Lo scandalo che in questi giorni continua ad alimentare la stampa – da quella seria a quella gossippara – su su fino ai discorsi nei bar e sul posto di lavoro ha qualcosa di preoccupante. Giudizi spregiativi, battute ambigue, ipocrisia a piene mani. Dimentichi che ogni persona, nel suo privato possa fare quello che vuole se adulto e consenziente. Un’indignazione fuori luogo.
In altre parole un’indignazione mal riposta. Che andava, va, usata, invece, a piene mani, per quei 4 carabinieri che ricattavano, minacciavano, sfruttavano, forti non delle debolezze private di un uomo, ma di quelle di un Paese, il nostro, che si indigna – chiede non si sa bene quale ed a che titolo – giustizia e pene esemplari per i comportamenti sessuali e non per quelli violenti, mafiosi, razzisti, tantopiù, come ora perpetrati da servitori, tutori della legge. Che sottostima, nasconde, lascia scivolare via.
E’ questo che è vergognoso.