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ATLETI POLITICI ED OLIMPIADI

Innanzitutto è bene ribadirlo: la Cina è un Pease che viola i diritti umani (con o senza Tibet).
Non è l’unica ma questo non la scagiona.
In questi giorni a livello pubblico si sta dibattendo sulla stampa ed nei Palazzi del potere perchè gli ateleti boicottino l’inaugurazione delle Olimpiadi di Pechino o che gli stessi atleti facciano gesti e passi simbolici durante i Giochi.

Lo sta chiedendo anche la politica con alcuni ministri italiani in pole position.    
Noi crediamo che non si possa chiedere agli atleti di supplire all’ipocrisia della politica e dei politici chiedendo di boicottare o manifestare contro la Cina. ( I politici non hanno fatto mezzo passo in questa direzione richiesta agli atleti, anzi da anni vedono nella Cina una salvezza commerciale ed un partner da non contraddire, nei fatti)

Siamo però convinti che questi atleti, molti dei quali hanno solo questa vetrina per compensare gli sforzi, totali, di 4 anni di preparazione ed allenamenti, oltre ad essere appunto atleti (con il loro carisma ed ascendente sul pubblico) sono anche e soprattutto uomini e donne, cittadini.

E forse è qui che si deve chiede al rispettabilissimo e orgoglio locale e nazionale Antonio Rossi, – portabandiaera azzurro – per fare un esempio, di cogliere l’occasione.

Non per supplire alla politica ma per esaltare valori che non si misurano con i cronometri ed i giudici di gara.  

 

QUEST’ESTATE SOTTO L’OMBRELLONE SI PARLA DI….

…. socialismo.

E’ questo il tema ricorrente nelle conversazioni degli italiani in vacanza ormai disincantati e non più distratti da false emergenze artificiosamente create dalla cappa mediatica che ha fin qui soffocato la consapevolezza delle gravità della crisi economica in atto. E’ ormai scoperto il bluff, gli italiani non sono più succubi dell’ideologia dell’apparenza, del “fare finta di” , del “fare finta che” e fra loro è diffusa la convinzione che lo sbocco di questa crisi non può essere neo-protezionista come è altrettanto diffusa la certezza che lo stato borghese non si riforma, si abbatte.  “Il momento è decisivo – asserisce un giovane elettrotecnico di Soncino – occorre superare il pensiero hegeliano nella sua pretesa di ricomporre l’esistenza, dialetticamente, all’interno della speculazione astratta, in quanto essa perde la soggettività nel momento in cui la pone, elevandola a momento del sistema. La soggettività è invece immediata e indeducibile. Come ci richiama Kierkegaard in Aut-Aut sta alla soggettività di ognuno di noi la scelta, ormai ineludibile, fra la vita estetica e la vita etica. La posta in gioco è la nostra propria esistenza.

E’ il momento di scegliere noi stessi come compito da realizzare e porre il popolo di fronte all’aut aut, senza infingimenti, senza false terze vie, fra capitalismo o socialismo.”

“D’accordo – aggiunge un sagrestano di Brixen – ma non possiamo prescindere dall’attuale situazione politica italiana. Come per liberarci dal nazifascismo fu costituito un Cln fra forze eterogenee per estrazione ideale e politico-culturale come comunisti, cattolici e azionisti, anche oggi, prima di affrontare il nodo della ‘liberazione’ da questo odioso sistema socio-economico che impone l’aut aut fra il fottere il prossimo o l’esserne fottuti, urge costituire un Cln con Di Pietro, Grillo, Guzzanti, Ferrero, Magistratura Democratica e tutti i cittadini italiani avveduti. 10, 100, 1000 piazze Navona (di massa, continue, a mani nude e volto scoperto)(se vuoi leggere anche il resto, continua qui)

IL GAS LA SPORTA un bene comune, un’esperienza di autogestione tra eguali

Come centro Khorakhané siamo impegnati, da diversi anni, insieme ad altri amiche e amici, a gestire e sviluppare un GAS, un Gruppo di Acquisto Solidale, nel nostro specifico caso il GAS La Comunità della Sporta www.quellidellasporta.it di Lecco.

Un gruppo di famiglie – nel nostro caso ben oltre 100 – che hanno deciso di condividere periodicamente la spesa – prevalentemente biologica e ove possibile locale – in maniera quasi esclusiva tramite un contatto diretto con i produttori. A noi piace vederci come ConsumAttori.

La scelta, fin da subito, che come Khorakhanè abbiamo voluto contribuire a concretizzare è stata quella di indirizzarci verso una struttura stabile,  non informale e di piccoli gruppi quasi amicali, nella convinzione che nel lungo periodo strutture di questo genere possano diventare alternative alla normale rete distributiva che vede dominare iper e supermercati.

Ora dopo quasi 4 anni pieni di entusiasmo, impegno, esperienza e condivisione usciamo dal cuore di Lecco e ci spostiamo in periferia, sul lago, lungo l’Adda, formalmente nel comune di Galbiate, nei fatti 100 metri dopo il Ponte Azzone Visconti (ponte vecchio) in un capannone artigianale. (se vuoi leggere anche il resto, continua qui)

RADDOPPIO DELLA MI-LC, si, cioè, dei binari

Oggi Trenitalia ha annunciato la fine dei lavori di raddoppio della linea Milano-Lecco E’ un momento storico sottolinea, giustamente, il comunicato stampa: questa mattina, verso le sei, il primo convoglio ha percorso la nuova linea da Lecco verso Milano, con soli 5 minuti di ritardo sulla tabella di marcia.  Un vero record. Ma.. ehi, fermi un attimo. Perché un annuncio di tale importanza relegato al giorno 30 luglio 2008? Strano. Non è strano?  Di solito gli uffici marketing o pubbliche relazioni sono molto attenti a questi aspetti. Nessuna compagnia di alto livello, specie Trenitalia, in perenne deficit di considerazione da parte dei propri utenti, nessuna!, si sarebbe lasciata sfuggire una simile occasione. Ma ve la immaginate? Vi starete, legittimamente, chiedendo, cosa? cosa dobbiamo immaginare? Ve la immaginate una bella inaugurazione, di quelle spettacolari, a settembre: pendolari abbronzati, felici, di rientro dalle ferie, una notizia che suona come il sogno inatteso, e realizzato. Insomma, un’inaugurazione capace in una mattina di spazzare via anni di attese, di malumori, persino di lotte. (se vuoi leggere anche il resto, continua qui)

CHICCA e non parliamo di Federica

Poniamo una domanda ai naviganti di questo blog e di questo universo che vorremmo leggere nei commenti.  Che cos’è l’Etica? Cosa non lo è?

La premessa potrebbe essere contenuta in un vecchio post di questo sito (25/5/08)www.esserevento.it/?p=156 (La lotta di classe?… )

il cui nucleo, utile per diverse diramazioni,  anche per questa che vi proponiamo oggi, sono queste righe che riportiamo qui sotto: 

I lavoratori dipendenti trasferiscono ogni anno fra i 5000 e i 7000 euro ai percettori di profitti che, fonte ISAE, sono un sotto insieme del 10% delle famiglie che detengono il 47% del reddito.  Fin qui dovrebbe essere semplice. Ovviamente questo trasferimento ingiustificato dalla classe più povera o media, alla classe più ricca, dovrebbe essere ricondotto, per equità, ai legittimi produttori di reddito: i lavoratori dipendenti.””

Ora, sul www.fondazionecariplo.it/portal/upload/ent3/1/BdM_WEB.pdf si può leggere (pag.26) questa chicca, esposta alla luce del sole. Come un vanto. (se vuoi leggere anche il resto, continua qui)

IL GIUSTO POSTO PER I VALORI RELIGIOSI

Un milione. Anzi no, un milione e mezzo. Comunwue stavolta erano davvero in tanti, nelle strade e nelle piazze: con le loor bandiere al vento. con i loro cappellini colorati: Con i loro slogan taglienti, sarcastici, eppure pieni di orgoglio della propria identità di liberi cittadini, slogan che spandevano allegria e coraggio nel cuore della folla. Certo, ce l’avevano con il governo, ma era ovvio che fosse così: i cortei a favore del governo non riescono mai così bene, lo sanno tuttti.

Chi c’era è rimasto impressionato, perchè era davvero da un pezzo che non si vedeva un simile fiume di gente scendere in piazza, rinunciando a una scampagnata o alla pirima gita la mare, in nome di un ideale limpido e pulito: il giusto posto per i valori religiosi.

Era una richiesta sbagliata? Io dico di no. Ogni sincero democratico dovrebbe approvarla. Anzi. se avessi potuto ci sarei andato anch’io, a quella manifestazione storica. ma bisognava prendere due aerei e un treno, e alla fine ho lasciato perdere. peccato, perchè mi sarebbe piaciuto, essere ieri a Smirne, tra quel milione e mezzo di turchi che marciavano per difendere una causa sacrosanta: la separazione delle leggi dello Stato da quelle della religione.

S. Messina “Bonsai” 

   

a forza di essere vento