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I VECCHI FALLIMENTI, DI NUOVO

foto-protesta-censurataDegno parallelismo tra Sfera Ebbasta e la musica sinfonica, Trenord e la puntualità, c’è Vittorio Campione e la sostenibilità ambientale.

Ora ha preso in mano la comunicazione del PD e come non bastasse ne presta pubblicamente anche il volto.

Dopo la presentazione in piazza di Gattinoni che, aprendo la campagna ha detto di essere il volto nuovo per la politica nuova, ecco il cortocircuito: sul palco sale appunto Campione, già fallimentare Assessore nel 2010, tanto da essere sostituito 5 anni dopo da Ezio Venturini. Venturini, cazzo.

Sui social Campione oggi ci consegna addirittura uno spot elettorale nel prato del Vallo alle mura, dove cagano i cani perché avrà un suo karma, dove parla di difendere montagne e mobilità pubblica. Proprio lui dopo i suoi 5 anni di assessorato. Bisogna proprio avere una considerazione di merda dei cittadini.

Perché è nauseante ritenere il cittadino stupido, privo di memoria e dignità, quando da assessore LineeLecco era nel piano delle alienazioni, le montagne sono state stuprate dal nuovo Piano Cave con il Comune che faceva pure giungere fuori tempo le osservazioni al Piano stesso, dove il Forno inceneritore si avviava verso il teleriscaldamento e la tariffazione puntuale chiusa
Dove la fallimentare gestione del bikesharing usato da 12 persone costava oltre 50.000 euro ogni anno.
Dove le balle sul Ponte Vecchio son ancora negli annali insieme alla denuncia giornalistica delle buche pericolose e lui che risponde “Siamo assicurati, nel caso paghiamo”” …se qualcuno si ferisce, faccia causa”.

L’assessore che ha tagliato le corse dei bus e in 3 mesi aumentato 2 volte il prezzo del biglietto, giustificandolo in Consiglio con: “l’aumento avrebbe compensato la diminuzione degli utenti a causa dell’aumento stesso”.

E allora sta tutto qua l’inganno del nuovo che non lo è. Se a Gattinoni sta bene a Ambientalmente e Sinistra pure avere in squadra, addirittura ai vertici, gente disastrosa come Campione allora è tutta ipocrisia, non solo il nuovo, ma la serietà, il rispetto per sé e dei cittadini.

Dimmi con chi vai e ti dirò se vengo anch’io.

NEGOZI: UNA MASCHERINA LEVA L’ALTRA

coronavirus_pixabayÈ inutile nasconderci. Le mascherine non sono un bacio sulla bocca tra amanti ma una censura ai sorrisi della vita.

Deve esser per questo che si incontran sempre più persone, giovani e no, che la mascherina la usano, quando l’hanno, come un apostrofo rosa tra mento e collo.
Distanziamenti precari, mascherine volanti e fatalismo come carte regalo.

E non si vede e non si sente che, insieme alle mascherine, volan anche multe, anche solo controlli. Troppa gente è in giro così.

Ma altrettanto grave è la quantità di esercizi pubblici, negozi e bar che non rispettan le regole e la tutela del consumatore.

Gelatai che prendon con le mani il cono e l’avvolgon, poi, con un tovagliolino; Banconi da riparo contatto del cliente con pizzette e brioches sfuse non al riparo da commesse;panificio-la-renella-forno-roma

Camerieri con guanti neri che ti passan cibo e resto del conto; Banconiste che toccan il cellulare e poi ti servon aperitivo e patatine;
Pizzaioli che parlan senza mascherina su salse e verdure a negozio vuoto e quando entri si alzan la mascherina dal mento.

C’è la possibilità che tutto questo ci permetta una selezione, degli esercizi pubblici da frequentare e quelli no; di quelli dove c’è rispetto delle regole e cliente, cura e formazione e quelli no; di quelli che a prescindere dal Covid han il senso dell’igiene, perché non di solo di Covid s’ammala l’uomo e quelli no.

C’è però la possibilità che tutto questo passi inosservato, non perché lo fan in troppi, ma molto perché per noi in fondo un po’ di fatalismo…che sarà mai?

LA POLITICA CON LE FANS DEI DURAN DURAN

FB_IMG_15935507596969811La revisione storica procede a passi da gigante.
Dopo​ il giornalista Montanelli è la volta del candidato Valsecchi nel piccolo del nostro livello lacustre

Di questo più impervio compito locale se n’è fatta carico l’assessora Gaia Bolognini, con il suo endorsement per Valsecchi.

Una lettera che ricorda quelle pubblicate su “Cioè” negli anni ’80 indirizzate dalle fans più audaci a Simon Le Bon dei Duran Duran.

Questa di oggi si differenzia solo perché c’è ancor più zucchero e glassa. Speriamo davvero che l’appetito del pubblico lecchese di fronte a queste dolci rivelazioni non sia insaziabile.

FB_IMG_15935507646167687Lodi e cuoricini che in questi anni eran evidentemente solo meno nascoste delle opere pubbliche e promesse non mantenute

Fortunatamente la realtà vera è tutta lì da vedere, dalla nuova rotonda a Maggianico al Multisala che è solo questione di giorni (meno 5 anni)

Una lettera, quella della Bolognini, dove i lettori sono dispensati dalla fatica di conoscere il testo possono pascersi del contesto.

Della quantità, infatti, di balle pronunciate durante e prima del mandato, della affidabilità conseguente impossibile da accordargli, dei Porticcioli e Lungolaghi che non van avanti, di Multisale ormai come film muti, di Teatri della Società che dovevan essere riaperti​ da immemore tempo e invece non son nemmeno entrate le donne delle pulizie dall’ultimo spettacolo di ben tre anni fa, delle tartine e burro​ per il salmone che i lecchesi stan tenendo ancora in fresco per l’inaugurazione della scuola di Alta Cucina a Villa Ponchielli, dei biglietti omaggio per Cittadini e turisti per la Grande lirica a Piazza Affari, per il restauro del Lariano, per PalaLecco al Bione, della promessa che se non avrò almeno il 10% e 2500 voti, nel 2015, non sarò in Giunta, ect ect ect…
leggendo la lettera dell’Assessora Bolognini continueremo a non saperne nulla, ma da oggi tutti sapremo che​ “Corrado ha una rete di conoscenze consolidata a livello europeo”, Wow! quando qui a Lecco di questi tempi non si trova non dico un politico credibile ma nemmeno un idraulico.
Vuoi mettere?

UNA NAVETTA A PIENO SERVIZIO

ernaDa poche settimane, la domenica, c’è un servizio di navetta a fini turistici che collega Lecco ai Piani d’Erna e ritorno.

Un servizio che, in parte per la fretta di istituirlo, in parte per la novità, ha avuto bisogno, e ancora ne ha, di aggiustamenti.
È stata notizia solo di settimana scorsa, l’errore di sospenderlo per ben 3 ore in piena mattina, subito rinfacciato dall’opposizione che però manco aveva pensato a proporlo il servizio e che, va riconosciuto, l’Amministrazione ha subito risolto con nuove corse e nuovi capolinea.
I numeri stan dando atto dell’utilità del servizio.
Credo sia necessario però non limitarsi a così com’è, ma implementare servizi e informazioni indispensabili e, ove possibile, anche qualche servizio in più. Per serietà organizzativa da città turistica.ERNA FUNIVIA
Innanzitutto segnalare il servizio sia ai capolinea e fermate intermedie in maniera chiara non solo con un misero foglio A4; Farlo anche agli ingressi della Città con indicazione, ovviamente, dei relativi parcheggi di interscambio per la sosta dell’auto privata; Prevedere comunicazione tra cima e valle dei posti liberi al parcheggio della funivia, al fine di evitare 100 auto che tentano di raggiungere il piazzale già totalmente occupato e soste vietate lungo la via; Consentire l’accesso viabilistico poi solo ai residenti la zona.
I servizi aggiuntivi che potrebbero far differenza di attenzione e integrazione son quelli, per esempio, di un piccolo cadeaux (a pagamento) al ritorno (da portare a casa) o anche all’andata (x picnic) di prodotti locali confezionati: una porzione di miele, due tipi di formaggio, due caviadini, qualche piccolo frutto, un salamino di capra, una borraccia e un pieghevole delle altre attrazioni di Lecco: culturali e non solo, dell’estate e, alla partenza e arrivo, un bicchiere di tè con le erbe spontanee del Resegone.
Consorzio-Terrealte-6-3Se poi (forse con il Consorzio Terrealte allargato) ci fosse un portale per gli ordini con ancora più scelta dei prodotti a kmZero da spedire anche a domicilio sarebbe un’aggiunta di gusto e ricordo.
Un piccolo contributo economico per l’utilizzo del bus navetta (eventualmente con già integrato il prz della corsa della funivia sarebbe il top) permette di recuperare qualche economia da utilizzare ai fini promozionali e dei servizi accessori.

IL CROWDFUNDING CIVICO. PIÙ DI UN BILANCIO PARTECIPATO

Word Cloud "Crowd Funding"Lecco ha, da sempre, una tradizione orgogliosa di solidarietà, aiuti e sostegno economico. Lo si vede con Fondazione Comunitaria, Telethon, lasciti dei benefattori e anche i recenti sostegni a Ospedale e infermieri per il Covid.

Potremmo mutuare questo ampliando a sistema amministrativo permanente per Progetti di BeneComune, promosso dal Sindaco

Le Luci di Natale dei commercianti è una modalità di partenza, Pulizia statue, “Tintoretto rivelato”, “Manzoni nel Cuore” un’altra.

Dove sponsor sono gli stessi lecchesi attraverso il crowdfunding civico: Lecco per Lecco.

Il crowdfunding è un coinvolgendo di tutta la cittadinanza in una partecipazione collettiva, per finanziare e monitorare insieme soluzioni utili per la città.

Il Comune può infatti proporre dei Progetti o selezionarne altri attraverso Bandi e pubblicarli su una piattaforma di finanziamento dove noi cittadini possiamo sceglierli e sostenerli.idee_interesse_comune_533.png

Se il Progetto raccoglie una cifra stabilita il Comune aggiunge un suo contributo. In questo modo son gli stessi cittadini a premiare le idee ritenute più valide.

Un po’ più quindi di un bilancio partecipato.
Finanziare progetti sociali, culturali, urbani partendo dai cittadini stessi.
(Festival, Mostre, Orti urbani, Fiori nei quartieri, Giochi nei parchi, biolago, parco avventura, ricovero notturno, panchine scuolabus, segnaletica, servizi, impresa…)

Una modalità da anni sperimentata a Perugia, Bologna, Milano, Firenze, ect

Il progetto di Bologna per il restauro del Portico di San Luca, fu emblematico.

La collaborazione tra amministrazione e collettività non è limitata solo alla donazione, ma a promuovere percorsi da protagonisti in tutte le fasi: scelta dei progetti, monitoraggio dell’obbiettivo: partecipazione, controllo, verifiche, promozione, risultato, tutto questo attraverso un gratificante esercizio di cittadinanza attiva.

LA FATICA DI DOVER SEMBRARE SANDOKAN

altan370-557858_tnNon trovo corretto che un programma elettorale per un tempo di amministrazione che dura 5 anni sia venduto e presentato da un candidato come se l’Amministrazione ne durasse 10.

Che non vuol dire che non bisogna avere uno sguardo sul futuro a medio/lungo termine, ma che bisogna essere rispettosi della democrazia, degli strumenti e del valore che questi hanno.

Poi pianifichiamo anche Lecco con ponti, funicolari, trafori, porti, arene, auto che volano e tutto quello che ci vorrà 10 anni per realizzare, ma non è cattiveria ricordare che siamo ormai a quasi tre anni e non si è ancora riusciti a riaprire nemmeno un piccolo Teatro in Centro.

Sarebbe rispettoso del cittadino dimostrare in questi 5 anni di meritare i successivi 5; non di farsi votare per cose di 10 anni perché si ha paura di meritare questi primi 5.

È già faticoso convincerci del perché dovremmo dar fiducia a una coalizione dove il segretario del maggiore partito, Marelli, ha solo pochi mesi fa volgarmente detto che Brivio e tutta la Giunta avevan perso fiducia e non potevano certo riconquistarla.

Dove è già faticoso convincerci del perché dovremmo dare fiducia a una coalizione che vuole fare cose straordinarie quando è stato complicato per molte cose fare, in questi anni, addirittura l’ordinario.

Certo é già notevolmente complicato sebbene oggi sia un candidato concorrente, Valsecchi, avere un assessore come lui che fin dal primo giorno ha raccontato balle, promesse e impegni che non ha mantenuto e, in molti casi, già sapeva di non mantenere: multisala, scuola di Alta Cucina, Villa Ponchi, Cinema Lariano, Teatro della Società, Via Roma51, gestione dipendenti, ect ect ect.

Certo é altrettanto complicato quando l’opposizione oggi più accreditata a contendere la carica di Sindaco, quella di centrodestra, ha, in questi anni, prodotto la massima critica, e coinvolgimento della Città contro l’amministrazione Brivio, non certo per sanità, servizi sociali, scuola, bilancio, ma addirittura per le strisce bianche in via Cavour. Si addirittura le strisce bianche.

Certo é già faticoso convincerci del perché dovremmo dare fiducia a una coalizione che va da Cielle alla Sinistra, che è a favore delle scuole paritarie ma anche contraria, che è a favore della privatizzazione dei servizi sociali ma anche contraria, che ha una lista ambientalista che è favorevole al Teleriscaldamento e che promette mobilità sostenibile ect e non ha fatto una proposta di Delibera, un Atto amministrativo, un emendamento in questi anni su questo e ora sembran diventati Sandokan e Chico Mendes.

Basta accontentarsi che l’altra coalizione, quella del prestanome Ciresa, è ancor più vecchia e malamente vestita di nuovo?