
LE 3 FASI DELLA CHIMICA DI AMBIENTALMENTE

Abbiamo due striscioni sui lati del balcone del Palazzo Comunale che come due finestre sul mondo di ognuno chiedono Verità e Giustizia per Giulio Regeni e Patrick Zaky.
Simbolicamente sorreggono la nostra Democrazia e Civiltà.
Oggi rischiano di essere due imposte che si chiudono davanti alla scelta del Governo di vendere all’Egitto due fregate multiruolo Fremm del valore di 1,2 miliardi di euro e di ancor più pattugliatori, caccia e aerei addestratori.
Come diceva Calamandrei agli studenti per la Costituzione, che non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé ma bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, anche per Verità e Giustizia va messo ogni giorno combustibile.
E questo è l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.
Bisogna continuare a mettere vento nelle vele di questi nostri striscioni.
E questo vento, questo combustibile chiede che il Sindaco, a nome di tutti, scriva, ora, al Governo per dire il nostro #StopArmiEgitto, per ribadire con forza Verità e Giustizia per Giulio e Zaky.
Altrimenti si tolgano quegli striscioni.
Non possiamo permetterceli.
Non ce li meritiamo
https://www.disarmo.org/rete/a/47776.html
Proporre di dichiarare Festa Cittadina il primo giorno di scuola, come ha fatto Fattore Lecco di Gattinoni per un po’ di visibilità in campagna elettorale è di una ruffianeria imbarazzante.
Le scuole materne paritarie a Lecco sono una risorsa. Da sempre.
Lo sono anche i soldi che il Comune ogni anno gli riconosce per questo ruolo a sostegno di un servizio, ora indispensabile, alla città.
Parliamo di oltre 1.400.000 euro ogni anno, cioè ben il 40% circa delle rette.
Il ragionamento da fare è conseguente.
Dal 2013 a oggi c’è stato un calo di iscrizioni, nelle 15 scuole paritarie di oltre 200 bambini da 1103 a 880 (899 a.s. in corso).
Sarebbe cosa positiva che tale calo, oltre il 20%, sia stornato anche dal contributo annuale riconosciuto dal Comune.
Un semplice ragionamento di equità e giustizia, di normale buon senso, se prima si riconosceva un contributo per un certo numero di iscritti oggi questo vada ridotto in funzione degli iscritti reali.
Ed invece no. Non avviene.
Come se si avesse paura di andare all’inferno.
Non avviene nemmeno quel pezzo di ragionamento dove il Comune riconosce il contributo procapite per bimbo solo per quelli residenti a Lecco e non a chi per scelta, comodità o altre valutazioni della famiglia, ha deciso di iscrivere il figlio ad una scuola della città e non del proprio Comune di residenza.
A oggi circa il 20% degli iscritti totali.
Non è una cattiveria, un miope innalzamento di muri ma una logica prettamente oggettiva.
L’Associazione delle scuole materne dovrebbe, più correttamente, fare convenzioni con quei Comuni di provenienza degli iscritti e non riversare questi oneri sul Comune di Lecco.
L’Associazione percepirebbe sempre lo stesso ammontare complessivo di contributi ma ripartiti più equamente e correttamente.
Un discorso di semplice buon senso.
Che vedrebbe altresì liberarsi così, per il Comune, ogni anno, risorse importanti (300.000 o 500.000 euro con anche il calo degli iscritti) per azioni di benessere per i propri residenti e perché no completare quei servizi che servono sempre più per esempio aperture di nuovi asili pubblici.
E’ chiedere troppo?
Chissà cosa ne pensano i candidati che ci chiedono il voto oggi?
Toh, chi si rivede: Mauro Piazza.
Cioè quel nobile politico che ha cambiato più partiti in una manciata di anni che Balotelli squadre.
Ora fideisticamente nominato dagli stessi imputati vicepresidente Commissione d’inchiesta sulla gestione del Coronavirus in Lombardia e costretto per questo a essere nella realtà dei fatti e delle sue stesse parole un pavido uomo di parte: “lavorerò per smontare le accuse strumentali, pregiudiziali, faziose e vampiresche che sono state mosse per puro tornaconto politico’”.
Perché lui già sa. Non ha bisogno di ascoltare, di studiare le carte e soprattutto non ha interesse a vedere la lista dei morti ancor più della colonna dei camion militari, le circolari regionali che trasferiscono malati infetti nelle Rsa, a portare rispetto ai familiari delle vittime, ai medici e infermieri che sono stati lasciati soli dai loro vertici sanitari e politici in piena emergenza e pure dopo, senza protezioni, mascherine, tamponi.
Insomma la sciantosa dei cambia partito per convenienza dovrebbe capire che la Regione ha un problema più grave e più grande delle accuse di questo o quel partito e financo anche di quelle che arriveranno, perché arriveranno, dalla magistratura.
Il problema più grande, irrisolvibile che dovrebbe farlo meno spocchioso e servizievole è che le prove che non potrà smontare, denigrare, strumentalizzare per puro tornaconto politico sono quelle, infinite e granitiche di tutti quei giudici che vanno sotto il nome di liberi cittadini lombardi, i quali non han bisogno di altro di quello che già hanno visto, vissuto, patito e sofferto in questi mesi.
Solo politici di una Regione in bancarotta etica e di dignità non lo capiscono.
Trovo totalmente disdicevole che la vicenda Discarica Pozzi, appena autorizzata dalla Provincia grazie alle balle di Lega e Destra col suo Presidente Uselli, entri speculativamente nella Campagna elettorale e il Candidato Gattinoni faccia finta di aver voce in capitolo