Sono qua basito che contemplo il piagnisteo economico all’italiana a causa del Coronavirus
Ogni categoria, la propria, è quella più colpita.
Gli altri che si fottano.
Qui da noi, con un accondiscendente stampa, va per la maggiore dire che è il turismo. Soprattutto se lo chiedi all’albergatore da stanze da 300 €.
Questo virus ha messo in ginocchio l’economia e basta un’intervista all’albergatore locale che di colpo si scopre che non era vero quello che si diceva fino a metà gennaio, ossia che non c’è Turismo a Lecco, che i visitatori, uomini d’affari, stranieri e pure gli italiani andavano a Como o al più a Varenna e che Lecco la snobbano tutti.
No Lecco era Gardaland e anche Portofino
E allora lo Stato, lo stesso che metteva lacci e lacciuoli, che bisognava snellire, “noi facciamo da soli”, adesso deve intervenire.
Subito, ieri, e non come sta già facendo dilazionando tasse, posticipandole, facendo slittare rate mutui pagando la cassa integrazione ai dipendenti ect.
No, deve tagliare costi, detassare, dare soldi a fondo perduto. Un sacco per i mancati incassi
Sulle barricate dei letti ad acqua e jacuzzi vista lago per dire “prima il turismo, prima a me”.
Poi sommessamente chiedi se per caso il settore turistico a Lecco e altrove è quello davvero più colpito in termini di fatturato, di forza lavoro a tempo indeterminato, di incidenza sulla tassazione pubblica, più del chimico, del metalmeccanico, del gomma-plastica, del finanziario, del tessile e vien giù il mondo.
Non ti rispondono nel merito.
Citando dati, relazioni della CCIAA, del Mef, di Banca d’Italia, di Cerved o solo del Comune, no perché sono tutte contrarie a loro.
E allora cosa fanno, ti tolgono l’amicizia su Fb come se ti avessero detto che sei obbligato a rimaner in casa altri 6 mesi, magari con loro.
Tu dici una verità inoppugnabile e trovi sempre un albergatore che ti dice che non puoi dirla.
Ecco l’albergatore,in questo caso,è Fabio Dadati