INFLUENZABILI

vaccinoIl flop dell’influenza e dei vaccini è stato enorme. E’ un dato di fatto.

Ma di quell’enormità che racchiude sia incompetenza che furberia.

Entrambe a danno delle persone e delle famiglie.

L'”influenza A”, le cui conseguenze per settimane per opera anche dello stesso Governo hanno tenuto in allarme milioni di persone, in realtà era una “falsa pandemia” sostenuta dalle case farmaceutiche pronte a fare miliardi di euro con la vendita del vaccino. Il Governo italiano e leghista si è prestato a questa speculazione e l’ha favorita.

Ha speso centinaia e centinaia di milioni di euro accettando patti e accordi che ne dimostrano la debolezza e la connivenza. Come spiegare altrimenti l’accettazione di vantaggi e immunità richieste dal produttore del vaccino anche se questo si fosse rivelato dannoso e mortale per le persone che lo assumevano?

Non stiamo esagerando, basta leggere i documenti, l’Accordo segreto, scovato dal mensile della soceità civile Altreconomia.

Non viene in mente ai cittadini italiani – di qualsiasi schieramento politico – che inoltre il controvalore di 400 miliardi di vecchie lire spesi e regalati ai produttori di vaccino per giunta per quantità inutilmente esagerate, potevano e dovevano essere spesi per ben altre priorità? Aumento delle pensioni, fondi per la disoccupazione, abbattimento dei ticket sanitari, riduzione delle bollette energetiche, in altre parole per il miglioramento della qualità della vita delle persone?

Al posto di aiutare le famiglie che sono in difficoltà il Governo, di nascosto per giunta, ha scelto di favorire e privilegiare una multinazionale (nemmeno padana, nemmeno italiana). Basta leggere il parere-della-corte-dei-conti

Una nota di colore, grigio triste, e visto chi gira per quei ministeri direi anche verde padano vergogna, è leggere inoltre che nell’Accordo, segreto perchè ingiustificabile, il Governo ha accettato di pagare entro 60 giorni alla multinazionale svizzera il vaccino prodotto.

Sarebbe un aspetto semplicemente commerciale e secondario se non fosse che, invece, per tutte le altre aziende, anche piccole, in difficoltà, con i lavoratori in cassa integrazione, con gli stipendi non pagati per la crisi, locali e nazionali che hanno eseguito e consegnato lavori per l’Ente pubblico, il Ministro Tremonti e nel suo piccolo anche l’impresentabile Daniele Nava della Provincia di Lecco (quelli che si spacciano vicini e utili ai cittadini e alle imprese) hanno bloccato, financo vietato,  da mesi immemori, i pagamenti dovuti.

Forti con i deboli e deboli con i forti, come sempre.

Sperpero di denaro pubblico e danni per la collettività.

E’ utile ribadirlo. Al silenzio non siamo ancora vaccinati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *