I politici della rimozione. DELLA VERITA’

Uno spettacolo ridicolo di questa politica farlocca lo possiamo leggere ancora una volta nella cronaca della stampa locale di questi giorni.

A pag.18 del quotidiano la Provincia di Lecco di ieri, 22 gennaio, il viceministro Castelli così impunemente afferma per gli applausi: “La Lega si batterà per trovare i soldi dei battelli”. E’ così alta la sua faccia tosta che evidentemente gli sfugge e soprattutto vuole far sfuggire al lettore che è stata la stessa Lega a cancellare quei fondi per i battelli.

Vi immaginate il moto perpetuo della propaganda leghista?

Il giorno prima tagliano i fondi alla sanità, alla scuola, alla ricerca, al sociale, ai trasporti pubblici ed il giorno dopo dicono, sulla stampa, che li rimettono. Facendo credere di essere così dalla parte dei cittadini. Una balla. Anzi due. La prima è che per il momento li hanno tagliati. Per battelli, sanità, scuola, sociale, ricerca, trasporti. La seconda è che, appunto per questo, non sono dalla parte dei cittadini. Andrebbe ricordato. E’ bene ricordarglielo.

A pag 15 il Sindaco Brivio anche lui così impunemente afferma, rispondendo alla minoranza  (la quale a corto di idee ha preso spunto da una mia lettera) che l’Addetto stampa costa poco e che lui, il Sindaco, non ha bisogno di nessuno che scriva e parli a suo nome.

E’ così alta anche la sua faccia tosta che evidentemente gli sfugge e soprattutto vuole far sfuggire al lettore, che ha creato una nuova figura di cui sentiva solo lui l’urgente necessità, evidentemente non ritenendo importante dare un segno, piccolo ma pur sempre un segno, in questi momenti di crisi, nel non buttare soldi pubblici per farsi prevalentemente pubblicità, infiocchettare pacchi.

Non è mica tanto trasparente il Sindaco, quando fa intendere che il suo portavoce costi 1400+350 euro al mese. Dovrebbe dire che dalle casse pubbliche, cioè di tutti noi, ne escono, al mese 3000. Circa 40.000 euro (pubblici) all’anno sono uno schiaffo alla povertà. Evita di dire anche che poteva fare un Bando pubblico, trasparente, libero, meritocratico.

La meritocrazia già… Il nuovo addetto ha il merito di essere della schiera partitica giusta. E già perché la nomina è caduta su un giovane del PD, consigliere comunale a Magenta, segretario cittadino del PD. Un metodo berlusconiano oserei dire.

Il Sindaco dice che: “Non è un portavoce ma un addetto stampa, figure distinte.  Non ho bisogno di nessuno che scriva o parli a mio nome”, ma, se si leggessero, come vanno letti, i compiti dell’addetto stampa, consultabili anche sul sito stesso del Comune, si può invece verificare che i compiti del nuovo portavoce/addetto stampa, riporto testuali parole sono: “stesura di testi, di interventi per pubblicazioni, manifestazioni e celebrazioni”. Più chiaro di così.

Abbiamo una classe politica talmente farlocca. Che nega pure l’evidenza.

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