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LE 3 FASI DELLA CHIMICA DI AMBIENTALMENTE

IMG_20200616_071458Due giorni fa è uscita la prima bozza del Programma elettorale della Lista civetta del Pd, Ambientalmente.
Un buon inizio, sulle molte cose da fare e nemmeno un come, per farle.
Ma c’è senz’altro tempo.
Al punto “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente” si svela la prima fase della chimica della lista: gassosa.
Il titolo, infatti, che dà​ al capitolo é già un trucco vaporoso: Termovalorizzatore e Teleriscaldamento
Cazzo, termovalorizzatore è un abitino falso e ruffiano.
Se una lista ambientalista usa il termine Termovalorizzatore invece​ che Inceneritore è perché ti ha fregato o ti sta fregando.
La seconda fase della chimica della lista: liquida.
Ambientalmente la raggiunge in un voluto fiume di tante parole quando inevitabilmente deve parlare del Teleriscaldamento e i rivoli di parole trascinano altre balle e scuse in ogni insenatura, “se avessimo potuto”, “visto che l’iter è avviato”…
Facendo finta, come peraltro in questi anni di amministrazione del proprio assessore di riferimento e ancora più a lungo delle consigliere comunali di riferimento, di aver fatto azioni per evitarlo, contrastarlo, bloccarlo. Invece sono state zero. Non una proposta di Delibera, non un voto contro, non un atto differente. come una destra qualsiasi.
Prendere in giro i cittadini, si converrà, non è ecologicamente un buon inizio.
“se avessimo potuto” infatti vuole nascondere invece quello che ancora si può fare. Tutto.
NESSUN atto o prescrizione della Regione impone che la rete del Teleriscaldamento si debba estendere fino a Lecco.
Il RECESSO dalla convenzione di Teleriscaldamento è un mero e semplice atto amministrativo.
Basta votarlo. Evidentemente o non si vuole o la coalizione non lo permette.
La terza fase della chimica della lista è quella: solida. E’ sempre concretamente una questione di soldi, di cariche, di sprechi.
Anche se un domani, dopo averlo messo in piedi, questo teleriscaldamento andasse a fiori di camomilla e biomasse, ha senso spendere 80 milioni di euro, rompere per anni molte, troppe strade della città con conseguenti ulteriori problemi, davvero?
Ed è serio verso i cittadini dire come fa il programma di Ambientalmente, che si controllerà e che, se dopo i primi anni a rifiuti, non funzionerà a biomasse e camomilla si proverà a chiuderlo?
Davvero si fanno spendere 80 milioni di euro dei​ lecchesi per poi dopo qualche anno chiudere tutto?
Bruciare soldi di tutti mi pare altrettanto poco ecologico
 
La verità solida ed evidente è che tutte e due le coalizioni sperano che l’unico “soggetto” che ha aderito al Bando per il Teleriscaldamento continui a essere in alto mare, proprio sui numeri della sostenibilità economica e si ritiri. Così da togliere le castagne dal fuoco a chi non ha il coraggio della coerenza ma solo della propria convenienza.
Ambiental-mente resta ancora la lista ecologica migliore della coalizione di Gattinoni però​ il nome che si è data è palesemente​ nomen omen.

STRISCIONI E AZIONI #StopArmiEgitto

Comune-Lecco-Regeni-Zaky-2Abbiamo due striscioni sui lati del balcone del Palazzo Comunale che come due finestre sul mondo di ognuno chiedono Verità e Giustizia per Giulio Regeni e Patrick Zaky.

Simbolicamente sorreggono la nostra Democrazia e Civiltà.

Oggi rischiano di essere due imposte che si chiudono davanti alla scelta del Governo di vendere all’Egitto due fregate multiruolo Fremm del valore di 1,2 miliardi di euro e di ancor più pattugliatori, caccia e aerei addestratori.

FB_IMG_15918074265344673Come diceva Calamandrei agli studenti per la Costituzione, che non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé ma bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, anche per Verità e Giustizia va messo ogni giorno combustibile.

E questo è l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.

Bisogna continuare a mettere vento nelle vele di questi nostri striscioni.

E questo vento, questo combustibile chiede che il Sindaco, a nome di tutti, scriva, ora, al Governo per dire il nostro #StopArmiEgitto, per ribadire con forza Verità e Giustizia per Giulio e Zaky.

Altrimenti si tolgano quegli striscioni.
Non possiamo permetterceli.
Non ce li meritiamo

https://www.disarmo.org/rete/a/47776.html

A SCUOLA CON I PENNACCHI CON I PENNACCHI

PENNACCHIProporre di dichiarare Festa Cittadina il primo giorno di scuola, come ha fatto Fattore Lecco di Gattinoni per un po’ di visibilità in campagna elettorale è di una ruffianeria imbarazzante.

In perenne rincorsa di qualche voto.
L’ha già fatto con il virus dove parlava come fosse il Presidente del Consiglio e non un candidato Sindaco, con il wifi nei condomini per le lezioni a distanza, con i tavolini dei bar sui marciapiedi, con i Cres estivi e probabilmente pure su come gestire le Messe festive e relativo distanziamento.
Ora è arrivato alla “Festa cittadina per il primo giorno di scuola” a settembre, vendendo peraltro promesse che non sta a lui mantenere. “Quello che non siamo riusciti a ottenere oggi ci impegniamo a renderlo una realtà nel mese di settembre”. Imbarazzante ruffianeria e arroganza.
Io resto sempre dell’idea inoltre che proposte e idee per azioni ancora all’interno del tempo di mandato di questa amministrazione, una forza/coalizione emanazione della stessa debba farle direttamente ad assessore e Giunta, internamente, non suoi giornali, su questi invece ben vengano proposte e impegni per il 2021 ossia quando, e se, governerà.
Ma proporre la Festa cittadina con le bandiere sui bus, il gonfalone davanti ad ogni scuola e la banda, cazzo la banda in piazza e sottinteso quattro gendarmi con i pennacchi, con i pennacchi e con le armi, è micidiale e ridicolo.
E ovviamente perché no anche il corteo, con il piedibus, le scuole che cadono, le aule che non ci sono, i container nei giardini, i bus pieni, gli insegnati precari, magnanimamente con panini e salame dell’altro candidato Sindaco, Peppino Ciresa.
Così che in stazione ci saranno tutti.
Dal commissario al sacrestano.
Con gli occhi rossi e il cappello in mano.

PARITARIE SOLDI E NUOVI ASILI PUBBLICI

unnamed (3)Le scuole materne paritarie a Lecco sono una risorsa. Da sempre.
Lo sono anche i soldi che il Comune ogni anno gli riconosce per questo ruolo a sostegno di un servizio, ora indispensabile, alla città.
Parliamo di oltre 1.400.000 euro ogni anno, cioè ben il 40% circa delle rette.
Il ragionamento da fare è conseguente.
Dal 2013 a oggi c’è stato un calo di iscrizioni, nelle 15 scuole paritarie di oltre 200 bambini da 1103 a 880 (899 a.s. in corso).

Sarebbe cosa positiva che tale calo, oltre il 20%, sia stornato anche dal contributo annuale riconosciuto dal Comune.
Un semplice ragionamento di equità e giustizia, di normale buon senso, se prima si riconosceva un contributo per un certo numero di iscritti oggi questo vada ridotto in funzione degli iscritti reali.
Ed invece no. Non avviene.

Come se si avesse paura di andare all’inferno.

Non avviene nemmeno quel pezzo di ragionamento dove il Comune riconosce il contributo procapite per bimbo solo per quelli residenti a Lecco e non a chi per scelta, comodità o altre valutazioni della famiglia, ha deciso di iscrivere il figlio ad una scuola della città e non del proprio Comune di residenza.
A oggi circa il 20% degli iscritti totali.

Non è una cattiveria, un miope innalzamento di muri ma una logica prettamente oggettiva.

L’Associazione delle scuole materne dovrebbe, più correttamente, fare convenzioni con quei Comuni di provenienza degli iscritti e non riversare questi oneri sul Comune di Lecco.
L’Associazione percepirebbe sempre lo stesso ammontare complessivo di contributi ma ripartiti più equamente e correttamente.

Un discorso di semplice buon senso.

Che vedrebbe altresì liberarsi così, per il Comune, ogni anno, risorse importanti (300.000 o 500.000 euro con anche il calo degli iscritti) per azioni di benessere per i propri residenti e perché no completare quei servizi che servono sempre più per esempio aperture di nuovi asili pubblici.
E’ chiedere troppo?

Chissà cosa ne pensano i candidati che ci chiedono il voto oggi?

LA BANCAROTTA DI PIAZZA VERSO I CITTADINI

FB_IMG_15909937566142839Toh, chi si rivede: Mauro Piazza.
Cioè quel nobile politico che ha cambiato più partiti in una manciata di anni che Balotelli squadre.
Ora fideisticamente nominato dagli stessi imputati vicepresidente Commissione d’inchiesta sulla gestione del Coronavirus in Lombardia e costretto per questo a essere nella realtà dei fatti e delle sue stesse parole un pavido uomo di parte: “lavorerò per smontare le accuse strumentali, pregiudiziali, faziose e vampiresche che sono state mosse per puro tornaconto politico’”.

Perché lui già sa. Non ha bisogno di ascoltare, di studiare le carte e soprattutto non ha interesse a vedere la lista dei morti ancor più della colonna dei camion militari, le circolari regionali che trasferiscono malati infetti nelle Rsa, a portare rispetto ai familiari delle vittime,​ ai medici e infermieri che sono stati lasciati soli dai loro vertici sanitari e politici in piena emergenza e pure dopo, senza protezioni, mascherine, tamponi.
Insomma la sciantosa dei cambia partito per convenienza dovrebbe capire che la Regione ha un problema più grave e più grande delle accuse di questo o quel partito e financo anche di quelle che arriveranno, perché arriveranno, dalla magistratura.

Il problema più grande, irrisolvibile che dovrebbe farlo meno spocchioso e servizievole è che le prove che non potrà smontare, denigrare, strumentalizzare per puro tornaconto politico sono quelle, infinite e granitiche di tutti quei giudici che vanno sotto il nome di liberi cittadini lombardi, i quali non han bisogno di altro di quello che già hanno visto, vissuto, patito e sofferto in questi mesi.

Solo politici di una Regione in bancarotta etica e di dignità non lo capiscono.

SCOPO: CAVARE VOTI DALLA DISCARICA

ALTAN FARE CHIAREZZATrovo totalmente disdicevole che la vicenda Discarica Pozzi, appena autorizzata dalla Provincia grazie alle balle di Lega e Destra col suo Presidente Uselli, entri speculativamente nella Campagna elettorale e il Candidato Gattinoni faccia finta di aver voce in capitolo

Le decisioni, si prendono in Giunta/Consiglio adesso, non l’anno prossimo con altra Giunta, ossia quella di opporsi o meno al parere della Conferenza dei Servizi attraverso un ricorso (al Tar) non dovrebbero essere vendute come spot elettorale.
Anche perché altri partiti, da subito, anzi da prima di molti firmatari dello spot, si sono opposti e più fermamente a questa Discarica
Basterebbe dire che una parte del PD e della maggioranza non eran contrari.  Qualcuno liquidava le critiche come se quel luogo lo si ritenesse un “campo di farfalle” da difendere.
Si è anche dovuta ritirare all’ultimo la Delibera in Consiglio proprio per questa spaccatura.
Alla prima conferenza dei servizi poi i dirigenti comunali addirittura eran assenti.
Il Piano Cave applaudito dall’ex Assessore Campione è stato il la del fallimento Comunale.
Senza il Comitato di Chiuso, fatto da cittadini, questo Progetto sarebbe già operativo da mesi e mesi e ora arriva all’ultimo secondo, per cercare consenso lo spot di Gattinoni e coalizione.
La realtà è che storie come questa, di ordinaria italianità son così stupefacenti che sentimenti come ipocrisia e facciatosta non arrivano neppure a scalfire chi le mette in pratica.
Quando l’ho letta, ho sgranato gli occhi, spalancato la bocca: e ho il mento che ancora mi penzola.
Riuscirò a credere a un sussulto di impegno limpido di un candidato che salta all’ultimo su una notizia che fa comodo, solo tra altri vent’anni.
Ho dei dubbi, a questo punto, anche sulla par condicio.
100 incontri e giornate sui documenti del Comitato di Chiuso valgono come una dichiarazione sul filo di lana di Gattinoni?

a forza di essere vento