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ACCANIMENTO TERAPEUTICO SUL PD

E’ giusto staccare spina? E’ giusto interrompere l’alimentazione forzata a un organismo in coma vegetativo che non riesce a prendere nessuna decisione autonoma?

Bisogna porsi seriamente queste domande per affrontare il tristissimo caso di Walter Veltroni.

Se mancava un tassello alla comprensione del fenomeno da parte dei suoi pur numerosi elettori, l’astensione del Pd sul conflitto di attribuzione e, in ultima analisi, sul caso di Eluana Englaro lo ha fornito. Così chiaro e così limpido che dai giornali amici ai blog lo sconcerto degli elettori è palpabile, a tratti feroce. E’ vero che il segretario del Pd non ha lasciato un testamento biologico, ma molti testamenti spirituali sì. I Kennedy (wow!). Obama (yes!). La passione per le battaglie civili, si può fare, I care, tutte cose che ripetute ossessivamente, sospese tra la retorica un po’ beat dell’altra America e la speranza fantascientifica di un’altra Italia. La leadership veltroniana nasceva sull’onda di un discreto fascino decisionista. Via la sinistra e i comunisti cattivi, via Mastella, via Dini (c’era pure la canzoncina), finalmente le mani libere! Doveva essere il valore aggiunto del Pd: noi da soli, senza forze esterne che ci condizionino, senza gente che ci tira di qui e di là. (se vuoi leggere anche il resto, continua qui)

MUTI E CON QUATTRO MANI

Penso  che un’analisi seria del risultato elettorale – e del post congresso di rifondazione  comunista – non possa fare a meno di considerare in primis la sconfitta della sinistra e di conseguenza degli alleati del precedente governo.

L’incapacità di tradurre nei fatti la propria proposta è sotto gli occhi di tutti e il risultato non poteva essere diverso ed è giusto che sia così. Le buone intenzioni non servono a niente se non si è in grado di concretizzarle e a poco serve seguire questioni di principio se non si coniugano con risultati che diano ai cittadini la percezione di un miglioramento della propria condizione. Sbagliare si può, perseverare no, specie se i cocci restano nelle amni altrui: non serve neppure cospargersi il capo di cenere perchè non ci sarà più possibilità di replica, chi non condivide le politiche dei vincitori che governeranno l’Italia per i prossimi cinque anni, minimo, non si può permettere di percorrere la stessa strada che da molti kilometri ormai ha portato fuori rotta e fuori dalla storia. Ha vinto chi non ha perso, questo è il risultato: è ora di avversari diversi, ma diversi davvero, possibilmente muti e con quattro mani.

SI TENGA GLI SPECCHIETTI CHE MI TENGO L’ORO

Qui di seguito vi riproponiamo un post che il 27 gennaio 2007 il nostro Khorakhaneker Francesco ci scrisse di ritorno dalla Colombia. In questi tempi di post congressi di rifondazione e pre finanziaria tremontiana, secondo noi vale la pena riproporvelo.  

C’è un signore in Italia che aveva, e (forse) avrà ancora grazie ai comunisti che tanto odia e che tanto gli fanno comodo, il potere di fare e disfare a suo piacimento. Fra le altre cose ha fatto in modo che un tot delle tasse che pago io e anche voi, fosse destinato a servizi inutili anziché a servizi utili: mi riferisco agli apparecchi per ricevere la TV digitale terrestre di cui è proprietario. Un po’ come gli specchietti che diede Cristoforo Colombo agli indios in cambio dell’oro, del quale rimane una piccola traccia al museo dell’oro appunto, di Bogotà. Ebbene, Non ricordo esattamente quale entità europea, sicuramente comunista, ha stabilito che quella iniziativa facesse ridere anche un condannato a morte poco prima di lasciare questa barzelletta terrena. Ma non è tutto! Lo stesso Signore che ha pattuito un compenso da pagare alla FIGC di 70 milioni di euro l’anno per i diritti televisivi sul calcio, ha ora manifestato la decisione di pagare con riserva visto che lo scandalo intervenuto (Calciopoli) ha fatto diminuire l’interesse sul calcio e di conseguenza anche i suoi profitti. Praticamente c’è un nostro concittadino col pallino della libertà (la sua,) padrone di una bella fetta di calcio, di una bella fetta di televisione, e prossimamente ancora, grazie ai comunisti che ne legittimano l’esistenza, padrone di stabilire che i miei soldi e i vostri soldi saranno utili per comperare specchietti da barattare con l’oro di cui è avido. Il problema è che c’è chi ci crede ancora e ci ha creduto fin dall’inizio, ma ancor più grave, è che c’è chi esiste senza essere libero di esistere nonostante lui! Io? Cogito, ergo sum!

Vi allego un po’ d’oro, specchietti non ne ho.

Francesco

RISPARMIO: LA BORSA VA CHIUSA O RIVOLUZIONATA

Caro Nonluoghi.info, dopo le note vicende Parmalat, di cui abbiamo già scritto sul tuo sito credo sia utile provare a legare una mia fissa, i fondi etici con le azioni ed il mercato borsistico in generale partendo dalla Costituzione Italiana.
Per avanzare una proposta ed una riflessione che non credo sia troppo “teorica”. Nel senso: “giusto per parlarne”. E’ una proposta che può avere la sua concretezza, se stiamo ai fatti e alle regole

Nella Costituzione Italiana al Titolo III – Rapporti Economici c’è, tra gli altri, un articolo attualissimo che potrebbe essere utile declinare.

Art.47 La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

Ben, io credo che per incoraggiare e soprattutto tutelare il risparmio, oggi, la Borsa Italiana, andrebbe chiusa perchè non rispettosa della Costituzione. Al di là della vicenda Parmalat, beninteso. Non c’è da inventare nulla, basta leggere. (se vuoi leggere anche il resto, continua qui)

SI PAGANO VERAMENTE TROPPE TASSE A LECCO?

CLICCA SULL’IMMMAGINE PER INGRANDIRLA

Non mi è piaciuto il titolo che è stato dato all’indagine della Cgia di Mestre sulle tasse locali pagate a Lecco, sul quotidiano locale La Provincia di lecco edizione di Lunedì 28/7: “Spremuti e mazziati, tasse da incubo”. (l’articolo è il primo commento a questo post)

Si pagano veramente alte tasse locali a Lecco? Qual è il parametro per stabilirlo? Ogni anno al rinnovarsi dell’indagine e leggendo tutti i commenti non riesco sinceramente a comprenderlo.. Lo scorso anno il candidato Sindaco del centrosinistra Alfredo Marelli si spinse addirittura a dire che questa classifica era “un indicatore negativo” seguito a ruota dai rappresentanti dei Consumatori che ahinoi, ormai non fanno più testo, infatti, si limitano a svolgere il compitino di tutelarci quando però i buoi sono già belli e scappati.Tutte posizioni che odoravano di populismo, cioè con l’obiettivo di cavalcare la facile onda qualunquista che ritiene le Tasse una brutta bestia, le nemiche del popolo. A prescindere. (se vuoi leggere anche il resto, continua qui)

LIBERA NOS, DOMINE

Caro Khorakhané

Sono passati pochi giorni dall’anniversario del tragico fatto che ha visto uccisi due poliziotti qui a Verona mentre erano in servizio lungo la SS 11, la via della prostituzione. Avevano fermato un’auto per un controllo, la persona che era alla guida sparò all’impazzata uccidendo i due poliziotti, fu colpito a sua volta e perì insieme alla prostituta che lo accompagnava.

Il fratello di uno dei poliziotti uccisi fu assassinato qualche anno fa, sempre qui a Verona, da un bandito che aveva da poco rapinato una banca. Ieri l’altro hanno arrestato, parlo sempre di Verona, due poliziotti per sfruttamento della prostituzione.

I poliziotti sono uomini e come tali possono essere brave persone oppure no, possono anche sbagliare e gli sbagli di chi lavora con la pistola si può capire che effetti possano avere. Sbagliano anche i chirurghi o i piloti di aerei. ma non per questo le vittime dei loro errori diventano “eroi”…..

Poi c’è la Polizia che entra di notte in una scuola a Genova e la trasforma in una macelleria, ci sono le prove, le confessioni le immagini, ma non si può indagare per vedere chi ha sbagliato e chi deve pagare per quegli orrori commessi e poi c’è la polizia che non riesce ad annientare sul posto chi con la scusa di un ultras morto amamzzato sulla piazzaola dell’autostrada attacca le caserme travestito da tifoso…. Liberami o Signore da questa Italia insulsa, senza vergogna e dignità!

FRANCESCO

 Credo che la legalità sia la normale conseguenza di una crescita morale, civile, culturale che ci deve coinvolgere tutti, che ci deve spingere verso atteggiamenti reciproci impostati alla tolleranza, al rispetto, all’equità, alla giustizia e alla dignità.  Nessun uomo forte ce li potrà mai imporre, ma molti uomini insulsi ce li possono far dimenticare.

a forza di essere vento