Migliorare la qualità della vita è possibile concretamente non come uno slogan. La sfida di oggi è rappresentata dal passaggio dalla enunciazione di principi alla prassi quotidiana…. Uno schiaffo all’immobilismo della politica e agli sprechi della CASTA, l’esempio concreto che un altro modo di fare politica non solo è possibile, ma si sta già facendo esiste: Realtà straordinarie dal punto di vista del risparmio energetico e economico, della mobilità sostenibile, della produzione di energia da fonti rinnovabili, della gestione dei rifiuti, dell’acqua e del territorio… Per quanti sognano ancora di “cambiare il Paese”, piuttosto che di “cambiare Paese”. LEGGI L’ARTICOLO DI ALFIO SIRONI dal blog “Guardiamo al meglio”
E LA MIA RISPOSTA: TOMBOLA Alfio. Sembra che pensiamo le stesse cose nello stesso momento. Alcune settimane fa ho sentito l’amico Marco Boschini per invitarlo, prima o dopo le elezioni, a presentare L’Anticasta, il suo ultimo libro. Marco è il coordinatore della Rete dei Comuni Virtuosi.
L’avevamo già invitato 2 anni fa a marzo in un mattina dove di 30 amminitratori invitati ce n’erano, a memoria, solo 2. l’ass.prov.Fumagalli e Petrelli Ass. a Olginate. Ma è un’altra la cronistoria che voglio fare, se me lo concedi. Ed è quella di palesare ai lettori del tuo blog il fatto che, questa amministrazione provinciale in carica, (che tu sostieni e con cui ora ti candidi) le proposte concrete della Rete dei Comuni virtuosi le ha bocciate tutte. Tranne, dopo un’insistenza da sfinimento, quella dei riduttori di flusso x l’acqua. E’ qui la concretezza e la sostanza. Certo non credo che Nava, l’inutile e dannoso Nava, avrebbe fatto e farebbe diversamente. Però registro i fatti.
Ci sono OdG al Protocollo, mail a verbale, lettere pubbliche.
Dalla promozione del risparmio energetico ed efficienza energetica con le ESCO, dai rifiuti zero, al car pooling, al car shering, dalle scuole sostenibili, alla finanza etica, alle mense biologiche e locali, al mobility manager, all’acqua di rubinetto anche nelle attività dell’ente, al software libero, alle feste biologiche e riduci imballo, ai sacchetti di tela, al sostegno e promozione dei GAS gruppi di acquisto solidale, dal fotovoltaico senza oneri per i cittadini, ai pannolini lavabili, all’internet gratis tramite Wi-Fi, ad uno sportello Ecoidea per i consumatori. ecc ecc. Cioè tutti progetti che erano già stati sperimentati, o di lì ad esserlo, da altri Enti. Cioè nulla di rivoluzionario. E’ più chiaro così, ora, perchè ritengo che la democrazia rappresentativa/delegata sia da superare e ci salverà solo una seria, collettiva, partecipata, democrazia dal basso, dal fuori, creando, costruendo, alimentando, sostenendo, presidi, movimenti locali e di base, autonomi da queste forme di rappresentanza formali, vuote? Gli stessi che oggi mi chiedono il voto. Sono gli stessi che non se lo sono meritato.