Archivi categoria: Finanza & Etica

ETICA

etica_intEtica. Qui il discorso si fa complesso. A mio modo di vedere, comportamenti scorretti che continuamente calpestano l’etica che dovrebbe guidare i rapporti commerciali, le relazioni umane si verificano in ogni ambito della nostra società. Concentrare la denuncia sulle banche, è logico, a noi ci viene meglio, può però portare al rischio di pensare che vi siano settori dove i comportamenti siano peggiori di quanto siano in altri ambiti sociali-economici. E’ la società nel suo complesso che avrebbe bisogno di un ripensamento generale che riguardi tutti gli aspetti delle relazioni umane, sociali, economiche, e via, via… Piccolo esempio: Sono appena usciti dalla filiale dove lavoro due elettricisti incaricati di effettuare un intervento sul contatore. Ho letto bene nel foglio che li incaricava del lavoro. Preventivo 310 €. Ho seguito per curiosità quello che hanno fatto in un tempo che non ha superato i 5 minuti. Si è trattato di  tagliare per il lungo quattro tubi di plastica lunghi 30 cm del diametro di 3 e avvolgerli ai quattro fili che dal contatore entrano nel muro. Un furto bello e buono direi. Ti pare che questi signori abbiano titolo per lamentarsi delle onerose commissioni che applica loro le banche? Come vedi il discorso si fa lungo…..e il tempo manca. Magari prossimamente.

dal nostro ex khorakhaneker, inviato nel mondo delle banche, Francesco

TUTELA DEL RISPARMIO

lenteDa tempo pensiamo che il correntista, il risparmiatore, l’investitore da solo non possa riuscire ad affrontare, alla pari, una banca.

Non è una guerra, per fortuna, ma un’infinita partita si.

Una partita del diritto ad essere informati contro il privilegio; dell’equità ad aver benefici da una relazione contro l’ingiustizia. Dei singoli contro l’alleanza dei cartelli.

E siccome crediamo poco alla buona volontà dell’autopromozione di buone pratiche da parte del sistema finanziario e non credo per nulla serio e costruttivo tutelare i risparmiatori solo dopo che sono stati (forse) truffati dalle banche e dai consulenti – gli investitori vanno educati e messi in guardia prima – è bene pensare delle forme che anticipino questi problemi, che li depotenzino e, ove possibile li evitino.

Il modello non il singolo caso. Continua la lettura di TUTELA DEL RISPARMIO

E SE LI METTESSIMO AL BANDO?

come_pagare_zero_tasse2E’ tempo di scudi fiscali dove tutti o quasi si indignano e molti, soprattutto in Lombardia, ne beneficeranno.

Il Gruppo Banca Etica è stata l’unica realtà creditizia a rifiutare di partecipare alla giostra.

Ma non potrà farci nulla, malgrado la buona volontà, se questi soldi, dopo averli scudati, vengono girati in suoi prodotti.

Oggi, tra l’altro, non si hanno molti strumenti per combattere i paradisi fiscali, ma alcuni che vanno oltre la finestra di adesione allo Scudo-Ter possono essere esplicitati e proposti.

E promuoverli sia in maniera operativa individuale che di diffusione nell’opinione pubblica e nella società civile organizzata.

Le Banche hanno sedi, filiali e diversi strumenti finanziari (obbligazioni, fondi, hedge, polizze) appoggiati in Stati con regime fiscale agevolato. [Quasi il 50% (112 su 250) delle società quotate in borsa ed il 25% (22 su 88) dei gruppi bancari hanno partecipazioni, quasi sempre di controllo, in società residenti nei paradisi fiscali]

Partendo da questa realtà, da questo dato di fatto, mi sembra, che su questo tasto vadano spese diverse energie, articolate e comuni essendo risorse di entità elevatissima investite/gestite dalle banche e con ritorni per nulla indifferenti. Continua la lettura di E SE LI METTESSIMO AL BANDO?

ETICA sgr E ALLORA, SIGLA

acqua

Mi sia permessa la cattiveria ma credo che sia in corso una campagna pubblicitaria aggressiva di nuovo taglio ideata dai vertici di Etica Sgr.

La società di gestione del risparmio di Banca popolare Etica. Può essere efficace. Lo può essere se ci si limita a leggere i titoli dello spot:
“Suicidi, Etica sgr disinveste da France Telecom”. Molto meno, però, se si continua.
Se si fa un poco di mente locale e si legge la composizione dei titoli contenuti nei fondi comuni “Valori responsabili” di Etica Sgr, si cambia canale.
Fa quasi tenerezza, ma certamente molta rabbia, leggere che: “Etica sgr, società di gestione del risparmio italiana che propone solo fondi di investimento socialmente responsabili, ha deciso di dismettere tutte le azioni della società di telecomunicazioni francese France Telecom presenti nei portafogli dei fondi. La decisione, approvata all’unanimità dal consiglio di amministrazione e dal comitato etico, è stata presa dopo la catena di suicidi che ha visto 24 dipendenti della società togliersi la vita in un anno e mezzo.”
C’è ingenuamente da domandarsi, infatti, perché attendere un anno e mezzo? 24 sono troppi, 15 no? Non bastasse la notizia continua: “Il caso di France Telecom – si spiega sull’artciolo di Carta Alessandra Viscovi, direttore generale di Etica sgr – è particolarmente complesso perché la società ha sempre mantenuto buone performance nell’ambito della responsabilità socio-ambientale…” Wow!, leggiamo però dati, report, che queste buone performance o non sono veritiere o il parametro è farlocco. Ecco, infatti, alcuni di questi dati che lasciano basiti sul ritardo della decisione di disinvestire queste azioni dai Fondi Etici. “I sindacati denunciano da diversi anni l’atmosfera di terribile stress che si respira a France Telecom, gruppo che dà lavoro a 187 mila persone. L’ultimo lavoratore si è suicidato alla fine di settembre. In particolare pesano le «pressioni» sul personale da quando l’azienda è stata privatizzata nel 2004”

C’è ingenuamente da domandarsi quindi perché tutto questo tempo è stato lasciato passare? Stiamo parlando del 2004 non alcuni mesi orsono. Etica sgr vuol far emergere cosa sia un’alternativa d’investimento etico, ed invece, a mio parere, fa capire cos’è essere parte del problema.

Forse è bene convincere il lento cda di Etica Sgr e il suo Comitato etico che non basta il voto critico attraverso l’azionariato attivo. Forse serve di più. Io propongo di liquidare tutti i fondi Valori Responsabili e tornare a fare raccolta diretta. Certificati di deposito e obbligazioni proprie. E prestiti alla gente che guardiamo in faccia. Non alle società multinazionali.

Altrimenti può capitare che oltre a France Telecom ci si trovi a giustificare e poi a vendere titoli azionari di società come Veolia Environnement –  presenti nelle linee “etiche” Azionarie e Bilanciate di Etica sgr.
Qui non si ammazzano i dipendenti, certo, però, tramite la gestione, a livello mondiale, di molti servizi idrici, una volta pubblici se ne assetano parecchi. Basti pensare ad Acqualatina. La cui vicenda dovremmo – tutti noi, Etica sgr compresa – conoscere molto, molto bene.
E allora, sigla. Fine dello spot

UN’ANOMALIA TUTTA ITALIANA

altan-consenso-non-informatoStavo ricercando, nei miei ritagli di giornale, nelle circolari professionali, nelle audizioni parlamentari un rimando in la nel tempo per far mente locale sulla richiesta di abolizione delle Commissioni di Massimo Scoperto (CMS)  che le banche applicavano alla bersagliera a quei clienti che andavano in rosso sul conto corrente.

Ho trovato dichiarazioni ufficiali del Presidente dell’Autorità garante del mercato, Antonio Catricalà, datate giugno 2008 che definiva questo balzello: “una prassi iniqua e penalizzante per i risparmiatori e per le imprese”.

Questo intervento aveva messo in moto, come già ricordato in un precedente post, il Ministro Tremonti per rendere illegali queste commissioni, arrivando ad annunciare di vietarne l’introduzione sotto altre forme. L’articolo 12 della bozza scritto da Tremonti recitava infatti: Parola di Legge 2/2009 del 29/01/09.

Non era possibile quindi per le banche aggirare la Legge Continua la lettura di UN’ANOMALIA TUTTA ITALIANA

FORSE, e dico forse…

lottaevasionefiscaleForse, e dico forse, se in Italia ci fosse più senso dello Stato, tutti pagherebbero le tasse. Se tutti pagassero le tasse, oltre a diventare superflui i condoni mascherati da scudi fiscali, ci sarebbero più risorse per lo Stato e per i contribuenti onesti (imprese e cittadini). Se ci fossero più risorse per lo Stato, lo Stato potrebbe garantire servizi migliori e renderci migliore la vita (come nel nordeuropa). Se ci fossero più risorse per le imprese, le stesse potrebbero assumere più personale ed utilizzarlo in modo migliore. Se ci fossero più risorse per i cittadini, i cittadini potrebbero lavorare meno, meglio ed essere più rilassati. Però, mi sembra e dico mi sembra, che la maggioranza degli italiani, anche se con lavoro dipendente e ritenuta alla fonte, continui ad esprimere ammirazione e devozione per coloro che non pagano le tasse. Può darsi, e dico può darsi, che fra due anni ci sarà un altro scudo fiscale. Che strano paese l’Italia.