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LO SCANDALO sbagliato

cappello-carabinieri_78034Lo scandalo che in questi giorni continua ad alimentare la stampa – da quella seria a quella gossippara – su su fino ai discorsi nei bar e sul posto di lavoro ha qualcosa di preoccupante. Giudizi spregiativi, battute ambigue, ipocrisia a piene mani. Dimentichi che ogni persona, nel suo privato possa fare quello che vuole se adulto e consenziente. Un’indignazione fuori luogo.

In altre parole un’indignazione mal riposta. Che andava, va, usata, invece, a piene mani, per quei 4 carabinieri che ricattavano, minacciavano, sfruttavano, forti non delle debolezze private di un uomo, ma di quelle di un Paese, il nostro, che si indigna – chiede non si sa bene quale ed a che titolo – giustizia e pene esemplari per i comportamenti sessuali e non per quelli violenti, mafiosi, razzisti, tantopiù, come ora perpetrati da servitori, tutori della legge. Che sottostima, nasconde, lascia scivolare via.

E’ questo che è vergognoso.

IL GIOVANE CHURCHILL SPIA FASCISTA

churchill_mussolini Churchill era sul libro paga dei servizi segreti italiani. Nel 1917 l’Ovra, l’agenzia degli 007 di Sua Maestà, stipulò un contratto con il giovane socialista britannico Winston Churchill: per almeno un anno il governo di Roma lo pagò 100 sterline alla settimana (pari a circa 6.000 sterline di oggi) per scrivere propaganda pro-bellica sul suo giornale English People.

I dettagli dell’accordo sono stati rivelati dagli storici di Cambridge. La notizia è sui siti di vari media britannici, tra cui Guardian (sulla homepage), Times, Telegraph, Daily Mail.

«Per l’agenzia d’intelligence italiana doveva essere sembrato un buon investimento», nota il Guardian. Chutchill, allora giornalista di 34 anni, «non solo voleva assicurare che l’Inghilterra continuasse a combattere a fianco degli alleati nella prima guerra mondiale, pubblicando propaganda sul suo giornale. Era anche disposto a spedire i suoi ragazzi a “persuadere” i dimostranti per la pace a stare a casa» Continua la lettura di IL GIOVANE CHURCHILL SPIA FASCISTA

LO SCONTO E’ UN BLUFF

SoldesGira voce che lo sconto è un bluff!

Le piazze italiane sono vuote. Vuoti i cinema, le chiese, gli stadi.

Sono andati tutti al super e all’outlet: una parola magica sulle insegne delle città, il luogo dove oggi ferve la vita sociale, tutti alla rincorsa dello sconto. Famiglie in vacanza, tutti i giorni, tutti i fine settimana, in questo mondo di plastica e di saldi, liquidazioni, sconti perenni.

Per permettere all’impoverito di pensare di copiare il ricco.

Il proletario ne ha, infatti, ampiamente “piene le balle” di essere tale, e soprattutto le ha piene delle umiliazioni che derivano dal falso confronto coi più ricchi. Materialmente più ricchi. Continua la lettura di LO SCONTO E’ UN BLUFF

UN’EPIDEMIA PER LA VITA – win for life

winforlifeC’è una nuova epidemia in Italia.

E’ in circolo da una settimana.

Non sembra possa essere debellata in fretta, l’unico antidoto disponibile sembra sia il sale in zucca.

Il nome è Win for Life. Vinci per la vita.

E’ il nuovo gioco statale che con la scusa di aiutare i terremotati d’Abruzzo può far perdere la casa a chi ce l’ha.

Sta soppiantando, anche, il Superenalotto. Solo in una settimana ha già rastrellato dalle tasche degli italiani oltre 52 milioni di euri, spesi per un tagliandino bianco pieno di numeri.

12, di questi milioni, sembra siano destinati alle zone colpite dall’Abruzzo tramite l’Erario. L’8% invece restano alla ricevitoria. (finora 4 milioni).

 

In questa settimana mediamente l’italiano ha speso 7,4 milioni di euri al giorno!! Il contagio è molto facile.

Tramite un semplice specchietto: la rendita di 4000 euri al mese per 20 anni. (960.000 euri a rate) molto molto meno del Superenalotto ma così sembrano di più.

La probabilità di vincere la rendita, come stampato sul retro della schedina, che evidentemente nessuno gira e legge, è di 1 su 3.695.120. Un bel margine non c’è che dire. Continua la lettura di UN’EPIDEMIA PER LA VITA – win for life

RECLAME

festa-aiaIo non sto dicendo, per esempio, che le case provvisorie costruite per l’Abruzzo – e inaugurate 2-3 volte dal premier con tv al seguito  – siano brutte e che sono come i container dell’Irpinia!

 

Il punto e’ semplicemente questo:

a) Non e’ stato un miracolo! E’ perfettamente normale che uno Stato si impegni a ricostruire e garantisca un alloggio agli sfollati! ed il tutto sta avvenendo in normali tempi medi. Tra l’altro la tecnologia attuale e’ migliore di quella di 30 anni fa, o no?

 

b)  Non si capisce proprio che tutta sta pomposità e tutti ‘sti sorrisi e le foto coi bambini e gli inni per il suo compleanno e il tg1 che manda in diretta gli auguri per telefono al premier sono solo una grande gigantesca perenne reclame?!?!?

 Ci fa vedere per televisione (la sua/le sue) solo quello che vuole lui, solo le cose belle, solo le cose lucidate a specchio e coi lustrini. Mentre chi è ancora nelle tende, chi sta ancora negli alberghi della costa (e ci starà per mesi) coi bambini che quindi non possono andare nelle solite scuole nemmeno vengono sfiorati dalle telecamere!

 E allora passa il messaggio che tutto e’ bello, tutto va bene, lui è il migliore da 150 anni e sta facendo miracolo su miracolo…

mah..continuate pure a farvi prendere per i fondelli. Sicuramente state meglio voi..

peppepepepeepe’

ANNOZERO

annozeroNon ho visto Anno Zero, quel poco di cui ho sentito sulle rassegne stampa di questa mattina e la sintesi della trasmissione di cui ho letto, sono più che sufficienti per darmi la conferma che la trasmissione si nutre dei “nemici” che si sceglie di volta in volta.

Berlusconi e Santoro sono complementari esattamente come ciò che rappresentano, lo dico da sempre e sul Corriere della Sera di oggi pare se ne sia accorto qualcun altro.

Che informazione è quella che ripete all’infinito le stesse identiche cose che sappiamo tutti noi persone normali. Davvero c’è bisogno di Santoro per capacitarsi della situazione che stiamo sopportando in Italia? C’è bisogno della D’Addario? Non basta andare su You Tube, ascoltare leggendo contemporaneamente il testo della conversazione tra Saccà e Berlusconi per rendersi conto di come girino le cose in questo paese? C’è davvero bisogno di aggiungere altro? Interpellare avvocati, ministri, giornalisti, opinionisti, ospiti, supporter? Chi siamo noi per non capire!?
Clap, clap, clap, clap

dal nostro ex khorakhaneker Francesco