Malgrado il titolo del quotidiano La Provincia a nove colonne: “Retata in centro… ” così inutilmente forte da far sembrare fosse partita a Lecco la caccia al nemico pubblico numero uno, erano invece solo persone senza fissa dimora, la situazione segnalata va senz’altro affrontata. Tutt’altro però da come sembra stia facendo l’Amministrazione e la Polizia locale. In termini di riduzione del danno non di ordine pubblico. Il loro scopo ultimo, l’hanno pure dichiarato (!!), è offensivo. Allontanarli dal Centro!!!. “Certe cose, se le vogliono fare, non devono farle certamente in centro” parole del Comandante Morizio (sempre lui). Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, verrebbe da dire.
Cioè non risolvere una situazione, una criticità, ma spostarla.
Invece l’obiettivo non può essere che, appunto, la riduzione del danno. Anche per un discorso di civiltà e umanità. E allora perché non adoperarsi, finalmente, per aprire per loro e per tutti, dei servizi igienici (come per altro deliberato dal consiglio comunale già oltre un anno fa, ma non rispettato) e tenerli puliti. Nonché un servizio doccia, come c’era un tempo al Diurno sotto la Piazza Stazione?
Il cibo e i vestiti sono presumibilmente già meritoriamente coperti dai mai ringraziati a sufficienza Mensa e Guardaroba di san Nicolò… perché poi, come per esempio a Roma già dal 2002 – 27 febbaraio 2002 – , tramite l’anagrafe comunale, non creare una residenza, un domicilio fittizio ma concreto a tutti gli effetti, un “indirizzo anagrafico convenzionale – a Roma si chiama via Modesta Valenti – per le persone senza fissa dimora in modo da potergli affiancare servizi di assistenza e sociali e godere dei diritti civili? Potrebbe essere via dell’Isola, al dormitorio pubblico, anche se già tutto esaurito, o reistallare le casette in cima a via san Nicolo’/Ticozzi come si fa per il solo Natale. O una proprio inventata.
Tutto questo forse servirà per un solo piccolo pezzettino ma è più dignitoso che avere come scopo ultimo quello di cacciarli dal centro. Dalla vista del salotto buono.
Non lo si fa nemmeno per le auto, del resto.
PS: serve per forza essere di Qui Lecco Libera per essere un pochino sensibili, liberi, civicamente attenti e coerenti?
Credo che ognuno di noi, singolarmente o come associazione debba farlo presente al Sindaco di Lecco. (anche se non è la sua città) Scrivendoglielo per esempio a segreteria.sindaco@comune.lecco.it o sul suo profilo in FaceBook o, infine, tramite il link contattaci del sito istituzionale del Comune.
http://www.laprovinciadilecco.it/stories/Cara%20provincia/305589_non_servono_le_retate_di_senzatetto/