In un colpo solo il neo assessore Mambretti è risucito a fare filotto. Con le chiacchiere è risucito a fare quello che non era riuscito con le barricate e le scoppole 30 anni fa. Fino a qualche anno fa, come la volpe con l’uva voleva come minimo segare le gambe delle sedie a quelli che si comportavano come adesso fa lui. –(LEGGI TUTTO)>
PENSILINE E PALINE loro si INTELLIGENTI
Uno spettacolo desolante.
La pomposa giornata della mobilità sostenibile in piazza a Lecco ha dimostrato la pochezza della proposta concreta e progettuale che i vertici del Trasporto pubblico locale hanno in mente per la città. Se il convegno di sabato voleva rappresentare il trasporto pubblico e il suo stato, ci sono riusciti. –(LEGGI TUTTO)>
I bancari FRATELLI LHEMAN ed il dilettantismo dell’ironia
Fra poco riparte il cabaret di Zelig e molti commenti ripeteranno che sono la scuola più alta e riuscita dell’ironia, delle risate. NON CREDETECI. L’ironia è dove meno te l’aspetti. Per esempio dentro gli abiti sartoriali gessati fumo di londra in lana pettinata portati dai manager del consorzio pattichiari, il consorzio di quasi tutte le banche italiane che vuole aiutare a capire di più per scegliere meglio. In banca.
Ed allora preparatevi, bocca vuota, mani libere per essere pronti a schiacciarle sulla pancia mentre certamente vi starete piegando in avanti e si parte: –(LEGGI TUTTO)>
LO SCIOPERO DELLA PASTA..un’iniziativa scotta
Tutti gli anni Federconsumatori – insieme a altre realtà di (presunta) tutela del consumatore – promuove la giornata dello sciopero della spesa, per dare un segnale forte sul caro prezzi. Lo scorso anno si sono inventati lo sciopero della pasta. L’iniziativa nasceva e si è dimostrata già scotta. Si può fare la spesa ma niente spaghetti. Si ai gnocchi. Questa volta, 18 settembre, è della pagnotta. Niente michetta. Si ai Grissini –(LEGGI TUTTO)>
chiacchiere ILLUMINATE O ILLUMINANTI del pifferaio magico Tremonti?
Il Ministro Tremonti sembra che faccia discorsi illuminati in merito a questa crisi finanziaria che sta spaventando, giustamente, investitori e cittadini: “Il fallimento di Lehman Brothers rappresenta un mondo che è finito con la globalizzazione finanziata dal debito. Occorre fare nuove regole, vietando paradisi fiscali e bilanci falsi delle aziende” ha detto anche, infatti, l’altra sera in Tv. Sembrano e sono anche parole illuminate ma, se ci fosse stato un giornalista con “la schiena diritta” ad intervistarlo, avrebbe dovuto quantomeno domandare – prima che il pubblico da casa annuisse con la testa e facesse scattare l’applauso – cosa era cambiato dal precedente Tremonti che sui paradisi fiscali e sul falso in bilancio ha costruito onori e fortune politiche di subalternità al Premier. –(LEGGI TUTTO)>
IL RADDOPPIO FS E’ UN TRENO PERSO
Le esternazioni delle autorità presenti per il raddoppio della tratta ferroviaria Milano Lecco mi hanno lasciato perplesso per la loro genericità.
Il raddoppio potrebbe rivelarsi alla fine un’opera inutile. Al massimo, e forse, garantire un po’ più di puntualità sulla tratta. Le uniche cose concrete sentite sono state nella forma di richiesta da parte dei sindaci che chiedono che le stazioni vengano attrezzate per un’efficace interscambio, perché così come sono, pur con il secondo binario, non si capisce quale debba essere il vantaggio a lasciare l’auto per il treno.
La visione del giorno successivo del telegiornale regionale mi ha ancora di più confermato nella impressione. Il sindaco di Trecella, un comune presso Treviglio, ci ricordava che anche nel suo paese, così come in quello di altri due comuni viciniori, fosse stato realizzata il raddoppio sulla tratta ferroviaria con Milano, raddoppio esistente da quasi un decennio, e che assieme al raddoppio fossero state costruite anche nuove stazioni, con adeguate infrastrutture di interscambio. Purtroppo mai aperte. E addebitava le responsabilità in modo preciso e categorico all’amministrazione delle ferrovie e alla Regione.
Ma l’impressione di genericità e di euforia da pura sindrome da taglio di nastro, mi è rimasta impressa per almeno altre due cose.
La prima, addebitabile alla sindaco di Lecco è il silenzio sulla opportunità di sollecitare una tratta di metropolitana leggera per Lecco e il suo circondario, che probabilmente il raddoppio dovrebbe facilitare, o perlomeno un potenziamento del numero di treni sulle tratte più brevi, in particolare tra Lecco e Calolzio. (leggi tutto, se ti va)