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TRENI BICI E BACIAPILE

ressatrenoE venne il tempo in cui Trenord vietò di portare a bordo le bici perché creavano assembramento e lei aveva a cuore, in maniera inflessibile e asburgica, la salute dei cittadini e dei propri utenti

E venne il tempo in cui Trenord contemporaneamente vietò di salire senta mascherine e guanti e un sedile si e un sedile no era il gioco degli scacchi perché lei aveva a cuore, in maniera inflessibile e asburgica, la salute dei cittadini e dei propri utenti

E venne il tempo in cui Trenord contemporaneamente al contemporaneamente di prima per 4 treni domenicali istituì la prenotazione gratuita ma obbligatoria per viaggiare sulla tratta Milano Tirano perché lei aveva a cuore, in maniera inflessibile e asburgica, la salute dei cittadini e dei propri utenti.

E poi venne il tempo in cui Trenord era meglio se avesse fatto portare le bici a bordo perché sarebbero state utili al distanziamento fisico, avesse portato un ragazzino anche appena promosso in terza elementare per contare un sedile si e un sedile no occupato e avesse avitato di raggruppare i 4 treni domenicali tutti in uno solo come le foto, il video e l’articolo dimostrano.

UNA NAVETTA A PIENO SERVIZIO

ernaDa poche settimane, la domenica, c’è un servizio di navetta a fini turistici che collega Lecco ai Piani d’Erna e ritorno.

Un servizio che, in parte per la fretta di istituirlo, in parte per la novità, ha avuto bisogno, e ancora ne ha, di aggiustamenti.
È stata notizia solo di settimana scorsa, l’errore di sospenderlo per ben 3 ore in piena mattina, subito rinfacciato dall’opposizione che però manco aveva pensato a proporlo il servizio e che, va riconosciuto, l’Amministrazione ha subito risolto con nuove corse e nuovi capolinea.
I numeri stan dando atto dell’utilità del servizio.
Credo sia necessario però non limitarsi a così com’è, ma implementare servizi e informazioni indispensabili e, ove possibile, anche qualche servizio in più. Per serietà organizzativa da città turistica.ERNA FUNIVIA
Innanzitutto segnalare il servizio sia ai capolinea e fermate intermedie in maniera chiara non solo con un misero foglio A4; Farlo anche agli ingressi della Città con indicazione, ovviamente, dei relativi parcheggi di interscambio per la sosta dell’auto privata; Prevedere comunicazione tra cima e valle dei posti liberi al parcheggio della funivia, al fine di evitare 100 auto che tentano di raggiungere il piazzale già totalmente occupato e soste vietate lungo la via; Consentire l’accesso viabilistico poi solo ai residenti la zona.
I servizi aggiuntivi che potrebbero far differenza di attenzione e integrazione son quelli, per esempio, di un piccolo cadeaux (a pagamento) al ritorno (da portare a casa) o anche all’andata (x picnic) di prodotti locali confezionati: una porzione di miele, due tipi di formaggio, due caviadini, qualche piccolo frutto, un salamino di capra, una borraccia e un pieghevole delle altre attrazioni di Lecco: culturali e non solo, dell’estate e, alla partenza e arrivo, un bicchiere di tè con le erbe spontanee del Resegone.
Consorzio-Terrealte-6-3Se poi (forse con il Consorzio Terrealte allargato) ci fosse un portale per gli ordini con ancora più scelta dei prodotti a kmZero da spedire anche a domicilio sarebbe un’aggiunta di gusto e ricordo.
Un piccolo contributo economico per l’utilizzo del bus navetta (eventualmente con già integrato il prz della corsa della funivia sarebbe il top) permette di recuperare qualche economia da utilizzare ai fini promozionali e dei servizi accessori.

TRENORD: IL CONTRATTO DI SERVIZIO E’ UN DISSERVIZIO

images2Non conosco il Contratto di servizio con cui Regione ha affidato il trasporto pubblico ferroviario a Trenord. Conosco però la realtà della messa in pratica. Il quotidiano del risultato. E lo conoscono tutti i pendolari.

Il Contratto di servizio è palesemente un disservizio. Ogni giorno – ogni giorno – c’è qualche treno che ritarda, viene cancellato, si ferma nella terra di nessuno e non riparte più. Quando va bene sono qualche manciata, ordinariamente son di più.

Ogni giorno – ogni giorno – c’è qualche guasto alla linea, a passaggi a livello, scambi e, nell’ipotesi che il treno proprio quella volta il caso lo volesse puntuale, in transito, ecco conseguentemente riproporsi ritardo, cancellazioni, fermate nella terra di nessuno.
A questo punto non può essere sfiga. E’ incapacità, negligenza, disinteresse.  L’unica cosa che corre puntuale sui binari è la cronicità del disservizio. Decenni di questa situazione, con la sensazione che sia pure in peggioramento
Ogni tanto si paventa nelle carrozze dei treni la necessità di uno sciopero – collettivo – dell’abbonamento. Non pagare per un mese il servizio perché servizio non c’è.
Trenord e Regione, ora, per il disservizio da mesi e mesi (non sempre a Lecco) riconosce un bonus del 20-30% sul prezzo degli abbonamenti. Ma tutti i pendolari son certo baratterebbero, subito, all’istante, questo sconto con un servizio serio, da Paese e Regione civile. Rispettoso.
E’ impagabile il danno del continuo ritardo al lavoro, a scuola, nel tornare a casa, il dover usare l’auto per non perdere il lavoro e soldi ect, il dover augurarsi la mattina che un miliardo di astri si siano allineati favorevolmente. Nemmeno la gratuità metterebbe in pari se il servizio rimanesse tale a oggi.
Credo sia il tempo di valutare invece denunce per disservizio e mancata sicurezza. I guasti continui sulla linea, sui treni, che arrivan addirittura a prender fuoco, non sono casualità, ce ne son troppi, continui, giornalieri. E’ mancanza di adeguata manutenzione.
La mancata qualità della manutenzione, di treni e linee è, intrinsecamente, riduzione della sicurezza.
Domando: è questa forse la strada – oltre il voto – da percorrere senza più ritardi, cancellazioni, soste, per rendere un servizio pubblico almeno adeguato agli standard di civiltà?
Il Contratto di servizio oggi è palesemente un disservizio, cosa ci resta da fare?

Trenord: LA CAPACITA’ DI NON ESSERE CAPACI

treni28gennaio1Ritardano alcuni treni, altri sono cancellati, altri ancora partono in orario per fermarsi e così ritardare subito dopo.

Oggi la stazione, le stazioni, sono come il gioco dello Shanghai.
Un treno in equilibrio su un altro treno, un ritardo su un altro ritardo e gli annunci come il gioco del Monopoli, più carte degli imprevisti che delle opportunità.

Treni che sono annunciati su un binario che partono da un altro, treni senza fermate che fermano durante il tragitto in fermate non annunciate.treni28gennaio3

Fermate confermate dal capotreno che invece non vengono effettuate.  E nessuna capacità di usare gli annunci sui treni e in stazione per informare, aiutare, ridurre il disagio.

Soste di decine di minuti in stazioni fantasma per far passare treni che non passano.

E ancora una volta, su treni stipati all’inverosimile ti domandi perché dopo vent’anni di continui ritardi, cancellazioni, annunci farlocchi quotidiani e ripetuti, Trenord non sia almeno in grado di gestire il problema, la difficoltà.
Ben più e ben prima di non essere capace di fare il proprio lavoro.
La capacità di non essere capaci.treni28gennaio2

E intanto sul treno studentesse un po’ rassegnate e indignate vedono svanire la possibilità di dare un esame che era in calendario.

Spero nella Carta opportunità: il tuo professore viaggia Trenord.

Trenord e politica: Se fai la maionese con le uova marce non è che poi diventi Canavacciulo.

images2Oggi l’unica cosa che circola in stazione non sono i treni ma la notizia che Regione Lombardia, così tra la il senza vergogna e la molta fretta, ha deciso durante le vacanze natalizie, di rinnovare, il contratto di servizio per altri 9 anni, a Trenord.

Così senza gara, senza provare nemmeno a fare un Bando pubblico per poter vedere se ci fossero offerte per servizi migliori.
L’eccellenza lombarda non ne ha bisogno. Sa.
Fa da sé. Guarda al futuro senza bisogno di vedere che il passato e il presente del trasporto pubblico è stato ed è uno schifo. Con e senza scioperi.
E se fai la maionese con le uova marce non è che poi diventi Canavacciulo.
Ce le ricordiamo le dichiarazioni corsare e militanti dei consiglieri regionali lecchesi di Forza Italia, Mauro Piazza e del leghista Antonello Formenti che avrebbero fatto da baluardo per noi pendolari,  che avrebbero sbattuto i pugni sul tavolo con Trenitalia, che si sarebbero messi di traverso ad accordi che non fossero al servizio dei pendolari, che non avrebbero firmato nulla se non prima illustrato, discusso, condiviso anche con gli utenti perché sono quelli che poi li devono usare i servizi di Trenord?
No? Non fa differenza, tanto dette o meno, come si vede, nulla cambia.
Sempre parole al vento.
Fan sempre solo finta, da anni – Trenord, ma non solo, è lì a dimostrarlo – forse concentrati per le Olimpiadi del 2026, certamente  smemorati sul quotidiano.
Politici che fan credere che alcune bizzarrie della vita di noi pendolari dipendano dai cicli climatici ricorrenti e non, invece, dalle loro menefreghiste scelte.
La inequivocabile certezza è invece che l’esposizione di noi viaggiatori alle intemperie e alle brutalità di questa incapace classe politica regionale è fortissima, proprio a causa di quei dirigenti e politici come Piazza e Formenti che si riempiono sempre più spesso la bocca di eccellenza, di essere dalla parte dei cittadini e poi, però, noi, come conseguenza ci troviam servizi come quelli di Trenord.
E questi prendono pure un sacco di voti.
Un treno che all’incontrario va.

QUANDO REGALARE SOLDI PUBBLICI NON È ECOLOGICO

LINEE-LECCOSiam davvero convinti che è un beneficio collettivo, usare (tanti) soldi pubblici a fondo perduto, per far comprare la bici elettrica a un cittadino?
È quello che dobbiam chiederci, innanzitutto evitando di illudere e illudersi che il “Bando Puzzle Green”, come fa invece l’assessore Dossi che lo stravende come epocale, abbia generato davvero 1.700.000euro di economia verde altrimenti non prodotta. Un distraente entusiasmo.
Dalle sole 2 wallbox finanziate per ricaricarsi a casa l’auto, ai 14 interventi per la coibentazione che, oltre ad essere un contributo già riconosciuto dallo Stato, sono un altro palese regalo, con i soldi di tutti, ai cittadini ricchi, basta vedere gli importi delle fatture di spesa.
Idem per pompe e caldaie, settore già sostenuto dai benefici anche di Regione.
Le 140 domande di contributo per le biciclette poi, son lì da vedere le fatture, tranne un paio sotto i 500 euro, sono tutte di 2000, 3000 e addirittura 5000 euro.
Per una bici.!!!
Ad ognuno di questi cittadini che possono spendere questi soldi, il Comune si vanta di aver regalato ben 400 euro.
E abbiam pure un fallimentare servizio di bike sharing che costa e non usa quasi nessuno.
Resto dell’idea che 250.000 euro di denaro pubblico potesse e dovesse essere impiegato in vere politiche ecologiche con benefici per la collettività e non solo di qualche ricco singolo o per immagine personale.
Dal trasporto pubblico con più corse, dai bus navetta da/verso centro e parcheggi periferici, allo sconto sugli abbonamenti, l’estensione per quelli di studenti da 9 a 12 mesi, l’estensione delle gratuità, zone pedonali, riduzione di auto…
Non basta fare.
Anche lo spreco di soldi in fondo inquina il futuro.