C’è, ci deve essere, un poco di incredulità e parecchia rabbia. L’incredulità per i soldi pubblici che abbiamo perso e per l’aumento del debito pubblico che è stato e verrà utilizzato per toglierci anche l’ultimo servizio rimasto. La rabbia per la dignità collettiva stropicciata come uno straccio. Tutte e due per un povero popolo che è disinformato e raggirato. Quando è scoppiata la crisi, l’informazione è stata tracciata affinché l’attenzione si concentrasse solo sulla necessità di salvare le banche, la finanza. Bisognava evitare che la gente si facesse prendere dal panico e si precipitasse a ritirare i propri depositi, va bene, ma è scandaloso che non si sia fatto niente per aiutare la gente a capire che cosa c’era alla base del terremoto che stava facendo cadere come pere cotte anche colossi bancari. Occhi e titoli di Tg sempre sulla Borsa, ormai l’autorità suprema che ha potere di vita o di morte sulle scelte politiche e la vicenda venduta come una partita di calcio: da uno parte l’esorcista, dall’altra la paura, abile mossa per distogliere l’attenzione dal cadavere e soprattutto dalla mano assassina. Continua la lettura di IL MIGLIORE DEI MONDI un saldo del 2009