Archivi categoria: Politica & Balle

DISTRAZIONE DI MASSA

grafico-indebitamento2Ho una teoria sulle vicende di questi lunghi mesi  che vedono protagonista il capo del Governo . Teoria che  espongo perché mi sembra mica poi tanto peregrina. Ci sono un’infinità di dati che la sostengono. Quelli economici che con cadenze regolare vengono diffusi da fonti autorevoli: (FMI, Banca d’Italia, Ocse, Cgia Mestre, Istat, R&S Confindustria, BMondiale …).  Sarà che ho la fortuna di leggerli per lavoro e interesse personale ma – ed è la prima prova che dimostra la mia teoria – sempre meno e sempre in maniera frettolosa li trovo evidenziati sulla stampa e in tv. Eppure sono dati che è importante sapere. Non sottovalutare. Si continua invece a sorvolare sui concetti con una leggerezza che fa quasi male: si evita la realtà in cambio di una cartolina balneare, si sposta l’attenzione sulla ricerca dell’avventura estiva, si insite sul solito pensiero deviato. Non è etico annacquare ogni argomento e centrifugarlo nel gorgo dello scarico. Per questo – ed arrivo alla seconda prova che dimostra la mia teoria – quando guardo questi dati come, per esempio: Continua la lettura di DISTRAZIONE DI MASSA

LA GENTE SI SENTE INNOCENTE. in partenza

carcere1C’è un aspetto ben più minaccioso dei mega cartelloni usati a mani basse dal nuovo Presidente della Provincia di Lecco dove campeggiava il suo bel viso sorridente, ed è il continuo far cenno nelle interviste, nei discorsi, nei convegni, alla “gente” e allo “stare dalla parte della gente”. Una specie di intercalare fisso, direi quasi di un tic nervoso che percorre il robusto e cadenzato verbo di Daniele Nava con ossessiva frequenza.

La gente in generale non è sede di ogni virtù, e la gente di questo paese in particolare non gode di un curriculum politico e civile tale da farcela considerare sicuro strumento di redenzione. Il clamoroso successo di Nava e della Lega a Lecco come in generale a livello nazionale dipende principalmente dal fatto che “la gente”, limitandosi a voler cambiare la classe dominante senza preoccuparsi di cambiare anche la classe dominata, (con o senza supporto dei manifesti utili di Nava e quelli populisti della Lega) si sente innocente e assolta in partenza. Più o meno come Berlusconi, molto votato, del resto, da tantissima gente

LA STRADA DELLA DEMOCRAZIA NON SI PERCORRE CONTROMANO

contromanoVa bene arrampicarsi sui vetri, vanno ovviamente bene le opinioni personali, ma le motivazioni, anche dotte, del lettore Attanasio pubblicate oggi sul quotidiano La Provincia, in cerca di giustificazioni, attenuanti, parallelismi che si è fatto carico di perorare dopo il saluto romano ostentato dal ministro Brambilla durante la Festa dei Carabinieri a Lecco (nei secoli fedele?) sono talmente farlocche che sono palesemente sopra le righe. Nemmeno difendibili. Le si prendono così come sono e le si appallottolano.  Come si fa a dire, infatti, che il saluto romano, il fascio littorio, ostentati in Italia oggi, sono innocui perché presenti in 100 altri contesti e simboli stranieri anche di repubbliche democratiche? E’ serio? Lo chiedo onestamente. E’ come dire che un’attenuante e prova a difesa della bontà o innocenza di un pirata della strada, per esempio di Mandello, è che anche in Inghilterra vanno contromano. Rispetto a noi. Cioè è tutto questione di punti di vista? E allora stiamo sui punti di vista e seguiamo una direzione. Il punto di vista italiano è frutto (o dovrebbe necessariamente esserlo) di che cosa è significato e cosa significa quel gesto, quel saluto romano, quel fascio littorio e quelle marcette. O no? E’ per questo che il braccio teso della ministra MV Brambilla, sulla chiusura dell’Inno è prima di tutto un’arroganza. E’ provocatorio, vanamente pugnace. Cioè un brutto segno. Oggi è il momento, è bene ricordarlo, comunque la pensi anche il signor Attanasio, di sobbalzare a questi gesti e a parole che lo giustificano, tendendo a ridimensionarlo. Un prossimo domani, ce lo auguriamo tutti, saremo felici di ritenerli solo un’innocente stronzata. Continua la lettura di LA STRADA DELLA DEMOCRAZIA NON SI PERCORRE CONTROMANO

POLITICA VIRTUALE E PAESE REALE

viewtrackEcco dove si rivela l’aspetto più pernicioso del berlusconismo : nell’indurre a credere che la Politica si riduca alla rappresentanza istituzionale, anzi a soli due coalizioni, se non a due soli partiti. Se non è Berlusconi è Franceschini, se non è zuppa è pan bagnato. No, il Paese reale è un’altra cosa. La Politica non è solo quella ammessa al salotto di Vespa. La Politica invece riguarda tutti, votanti e astenuti. Sono loro, siamo noi, il Paese. Se il 75%, a vario titolo, si rifiuta di aderire al berlusconismo, mi sembra corretto e completo sottolinearlo. Quanto alle aspettative deluse del premier (40%, 45%) i casi sono due: o voleva sperimentare la sua teoria dell’ottimismo che da solo muove le cose oppure sta cominciando lui stesso a credere alle proprie balle. In realtà il mercato del suo consenso è ormai saturo, quelli che doveva incantare li ha incantati, non ci sono grossi margini di incremento. Anzi, il trend uscito da queste urne sembra dimostrare che l’apice è già stato raggiunto e superato …

dal nostro ex khorakhaneker gustavo schianchi

MA QUANTO COSTA LA CAMPAGNA ELETTORALE?

elezioni5Già 2 settimane fa ho posto pubblicamente sulla stampa locale una domanda ai candidati Presidenti
dove chiedevo se, prima del voto, era possibile sapere:
1) Quanto costa la campagna elettorale locale per ogni singolo Presidente, schieramento, qual’è il budget a disposizione, per queste elezioni provinciali ecc? Per alcuni non è così grave spendere un sacco di soldi per farsi pubblicità, per farsi conoscere.
Tranne un candidato minore (noProvincie), finora silenzio assoluto.
Dobbiamo prendere atto che non si ha il coraggio di dichiararlo in pubblico? Per quale motivo secondo voi? Continua la lettura di MA QUANTO COSTA LA CAMPAGNA ELETTORALE?

UN MINISTRO piccolo piccolo

C’era un ministro, a Lecco oggi, altan-nauseavenuto per promuovere la candidatura a Presidente provinciale di Daniele Nava, peccato non lo sapesse neppure lui, infatti gli ha fatto gli auguri come futuro sindaco. Ma con tutti gli impegni, la lucidità, si sa, può sfuggire a ciascuno. Il grave è che quello stesso Ministro ha voluto parlare senza contraddittorio, anche fuori comizio, anche per strada. Ha intimato infatti alle forze dell’ordine di tenere lontani un gruppo di cittadini perché possibili portatori di domande. A loro infatti l’accesso alla piazza in presenza del Ministro è stato vietato. A loro è stato caldamente consigliato di allontanarsi. A loro il libero diritto di poter esprimere libera parola in libera piazza è stato sottratto. Continua la lettura di UN MINISTRO piccolo piccolo