EUCOOKIELAW_BANNER_TITLE

abbiamo PAGATO LO SPOT elettorale A BRIVIO. anche tu

 Il Presidente della Provincia Virginio Brivio deve aver preso troppo sul serio l’invito del capo del Governo a consumare, a far girare l’economia, se ha dato alle stampe un “magazine”, un giornaletto pubblicitario ed elettorale, spacciandolo per strumento utile per i cittadini, spendendo 45.000 euri di soldi pubblici. In questi giorni in arrivo nelle cassette postali delle famiglie lecchesi, non richiesto, come il carbone di Babbo natale.   

Certo è in buona compagnia, perchè tutto il mondo è paese e la pubblicità elettorale costa, vedasi lo sperpero di danari che il Governatore della Lombardia butta ogni anno o le centinaia di milioni di vecchie lire che il Sindaco di Lecco Antonella Faggi butta per un lavoro da correttore di bozze e qualche passaggio in tv. Il Presidente Brivio non ha voluto differenziarsi ed ha deciso che la campagna elettorale gliela pagano in maniera robusta i cittadini. Forzatamente consenzienti. Continua la lettura di abbiamo PAGATO LO SPOT elettorale A BRIVIO. anche tu

RIDERE CON SPAVENTO: on. Codurelli e le anime del PD

   

Certo si può dire che ha voluto usare una forma retorica.

Se tu dai ragione a me io do ragione a te. Solo perché so che tu non darai ragione a me io dico che darò ragione a te. 

Però qualcuno avverta il ministro delle Pari Opportunità del governo Ombra del Pd Vittoria Franco quando al posto di mandare a quel paese il Ministro Brunetta sull’innalzamento dell’età per la pensione delle donne afferma, nero su bianco: “Noi del Pd sosteniamo le sue proposte sulla equiparazione dell’età pensionabile e lei sostiene il nostro progetto che prevede misure per promuovere l’occupazione femminile e favorire la conciliazione fra lavoro, maternità e carriera. Perchè è proprio qui il problema, nella maternità che è ancora un ostacolo all’accesso al mercato del lavoro, alla carriera e alla realizzazione delle donne in un lavoro gratificante”.

Qualcuno avverta la Ministra ombra che così non si fa.

E avverta per favore anche l’onorevole locale Lucia Codurelli che, forse girata dall’altra parte, non l’ha sentita in tempo e solo qualche ora prima ha affermato – nella sostanza – l’opposto del suo riferimento di partito con un comunicato pubblicato sul suo blog www.luciacodurelli.it

Capisco le diverse anime del PD però solo una manciata di ore per sentire e leggere lo stesso partito dire: “Alzare l’età pensionabile per le donne – No Grazie” e poi: “Noi del Pd sosteniamo le sue proposte…”  questa non è democrazia è delirio. Continua la lettura di RIDERE CON SPAVENTO: on. Codurelli e le anime del PD

GIOVEDI 18 a LECCO ore 21 “BOLZANETO LA MATTANZA della democrazia

18_dic_2008_bolzaneto_la_mattanza_della_democrazia1

Qui Lecco Libera e il Centro Khorkhanè organizzano per Giovedì 18 dicembre 2008 la presentazione del libro “Bolzaneto: la mattanza della democrazia”.

La cittadinanza è invitata a Lecco presso la Sala Conferenze della Banca Popolare di Sondrio (via Amendola, angolo con via Previati), l`ingresso ovviamente è libero e consigliato!

Saranno presenti alla serata l`autore Massimo Calandri (redattore de “La Repubblica” dal `92, collaboratore de L`Espresso e Micromega) e Vittorio Agnoletto (europarlamentare che nel 2001 fu portavoce del “Genoa Social Forum” ed in tale veste coordinò le manifestazioni contro il G8).

Interverranno Enrica Bartesaghi e Roberto Gallo del Comitato Verità e Giustizia per Genova

Genova, luglio 2001. In occasione delle manifestazioni che contestano il G8, 255 persone vengono “fermate” dalle forze dell’ordine e rinchiuse nella caserma di Bolzaneto, il “centro di temporanea detenzione”. Tre giorni e tre notti che solo la storia potrà restituirci. “Grave compromissione dei diritti delle persone”. “Comportamenti inumani e degradanti”. “Una costante violazione delle libertà fondamentali”. In una parola: tortura. Continua la lettura di GIOVEDI 18 a LECCO ore 21 “BOLZANETO LA MATTANZA della democrazia

servizio alla collettività: CONTI DORMIENTI? controllate se ci siete

 depositi-dormienti-elenco-prov-lecco

Lo Stato, o meglio il Governo, fa il Fiorani ma su larga scala e con variabili ancor più raffinate.

Domani 15 dicembre per diversi conti bancari e il 26 per i depositi postali è l’ora X. Per quelli dormienti, cioè non movimentati negli ultimi 10 anni e con un saldo pari ad almeno 100 euri, sia che il titolare o il possessore sia vivo o defunto, infatti, sarà l’ultimo giorno per recarsi presso il proprio intermediario (banca, posta, sim, assicurazione) e chiedere di riattivare (o chiudere) il proprio conto/deposito libretto “dormiente”. Per quei clienti che avevano a suo tempo aperto il rapporto in forma nominativa la normativa ha richiesto alle Banche di inviare una comunicazione con raccomandata, però all’indirizzo del conto stesso, cioè con probabilità che questo sia, col tempo, variato e mai comunicata la variazione. Per quei clienti che avevano invece optato per l’apertura “al portatore” la banca/intermediario era/è  tenuta ad esporre data e numero del libretto caduto nella normativa dei dormienti nei propri locali. Continua la lettura di servizio alla collettività: CONTI DORMIENTI? controllate se ci siete

MEA CULPA sullo sciopero!!! però?

Con evidenza non è poi stato – come pensavo sbagliandomi (e di molto) – uno sciopero di pochi. Certo a livello nazionale molti meno che per la difesa dell’art.18 ma “stranamente”, comunque, un bel numero. La previsione l’ho sbagliata in pieno seppur mi restano, intatte, tutte le altre perplessità su questo sciopero. E’ ed è restato uno sciopero di “cartello”. Utile cioè al sindacato per dire  – anche alle altre sigle – che non possono non tenerlo in considerazione nelle decisioni. La perplessità è, ed era, la poca credibilità della Cgil. Sono lì, per chi vuol vedere, come un macigno, uno specchio non certo deformante la grave responsabilità incisa nella memoria e nelle tasche dei cittadini, causata dal comportamento tenuto in questi anni di “ere” Prodi. La loro timidezza e subalternità alla politica “amica”. E’ il peccato di quegli e questi anni. Commesso dagli stessi leader di ieri che oggi convocano scioperi. Oggi il sindacato parla di precarietà, di poche tutele per il giovane lavoratore. E fa bene. Ma il precariato deriva, in primis, dal pacchetto Treu, promosso e pensato dal governo di centrosinistra e solo per questo non combattuto come si doveva. Siamo quello che eravamo. Sono quello che erano. E leggere di esponenti anche locali – di rifondazione prc_bandinelli-sullo-sciopero-della-cgil – che oggi si attribuiscono il merito delle piazze piene – fa più ridere che arrabbiare. Dopo l’esperienza governativa perdente e preparatrice al ritorno di Berlusconi, come infierire? Io continuo a pensare che bisogna trovare un altro modo di lotta. Continua la lettura di MEA CULPA sullo sciopero!!! però?

IO NON SCIOPERO a caso

Credo con evidenza che questo di oggi sia – è – uno sciopero di “cartello”.Una necessità più interna alla Cgil per potersi accreditare che necessità di tutela dei ceti medi/deboli. Utile a lei per dire che non si può non tenerla in considerazione nelle decisioni.Ma la Cgil, gli stessi che c’erano ieri e che convocano gli scioperi oggi, ha una responsabilità grave e incisa nella memoria e nelle tasche dei lavoratori, dei cittadini.La responsabilità di aver perso la credibilità. Il comportamento di questi anni di “era” Prodi. Sono lì come un macigno, una spada di Damocle, uno specchio non certo deformante. La pace sociale. E’ il peccato di questi anni passati. Gli imprenditori, per fare un esempio facile facile, dovrebbero votare sempre il centrosinistra.Garantisce politiche di destra (il precariato per esempio deriva in primis dal pacchetto Treu) con in più la pace sociale. Non poco. Oggi la Cgil, gli stessi che c’erano ieri e che convocano gli scioperi oggi. mi chiede 100 euro per farsi bella, per poter dire che lei si è mobilitata.No grazie basta. Il 12 invece – altro che mobilitazione di massa – sarà una bella batosta. (anche se non me lo auguro. Anzi) Io dico che la gente non ha voglia di lasciare 100 euro per…. già per cosa? Tira brutta aria Ma è così difficile proporre una protesta che non svuoti le tasche di chi la fa? Che senso politico ha il mio rinunciare a 100 euro, metto in difficoltà qualcuno? Continua la lettura di IO NON SCIOPERO a caso

a forza di essere vento