Archivi categoria: Finanza & Etica

L’ETICA NEI CONSUMI E I BRAND ANZICHE’ PRODOTTI

Non ci si può più raccontare che tutto il lavoro è uguale.

E questo la crisi dell’economia ci vien in aiuto. Così da discernere cos’è etica e cosa non lo è. Con questa crisi ormai di sistema non ci si può più raccontare che una laurea in scienze sopravvalutate con master in pubbliche relazioni valga più di una laurea in medicina, così old economy.

Con questa crisi ormai internazionale non ci si può raccontare che se programmi un oroscopo erotico sei utile come chi fa il cibo che mangi. Mangiamo. Abbiamo vissuto tutti, negli ultimi 30 anni, un incubo immorale. Un mostruoso abominio che ha divorato risorse in quantità pazzesche. Abbiamo permesso che si investissero milioni e milioni e milioni di denari per avere strumenti utili per sentire il nostro oroscopo erotico o sempre dal nostro smartphone la notizia che Clooney e la Canalis si sposano, mentre chi studia come curare la sclerosi multipla deve chiedere, nell’indifferenza più che generale, l’elemosina? Un mostruoso abominio che ha divorato risorse in quantità pazzesche.

Perché?  Non per costruire il vestito che ti copre, ma per decidere come chiamarlo! Cioè un indecente, disgustoso, patetico show dell’inutilità umana ribattezzata  “valore aggiunto”. Abbiamo vissuto uno show  disumano nel quale un tizio che produce database può comprare un Mig27 per hobby. Continua la lettura di L’ETICA NEI CONSUMI E I BRAND ANZICHE’ PRODOTTI

Il Comune ha recuperato 1 milione di € grazie a noi

Non per superbia ma per evitare che, da domani, qualcuno in Comune, tra i partiti o altrove si prenda meriti non suoi ingannando ancora una volta i cittadini, scrivo per rivendicare, totalmente, a me stesso, (a noi del fu Centro Khorakhanè) ed a Qui Lecco Libera, i meriti del recupero, di un milione di euro -2 miliardi di lire- restituiti dalle banche, alle casse asfittiche comunali, dopo l’accertamento tecnico sull’operazione in derivati di cui la stampa ha dato notizia ieri.

Lo dico per due ragioni.

La prima perché, per anni e anni, nel silenzio assordante delle maggioranze e delle opposizioni che nemmeno si facevano nascere i dubbi, insistevamo, direttamente con gli uffici, con i politici e con lettere sul giornale (l’archivio del sito è qui a comprovarlo) segnalando percorsi da seguire, domande da fare, risposte da pretendere, perizie tecniche da commissionare. Il giorno stesso della nomina scrissi all’assessore Moschetti. L’unico che ascoltò i suggerimenti. Continua la lettura di Il Comune ha recuperato 1 milione di € grazie a noi

BUY BACK E BCE:LE BANCHE NON SI FIDANO DEI LORO CLIENTI

Ecco, a gratis, un consiglio per fare soldi, legalmente, senza rischi. Testato con successo. Un’unica condizione: non fatelo sapere troppo in giro, tantomeno a pensionati e correntisti. La ricetta è semplice ed è un poco il gioco delle tre carte o del Lotto. Il Banco vince sempre.

Carta numero 1: farsi dare, in prestito, una barca di denaro a poco prezzo, pochissimo. Quasi zero. Per fare un esempio diciamo all’1%. Per 3 anni. Cifra massima 489 miliardi la prima volta, 325 la seconda.

Carta numero 2: investirlo in titoli italiani sicuri, per fare un esempio i BTP al 4,25%, o, in subordine, prestarlo a vostra volta a chi ha bisogno di un prestito, ovviamente dopo avergli fatto una radiografia della sua vita al 9,75%, 10%, oppure utilizzarlo per ricomprare vostri debiti precedentemente firmati con terzi a tassi del 7-8%.

Carta numero 3: Risultato garantito, sicuro, plusvalenze fino a milioni di euro. Puliti e legali. Senza dover assumere nemmeno un lavoratore in più.

Obiezioni? Tipo che nessuno presta denaro all’1%? Che nemmeno le banche tra loro si scambiano denaro a così poco? Falso, lo sta facendo la BCE. A 3 anni. Ammontare massimo – prima tranche – 489 miliardi. (203 già richiesti in Italia).

Come si fanno allora ad avere? Semplice, basta dimostrare alla BCE di non essere cittadini, famiglie, imprese, lavoratori, pensionati ma, semplicemente, essere banca. E’ quello che è successo, sta succedendo in questi mesi, in Europa ed in Italia. Continua la lettura di BUY BACK E BCE:LE BANCHE NON SI FIDANO DEI LORO CLIENTI

Una persona non muore quando dovrebbe, ma quando può

“Una persona non muore quando dovrebbe, ma quando può”. Così ci ricorda Gabriel G.Marquez.

Devono averla però mal interpretata in quel di Berlino, alla Deutsche Bank, quando han deciso di metter sul mercato il fondo “db Kompass Life 3”.

Un fondo inovativo il cui rendimento finanziario è legato nientemeno che all’aspettativa di vita di un gruppo di persone ultra settantenni.

Potremmo chiamarlo, senza troppo esagerare “Fondo della Morte”.

Il campione di riferimento sono, infatti, 500 cittadini americani over 70, (tra 72 e 85 anni) le cui condizioni di salute vengono monitorate costantemente.

Se la durata della vita di questi ultrasettantenni va oltre le previsioni dei medici si fanno i soldi o si perdono. Se vivono in media 12 mesi in più, infatti, il rendimento del fondo supera il 6%. Se, invece, campano 3 anni più del previsto, gli investitori perdono metà dei loro soldi.

Questo calcolo è stato effettuato dallo studio legale von Ferber-Langer che ha efficacemente sintetizzato la complessa formula matematica di cui si è servita Deutsche bank: “Tanto più velocemente una delle 500 persone del campione passa a miglior vita, tanto più alto risulta il guadagno per l’investitore”.

Scandalizzati? Non sareste gli unici. Pure l’ABI tedesca, cioè l’Associazione delle banche tedesche si è vergognata: “Il modello finanziario di questo fondo, a nostro parere, è contrario alla nostra morale e alla dignità umana”.

Questo strumento finanziario è alla terza serie. La più macabra.

Le prime due, le Kompass Life 1 e 2, si “limitavano” a rilevare le polizze sulla vita  di cittadini che non potevano più pagarle e “subentravano” all’assicurato incassando al suo posto il capitale al momento del suo decesso.

Con questi primi due giochetti sembra che la Banca abbia guadagnato ben 700 milioni di euro. Ora si è spinta oltre: in palio non c’è più la polizza ma la vita stessa dell’anziano.

Deutsche bank ha mal interpretato anche il verso del nostro Ungaretti: “ La morte | si sconta | vivendo”.

Chissà a Lecco quanti l’hanno sottoscritto.

SCIPPO SENZA SCASSO. LO STATO CONTRO GLI ENTI LOCALI

Il decreto liberalizzazioni del Governo Monti oltre a contenere la bella novità che banche e fondazioni saranno delegate a costruire le nuove carceri, contiene una chicca altrettanto bella. L’art.35

Monti è un genio del male.

Scippa senza scasso i soldi agli Enti locali obbligandoli a versare le loro disponibilità liquide ora depositate preso le banche alle sezioni provinciali del tesoriere. In altre parole alla Banca d’Italia.

Infatti, sospendendo l’attuale normativa fino almeno al 31 dicembre 2014, tornerà in vigore quella precedente del 1984. ripristina le disposizioni di cui all’art. 1 della legge 29 ottobre 1984, n. 720. Basta Tesorerie miste, si torna alla Tesoreria Unica.

La Tesoreria in Banca d’Italia prima serviva per versare i soldi e i contributi provenienti dal Bilancio dello Stato. Quella presso le banche per far confluire le entrate proprie, cioè tutte le altre. (Multe, bolli ect..)

L’articolo, se trasformato in Legge, mette delle scadenze pressanti e fulminanti. Entro il 29 di questo mese (mese bisesto, mese funesto) il Tesoriere di ciascun Ente dovrà, infatti, versare il primo 50% delle sue disponibilità liquide, il secondo 50% entro il 16 aprile. Continua la lettura di SCIPPO SENZA SCASSO. LO STATO CONTRO GLI ENTI LOCALI

LA FAVOLA DELL’IMPOSSIBILE lotta all’EVASIONE FISCALE

Questa banca la informa che, per dare corso ad operazioni finanziarie internazionali ( ad esempio un bonifico transfrontaliero) ed ad alcune specifiche operazioni in ambito nazionale richieste dalla clientela, è necessario utilizzare un servizio di messaggistica internazionale.

Il servizio è gestito dalla Swift avente sede legale in Belgio.
La Banca comunica a Swift dati riferiti a chi effettua le transazioni (quali, ad es., i nomi dell’ordinante, del beneficiario e delle rispettive banche, le coordinate bancarie e la somma) e necessari per eseguirle. Allo stato, le banche non potrebbero effettuare le suddette operazioni richieste dalla clientela senza utilizzare questa rete interbancaria e senza comunicare ad essa i dati sopra indicati.

Ad integrazione delle informazioni che abbiamo già fornito ai clienti sono emerse due circostanze su cui desideriamo informarLa.

a) tutti i dati della clientela utilizzati per eseguire (tutte) le predette transazioni finanziarie attualmente vengono – per motivi di sicurezza operativa – duplicati, trasmessi e conservati temporaneamente in copia da SWIFT in un server della società sito negli Stati Uniti d’America;

b) i dati memorizzati in tale server sono utilizzabili negli Usa in conformità alal locale normativa. Competenti  autorità statunitensi ( in particolare, il Dipartimento del Tesoro) vi hanno avuto accesso – e potranno accedervi ulteriormente – sulla base di provvedimenti ritenuti adottabili in base alla normativa Usa in materia di contrasto del terrorismo. Il tema è ampiamente dibattuto in Europa presso le varie istituzioni in relazione a quanto prevede la normativa europea in tema di protezione dei dati”

Secondo voi se volessero prenderli, gli evasori, i Governi avrebbero gli strumenti si o no?

a) tutti i dati della clientela utilizzati per eseguire (tutte) le predette transazioni finanziarie attualmente vengono – per motivi di sicurezza operativa – duplicati, trasmessi e conservati temporaneamente in copia da SWIFT in un server della società sito negli Stati Uniti d’America;
b) i dati memorizzati in tale server sono utilizzabili negli Usa in conformità alal locale normativa. Competenti  autorità statunitensi ( in particolare, il Dipartimento del Tesoro) vi hanno avuto accesso – e potranno accedervi ulteriormente – sulla base di provvedimenti ritenuti adottabili in base alla normativa Usa in materia di contrasto del terrorismo. Il tema è ampiamente dibattuto in Europa presso le varie istituzioni in relazione a quanto prevede la normativa europea in tema di protezione dei dati”

Secondo voi se volessero prenderli, gli evasori, i Governi avrebbero gli strumenti si o no?