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POLITICI VIRTUOSI NON VIRTUALI

FB_IMG_16154841539179591La petizioni online per Salvare il Magnodeno ha sfondato in pochi giorni le 2000 firme.

Anni addietro, 2012/13, Qui Lecco Libera fece lo stesso e presentò osservazioni dettagliate e documentate al Nuovo Piano Cave, serate e video documentari informativi.
Il Comune, con assessori oggi tornati in Consiglio, si dimostrarono silenti e sordi.
Il Comune, oggi, pare addirittura assente.
A tutti i livelli. Assessori, liste, consiglieri

Qualche neo di questi ha firmato la petizione

Senza arroganza ma nemmeno ingenuità va ricordato che insieme alle firme di petizioni online, e pure prima, loro dovrebbero:

– Far convocare la commissione consigliare competente, con l’aiuto di altri commissari e del relativo presidente

– Interpellare Assessori e Sindaco per conoscere e contribuire alla redazione della posizione dell’Amministrazione e relativi contributi scritti da far avere alla Provincia titolare delle decisioni. Questa volta prima della scadenza.

– Chiedere l’audizione delle associazioni e dei gruppi anche informali civici, come il Comitato “Salviamo il Magnodeno” promotore della petizione, che da tempo si occupano del tema

– Coinvolgere i tecnici per valutare poi politicamente nel solco delle norme le azioni e gli Atti di salvaguardia, che come singoli consiglieri, gruppo, lista ect possono mettere in campo per poi far deliberare.

– Rendere pubbliche le posizioni proprie e dell’Amministrazione anche attraverso documenti e comunicati

Perché il silenzio è assordante
Poi ben venga la propria firma online ma a ognuno il suo ruolo.

Abbiamo bisogno di politici virtuosi non virtuali

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CONSIGLIERI A RISCALDARE IL POSTO

FB_IMG_16154838246738189 FB_IMG_16154838198977258Teleriscaldamento si, Teleriscaldamento no, può aver sfracassato i cabbasisi a parecchi di noi

Ma 2 aspetti che si son visti nei consiglieri devon essere annotati per la loro gravità anche se l’argomento ora lo si vorrà tener a distanza a protezione dalla rottura dei cabbasisi stessi

Il primo è circoscritto al tema specifico:
Questa roba del TLR palesemente rallenta, distrae, ferma, impedisce sviluppo e possibilità di sperimentare, promuovere, percorrere e avvicinare tutte quelle forme di Comunità energetiche, di cultura ecologica e sulla realizzazione di percorsi innovativi per i prossimi 100 anni e altamente virtuosi che potrebbero essere dietro l’angolo

Non è intralcio da poco, perché questo ci costa soldi, futuro, sostenibilità, benessere, ritardi evidenti ed evitabili.

Il secondo aspetto è ancor più grave.
La sudditanza intellettuale e di pochezza dei consiglieri palesatasi con il TLR

Ovvio che non puoi saper tutto come consigliere Che addirittura se sei nuov* potresti non saper nemmeno come si scrive un emendamento e forse nemmeno un accesso agli atti
Però cazzo, i giornali li leggi, i siti di informazione, i post su Fb, ect.
Ecco uno squillo, una mail, un WhatsApp, una richiesta di spiegazione, un suggerimento, una domanda da fare poi in Aula, una richiesta a Duccio Facchini, a chi altri questo tema lo tratta da anni, ai cittadini che hanno argomentato contrarietà e dubbi, cazzo lo devi fare.
Se no sei lì ad alzare la manina come ti dice il tuo capogruppo o peggio il Sindaco

E invece silenzio.
Basta vedere i video del Consiglio comunale, gli articoli di cronaca, fb e profili. E se l’han fatto sul TLR, lo posson fare su tutto. Soldi, Cave, Mobilità, Partecipate. Tutto

Non è cosa da poco, perché questo ci costa fiducia, autonomia, controllo, serietà.

PS: a volte vorrei pagare un giornalista con videocamera e far fare le interviste come le facevan QLL e Duccio Facchini, solo che non c’è un giornalista come Duccio.

IL VIRUS DEL LINGUAGGIO

FB_IMG_16154825936455696Parliamo di un altro virus che non è il Covid ma l’insistenza a sminuire le battaglie, piccole o grandi, di genere e l’affrancamento da stereotipi?

Ieri a Sanremo Beatrice Venezi, presente come ospite, ha rivendicato di voler essere chiamata “direttore d’orchestra” e non “direttrice”.
Dando questa motivazione: “la posizione ha un nome preciso e nel mio caso è quello di direttore di orchestra, non di direttrice”.

Quindi non è una questione di libertà individuali, lei infatti è liberissima di farsi chiamare e pure pretendere di essere chiamata come meglio preferisce

Il cortocircuito sta e con essa la gravità, oggettiva, nella sua spiegazione: “la posizione ha un nome preciso…..”
Non capendo o sottovalutando che questa è proprio una convenzione figlia del maschilismo, del patriarcato, delle convinzioni imposte da un modello culturale.

E il linguaggio, le parole, contribuiscono in modo potente decisivo a creare la realtà che viviamo.
I linguaggi non sono forma (eventualmente, hanno forma), sono sostanza.

Siamo tutti liberi di scegliere e di utilizzare le parole che desideriamo come meglio crediamo ma è necessario assumerci la piena responsabilità di questa scelta e di quest’uso

A parer mio sarebbe buona cosa prenderne consapevolezza, soprattutto quando si è davanti a una platea popolare televisiva così ampia Continua la lettura di IL VIRUS DEL LINGUAGGIO

POSIZIONE DEL RECOVERY E DELLO STRUZZO

FB_IMG_16154833199182091Qui più che i cascami termici che han usato come fumo negli occhi mercoledì in consiglio comunale, stan cascando le gonadi e una a una chiacchiere e distintivi di un Progetto che anche se andasse a fiato e acqua di rose è e resta na vaccata

Dall’articolo emerge un dato, un pre dato, che è ancora più grave in senso etico, ancor prima del merito che, per chi vuol vedere, avvolge ben più che un singolo Progetto quale esso sia.
Ma è il rispetto, la relazione, all’interno di una squadra, di una maggioranza, di un’Amministrazione.

La cosa volgare e imbarazzante, che è dimostrazione della mancanza di rispetto verso non solo tutto il Consiglio Comunale e quindi la Città ma proprio i propri stessi consiglieri, maggioranza, squadra, è il silenzio di Gattinoni che li ha tenuti all’oscuro di queste criticità, gravi che emergono dall’articolo.

Che già conosceva PRIMA del Consiglio comunale.
Ha trattato come galoppini e bocia i suoi stessi consiglieri comunali.
Non facendo minimamente cenno a queste questioni nella Sua relazione.

Se ne ha invece parlato in separata sede allora la gravità è un’altra, altrettanto grave e imbarazzante, la complicità dei consiglieri a prestarsi a una volgare mancanza di rispetto verso i cittadini.

Qualcuno pensa li salverà il Recovery altri la loro posizione dello struzzo

IL TLR VERO E LA POLENTA ISTANTANEA

FB_IMG_16154826701049638Il si condizionato del Comune di Lecco per approvare il Teleriscaldamento (tlr) che oggi si apprestano a votare in Consiglio è più volgare che proporre la polenta istantanea a una festa degli Alpini.

Puoi leggere ogni motivazione, ogni condizione nel modo più benevolo che vuoi, non è polenta. Punto.

È uno specchietto per le allodole, finto e umiliante far credere che non si è supini ma lo si è nei fatti, che si chiedono condizioni che condizioni non sono

La maggioranza, a partire da ambientalisti e sinistra, che fino a una manciata di mesi fa, da anni, eran contrari, non posson dire più no e provano a distrarre

Si dai la polenta è istantanea, non ci sono nemmeno le costine però gli involtini primavera li abbiamo comprati a Lecco

Il progetto del TLR è mestamente un’operazione finanziaria che non ha nessuna ragione reale nemmeno futura però serve a tenere in piedi politica, poltrone e partecipate pubbliche magari pure per quotarle in borsa

Un progetto che ti lega per 50 anni con tecnologie che sono già sorpassate

La regola dovrebbe essere consuma meno, qui si sta cercando di autogiustificare spese di milioni di soldi pubblici per continuare a consumare.

Però fra 30 anni votando oggi il TLR finiamo l’era del carbone. Fra 30 anni.
Fra trent’anni ci proporranno di mangiare la polenta vera degli alpini solo sentendone il profumo.

Una quantità di scuse che è ipocrisia.
L’aspetto ambientale del tlr è una finta possibilità perché soldi e scienza oggi già ti dicon che se vuoi migliorare l’ambiente non fai il TLR.
Chiudi una linea dell’inceneritore, dopodomani non nel 2032. Recuperi la materia ect ect

Romperanno km di strade per anni però han chiesto forti penali per i ritardi.
Nel frattempo fan ponti tibetani.

Potresti far lavorare centinaia di piccole e medie imprese per il risparmio energetico e ristrutturazione edilizia, infissi e qualità dell’abitare e invece ne spendi il triplo per le aziende di borsa

E la sinistra propone di usare il Recovery plan che è diventata la coperta di Linus e una supercazzola

C’è gente che non ha rispetto nemmeno di sé stessa e la polenta finta pretende pure di fartela mangiare e dire che è buona

UN CENTRO COTTURA CHE FACCIA SCUOLA


img-20190225-wa0020Fra poco più di un anno, a giugno 2022, scadrà l’Appalto della Ristorazione scolastica che dal 1 luglio 2017 è di competenza di una multinazionale tedesca per un controvalore riconosciutole di quasi 10 milioni di euro.

Di rinnovo in rinnovo ormai sono decenni che solo le multinazionali si alternano nella gestione del servizio.
Pur essendosi avvicinato, con quest’ultimo Appalto, il centro cottura dei cibi, essendo ora in città dopo Bosisio Parini degli anni scorsi, la ancora non ottimale qualità del cibo, gli sprechi alimentari, sono segnale diffuso di una situazione ormai cronica e non più accettabile.

Oltre 12000 pasti settimanali. Quasi 400.000 all’anno, a prescindere dall’importo di spesa han dietro volti, persone, salute e alimentazione di giovani bimbi, lavoratori e persone anziane con fragilità che ne usufruiscono.
È tempo non più prorogabile che un’attenzione concreta a queste persone trovi nel Comune di Lecco soluzione definitiva.
Per giunta economica, ecologica e indipendente.
Ossia la previsione e la programmazione nel Piano Triennale delle Opere pubbliche di un proprio Centro Cottura cittadino.
Ecologico, pubblico e in cogestione con il privato sociale per esempio, riduttore di spese e soldi, promotore di prodotti locali e di qualità e per contenere il più possibile sprechi e cibo buttato, oggi intorno al 30% (anche senza Covid), e agevolante nelle tariffe per le famiglie.

Peraltro diversi consiglieri quando solo cittadini erano solidali con i genitori e consapevoli delle croniche problematiche.

È tempo che si facciano azione, Atti.

a forza di essere vento