EUCOOKIELAW_BANNER_TITLE

tema per l’autunno: PARLARE DELLA QUESTUA

La vera differenza fra un governo di centrodestra e uno di centrosinistra non sta tanto nella difesa dei valori cattolici o laici – assai timida nel secondo caso, almeno rispetto agli altri paesi europei. La differenza reale sta nel diverso atteggiamento nei confronti della perenne ‘questua’ di danaro pubblico da parte del Vaticano. Si tratta di un do ut des fra due caste, quella dei politici e quella ecclesiastica, che passa sulla testa dei cittadini. Gli italiani spendono per mantenere la Chiesa più di quanto spendano per mantenere l’ odiato ceto politico. Ma non lo sanno”.

IL PAESE DEI BALOCCHI (SECONDO MANGIAFUOCO)

Scusate. L’altro giorno ero a casa con mia moglie e stavo discutendo in cucina con lei di economia familiare, giusto per trovare il modo per far tornare i conti a fine mese. Improvvisamente un ometto è entrato in casa gridando che non è vero, non è vero, non è vero.

Non è vero che ho un mutuo casa, un presti auto, due rette dell’asilo da pagare, la cucina che pago a rate, i pannolini, il mangiare, le medicine, l’assegno mensile per il figlio avuto dal primo matrimonio, le bollette, le spese condominiali, il riscaldamento e che non è vero che la mia è praticamente una famiglia monoreddito e che noi in realtà siamo ricchissimi e che non è vero che facciamo fatica ad arrivare a fine mese. Del resto lo abbiamo un cellulare? La macchina.? Il computer. Ecco, lo vedete che state bene. Ho cercato in tutti i modi di calmarlo, ma lui continuava a darmi del disfattista, del pessimista, gridava che devo lavorare di più e fare meno vacanze

Gli ho fatto notare che non esiste solo il lavoro, che ho dei bimbi, una famiglia. Niente da fare e quando ha visto mia moglie che scuoteva la testa ha cominciato a gridare come un pazzo che se una donna scuote la testa nasconde qualcosa, ha gli scheletri nell’armadio e che ha qualcosa da farsi perdonare. E. a quel punto che mi sono ricordato di quella bellissima legge che il centro destra ha approvato non da molto e che legittima l’uso delle armi nel caso un estraneo entri in casa tua con chiaro atteggiamento minaccioso… Ho preso la pistola e gli ho sparato in testa.

Qualcuno ha idea di chi si farà adesso il premier per il centro destra?

(ripresa da una nostra lettera inviata alla stampa il 29 marzo 2006)

LOTTA ARMATA E RIVOLTA DI PIAZZA

Il nostro pensiero sul terrorismo è il seguente: il terrorismo non è contro il potere, anzi.

Il potere, quando è in difficoltà, il terrorismo lo evoca e lo invoca (vedi recenti casi del direttore del tg2 Mazza e Mastella contro Grillo), quando addirittura non lo alimenta, come negli anni ’70. Le b.r. non hanno tolto potere alla d.c., le hanno dato più potere.

Come al quaeda non ha dato meno potere a Bush, ma più potere. Il terrorismo non destabilizza il sistema, anzi lo stabilizza sempre di più. Questo è il suo vero fine, al di là degli intenti ‘ufficiali’ di quegli utili idioti boccaloni che vi aderiscono in ‘buona fede’. L’omicidio di Biagi non ha impedito l’approvazione della legge 30, anzi.

Noi lavoratori dipendenti dobbiamo augurare, oltre che per ragioni umane, lunga vita a Ichino anche per ragioni politiche, perché se dovesse cadere anche lui vittima del terrorismo un domani ci troveremmo in mezzo a una strada e non potremo neanche protestare e contestare la ‘legge Ichino’ perché offenderemmo la memoria di un altro martire del ‘riformismo’.

La lotta armata serve al potere perché fornisce l’alibi per spostare sul piano militare, dove è imbattibile, la risoluzione dei conflitti sociali.

Altra cosa dalla lotta armata è la rivolta rabbiosa di piazza.

Se poi è di massa, continua, a mani nude e volto scoperto allora è fatta.

Di quello ha terrore il potere.

TREMONTI PIU PULCINELLA CHE ROBIN HOOD

Il ministro Tremonti forse è furbo.
Ma non è certamente Robin Hood. Sebbene tutti tendono a farlo credere.
Ma si sa siamo nel paese di Arlecchino e Pulcinella le furbate passano, e vengono recepite, come cose da persone capaci, da imitare e da applaudire. La furbizia è intesa come una dote da coltivare, invece è erbaccia da estirpare, ma i tempi sono questi e questo evidentemente ci meritiamo.
Sebbene riconosco che il tema è un poco più complesso, basta leggere la bozza della manovra appena licenziata dal Parlamento sul tema petrolio e petrolieri (articolo 81, commi da 16 a 25) è di facile evidenza, se solo lo si facesse anche sommessamente notare, che l’extratassazione ai petrolieri – appunto la Robin Hood tax – ricadrà sui consumatori.  E cioè sarà, è, una nuova tassa.
Facciamoci già caso in queste settimane: il prezzo del petrolio è passato da 140 dollari al barile di fine giugno ai 114 di questi giorni. Il dollaro non ha invece subito forti cambi, tantopiù inficianti il calo della materia prima. Quindi, secondo voi, il miliardo o poco meno atteso dai petrolieri con questa tassa, sarà ricaduto sui cittadini o no?
Avete visto in questo stesso periodo un calo altrettanto significativo al distributore? Certo la legge proposta dall’arciere Tremonti evidenzia chiaramente e senza equivoci che:“Si fa divieto per gli operatori economici di aumentare i prezzi dei prodotti al fine di recuperare le maggiori imposte”
In questo caso i petrolieri sono stati rispettosi.
Non li hanno mica aumentati i prezzi. Gli è bastato non diminuirli. (se vuoi leggere anche il resto, continua qui)

USO DEI TERMINI PALLIATIVO e INCURABILE

Non è nostra intenzione sminuire il lavoro dei meritori Centri di assistenza delle cure palliative e dei Centri per malati terminali. Azioni utili, ammirevoli e importanti. Vorremmo però condividere con voi, nell’aspetto generale, quella sensazione di disagio che ci suscita ogni volta leggere il termine terapia “compassionevole” o terapia “palliativa”.

Questo disagio è dovuto anche alla spiegazione, illuminante e, secondo noi, condivisibile dell’idea espressa da un altissimo luminare, il pioniere della più avanzata cardiochirurgia italiana, il Professor Sandro Bartoccioni che abbiamo avuto modo di leggere, tempo fa, in un bel libro: “Dall’altra parte” scritto con altri due grandi e famosi medici, Gianni Bonadonna e Francesco Sartori e curato per la Bur da Paolo Barnard.

VI INVITIAMO A LEGGERE IL LIBRO ED INTANTO  A GUARDARE QUESTO VIDEO

Colpito da tumori – come gli altri due coautori — che l’hanno devastato malgrado cure, radioterapie e operazioni chirurgiche confidò alle pagine di un diario/memoria la prostrazione che lo assalì quando dopo l’ennesima comparsa di un linfonodo sopra la clavicola il suo medico gli propose, (se vuoi leggere anche il resto, continua qui)

NON SI E’ CAPITO però DOVE SONO FINITI aiutateci

Le famiglie italiane sono sempre meno ricche: tra la fine del 2007 e l’inizio di quest’anno la crisi economica ha bruciato poco meno di 150 miliardi della ricchezza di cui disponevano. (ci domandiamo dove sia finita, e perchè)

La notizia arriva dagli ultimi Conti Finanziari di Bankitalia che mostrano una drastica diminuzione della ricchezza e delle “attività” finanziarie di cui dispongono le famiglie del nostro Paese. L’ammontare è pari a 3.538 miliardi nel primo trimestre di quest’anno, vale a dire quasi 150 miliardi in meno rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso, quando ammontavano a 3.685 miliardi. Per la precisione, le disponibilità finanziarie risultano diminuite di 147,5 miliardi.

Più poveri i portafogli di azioni. Le famiglie hanno inoltre meno liquididità a disposizione. Calano infatti biglietti, monete e depositi a vista, da 605 a 600 miliardi.

Fra gli strumenti di investimento, perdono valore le azioni, a causa ovviamente anche del calo della borsa. I titoli attualmente ammontano a 852 miliardi di euro, rispetto ai 980 dell’ultimo scorcio del 2007 (ma erano a quota 1.084 nel primo trimestre dell’anno passato). Volano invece i Bot: dai 27 miliardi di euro di fine 2007 ai 34,62 miliardi dell’inizio di quest’anno.

Le famiglie italiane sono sempre meno ricche: tra la fine del 2007 e l’inizio di quest’anno la crisi economica ha bruciato poco meno di 150 miliardi della ricchezza di cui disponevano.

Bruciato? O girato ad altri?

a forza di essere vento