovamente una proposta per integrare la positività della nuova attenzione dell’Amministrazione espressa dal vicesindaco Francesca Bonacina, sul contrasto al gioco d’azzardo.

Visto che le stime parlano di un numero che varia dai 1700 ai 7500 giocatori patologici residenti in provincia e di un numero doppio di giocatori problematici, cioè coloro che utilizzano una parte significativa del proprio reddito per il gioco e che la spesa media annua a persona (neonati compresi) per il nostro territorio è di circa 1.400 euro e per un totale di oltre 460 milioni di euro. All’anno.

In tre brevi punti:

Coordinarsi  insieme Assessore all’Istruzione Salvatore Rizzolino e Dirigenti scolastici e Rettori in percorsi, sostenuti da Comune, Enti e associazioni, propedeutici a momenti formativi e di sensibilizzaione sul tema del contrasto al Gioco d’Azzardo, nelle varie Scuole di ogni ordine e e grado. Credo che il motore per un’efficace azione di sostegno per un contrasto concreto sia non colpevolizzare chi gioca ma sostenerlo in percorsi di consapevolezza e, far argine a chi non gioca perché non lo faccia.

Credo che il Comune tramite un apposito Atto debba altresì, vietare sponsorizzazioni, patrocini e sostegno e tutti quei rapporti non obbligatori per Legge, con i soggetti che, dopo un percorso di consapevolezza e confronto reciproco, – dentro un tempo determinato e misurabile –  scelgono lo stesso di tenere queste slot e, come forma più persuasiva, anche con chi co-organizza iniziative con gli stessi.

Nonchè di non accettare e di conseguenza non autorizzare iniziative pubbliche – anche copromosse o promosse o solo sostenute dallo stesso Comune (penso a Mostre, inziative turistiche, spettacoli e attività sportive e ludiche) dove tra gli sponsor, ci siano soggetti che, seppur legalmente, sostengono e diffondono l’uso del gioco d’azzardo. Qui conto sulla sensibilità dell’assessore alla Cultura Simona Piazza

Un’ultima modalità è quella di chiedervi – come stampa – di non enfatizzare vincite da “gratta e vinci”, limitare la pubblicità di questo tipo di mercato, di informare con frequenza dell’ammontare, immane, di spesa complessiva e procapite sul nostro territorio del gioco d’azzardo. Eancora delle irrisorie, e a volte nulle – si nulle – possibilità di vincita del gioco di azzardo. Nonché dei rischi e delle patologie che l’abuso da gioco genera. Credo valga la pena provarci

Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno.

 

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