Fosse che fosse la volta buona. Viene da esclamare così dopo aver letto sulla stampa locale l’impegno dell’assessore e vicesindaco Vittorio Campione sulla volontà di istituire anche a Lecco un adeguato servizio di mobilità sostenibile iniziando da un progetto di diffusione al Bike-sharing. La bicicletta in affitto. Non relegandolo però ad un mero, seppur lodevole, utilizzo periferico, domenicale e turistico. Un impegno chiaro quello dell’Assessore, che dimostra come le giornate di sensibilizzazione e promozione hanno concreto e reale valore solo se non si limitano alla ripetitività della cadenza più o meno annuale, come è avvenuto finora, ma trovano supporto e declinazione quotidiana e progettuale. Fosse che fosse la volta buona, quindi. In un solo mese di nuova amministrazione questa Giunta sembra stia concretizzando quanto in decine d’anni non hanno fatto, e nemmeno provato a fare, le precedenti. Si ricorderà l’insistenza con cui pubblicamente, da anni, (abbiamo fatto un primo resoconto con un convegno sulla mobilità il 10 novembre 2004, con il prof. Stefano Caserini del Politecnico) invitavamo e invitiamo a tenere in considerazione lo sviluppo di queste pratiche. Abbiamo interpellato, fino all’esaurimento, anche gli Assessori competenti: da Stefano Chirico a Virginia Tentori a Dario Pesenti a Fabio Dadati, allora Presidente di LineeLecco. Orecchie da mercante. Non eri loro elettore, basta. Finito. E’ per questo che ora, fiduciosi, chiediamo alla nuova Giunta di non deluderci anch’essa. Di non fare, piccoli o grandi proclami, se non è certa almeno dell’impegno, fino in fondo. Il risultato si sa a volte è una variabile ma l’impegno deve essere sempre una costante. E allora, non lasci nessuna strada intentata, approfitti dell’esperienza dei comuni di Milano, Ferrara, Parma, Bologna, Bergamo, Lodi, Ravenna, Vercelli, Trento, Lugano, Barcellona e 100 altri. Ma anche del recentissimo Bando: “Bike_Sharing e rinnovabili” del Ministero dell’Ambiente, pubblicato sulla G.U. n.88 del 16 aprile scorso. Per reperire risorse. Ci sono disponibili 14 milioni di euri. Si ha tempo 6 mesi per la presentazione delle domande. L’obiettivo è quello di diffondere sempre più la bicicletta quale mezzo di spostamento sistematico nel contesto urbano e quotidiano. Ovviamente all’interno di un potenziamento del trasporto pubblico. Perché è onesto anche affermare che per incentivare una mobilità sostenibile va ovviamente messo il cittadino nelle condizioni di rinunciare all’uso della propria auto. Incentivi e disincentivi. E’ impensabile, infatti, avere servizi pubblici scadenti, zero alternative e vietare l’uso dell’automobile. Quello della promozione del bike-sharing potrebbe essere, secondo noi, come tra l’altro già proposto come contributo programmatico a tutti i partiti nelle recenti elezioni comunali con l’Altra Via, anche uno strumento per il sostegno all’imprenditoria giovanile e/o ai lavoratori in difficoltà, che, associandosi, con l’aiuto del Comune potrebbero organizzare e gestire appunto il servizio di bike sharing cittadino e poi quello del car sharing e car-pooling (l’auto in affetto e l’auto condivisa) Cerchi supporto, alfabetizzi, condivida, anche con la Città, un concreto Piano di piste ciclabili di crescita del bike sharing, non solo a scopo turistico e periferico, ma anche di mobilità urbana. Stimoli la partecipazione anche informale e non burocratizzata. E’ la volta buona perché sia un successo. Ancora un colpo di pedale, Lecco.
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