LA MARCHETTA SPACCIATA PER DONO

sorryls2Ha preso forma con la Delibera di Giunta Comunale n. 102 del 15 luglio 2013 la marchetta culturale spacciata per dono.

Ti faccio dono di un opera di mia proprietà – dal valore nemmeno elevato (5.000 euro) – in cambio tu mi lasci mettere il mio logo a destra e a manca e dei volantini pubblicitari pure nel tuo Museo più importante.

E’ quello che è avvenuto con la “donazione”, da parte del supermercato Bennet, del dipinto di Giovanni Battista Tagliaferri, raffigurante la mamma di Antonio Stoppani, del 1889, di cui era nipote.

Un opera che fa pendant con quella già presente e dello stesso autore, esposta nella sala Consigliare comunale raffigurante l’Abate Antonio Stoppani.

 Capiamo che la pubblicità è l’anima del commercio ed è difficile pretendere che la beneficenza, le donazioni, siano anonime, come il bon ton e la signorilità auspicherebbero e prevederebbero, ma concordare come ha fatto il Comune che, a fronte di questa “donazione”, in cambio avrebbe messo il logo del supermercato su dépliant e tutti i materiali informativi nonché citato nei comunicati stampa e, non sufficiente, anche volantini (con tutte le attività del vicino Centro Commerciale, dalle mutande ai gratta e vinci) presso la biglietteria del Manzoni, par fin troppo.

 A ben pensarci, in fondo però il Sindaco Brivio e l’Assessore alla cultura Tavola, devono aver pensato che il giovin Manzoni, andava alla vicina Piazzetta Era di Pescarenico a comprar il pesce, e non al banco del fresco nei corridoi del supermercato, solo perchè ancora non c’era il Bennet.

 “La cessione vuole rappresentare la proficua collaborazione, nonché l’integrazione con il territorio cittadino, della ns. realtà”. Così scrive nella lettera di accompagnamento Marco Spinelli il direttore del Centro Commerciale Meridiana di Lecco.

Le cose van chiamate invece con il loro nome. Non è una donazione, “una cessione gratuita”, quella avvenuta. E’ una transazione economica. Le donazioni sono, per antonomasia, gratuite.

Si suggerisce per far diventare ancor più profittevole la donazione di trasformare quell’opera di oltre 120 anni in un’icona per la nuova Galleria d’Arte Contemporanea applicandogli un moderno “stencil alla banksy. La dolce Sciura Stoppani con in mano un sacchetto della spesa come una casalinga moderna.

 Io, se fossi stato il Sindaco, per tutta quella pubblicità e loghi sparsi in giro richiesti dal donatore ne avrei chiesti almeno due di quei quadri del Tagliaferri

Ma son certo che ci sta pensando. Ed ora…. pubblicità.

LA DIVISA DEL: QUANTO VUOI?

quanto vuoiPartendo dal presupposto che non credo alla notizia che due vigili urbani abbiano comprato merce tarocca dai venditori abusivi, non tanto perché erano in divisa e mi pare alquanto strano che i commercianti all’aperto non siano scappati, ma innanzitutto perché i vigili “non hanno un cuore e se ce l’hanno è sprecato”, come cantava De Gregori.

Indipendentemente dal fatto che sia invece vero o no, quello che fa paura, quella paura declinata nei suoi aspetti quotidiani, sono due cose.

Non certo che i vigili abbiano comprato dai venditori all’aperto – cosa poi possono aver comprato: Cagnolini che scodinzolano? Braccialettini di filo intrecciato colorato portafortuna (che evidentemente non funziona)? Un ventilatore che fa le bolle di sapone? Un tagliapeli per il naso? Cos’altro!!!!??? – ma (almeno a me) fan paura, e tanta, le parole del comandate Franco Morizio (non nuovo a questi atteggiamenti da ganassa) che ha fatto sapere dopo aver appreso la notizia (come si sa la polizia è sempre l’ultima a saperle le cose) queste testuali parole: “Se così fosse, le mele marce devono essere obbligatoriamente eliminate”.

Morizio non si smentisce mai, non è escluso – visto il tipo – che proponga di fargli mozzare le mani in pubblica piazza.

La seconda cosa che fa ancor più paura è che troverebbe pure ampia platea.

Da oggi invece una cosa veramente grave comporterà quest’acquisto incauto da parte dei vigili: alzandosi la domanda di oggettistica tarocca e di nuove categorie di acquirenti i prezzi andranno alle stelle. Maledizione a loro.

Conto, per riportare i prezzi al suo giusto valore, un’azione robusta di repressione. D’ora in poi mi auguro infatti che sia il comandante Franco Morizio in persona, ovviamente, ça va sans dire, dopo aver stirato la sua alta uniforme, a pattugliare il lungolago nelle fredde sere autunnali.

Arriverà in tempo per sorprendere i colpevoli, venditori o vigilantes che siano? Una cosa è certa: se non ci riuscirà non sarà per cattiva volontà, ma perché gli si sarà impigliato il trench nella portiera della volante.

Però, lo tranquillizzo fin da subito, potrà compralo nuovo e di marca – su suggerimento dei suoi stessi uomini – da qualche venditore all’aperto. Gli faranno un buon prezzo, lo so.

Vediamo il lato positivo della vicenda: Adesso anche i due vigili del: quanto vuoi? sanno cos’è la paura della divisa.

Post: Legge Contro Giustizia 6/4/2012; Appello: La scala e la giustizia 18/4/2012 ;  Tanto rumore per nulla.. e non abbaiano neppure 03/08/2012 Cacciarli dal Centro: parola di Sindaco 30/7/2012; I Nodi e il pettine 27/5/2012; Venditori ambulanti, falsa concorrenza e pugno duro 10/10/2011;  Cecchini ai parcheggi 5/4/2011; Borsetta e Moschetto 16/9/2009; Gli abusivi del lungolago 16/11/2007

UN LIBRO CHE DEVE USCIRE

La serietà di Duccio (è lo stesso, per chi non lo conoscesse, che insieme a Francesco Vignarca ha scritto l’attualissmo: “Armi, un affare di Stato”), per lo spettacolo di Teatro Civile, per chi ha avuto la fortuna di vederlo ai tempi de Lofficinadellamuca, sullo stesso tema curato da Duccio e dal gruppo di impegno civile QuiLeccoLibera, per la modalità del progetto di pubblicazione di questo libro… bisogna farlo uscire.

Ci aiuta anche P.P.Pasolini: “Quello che posso dire nel basso della mia mediocrità è che finché ci sarà un male, ci sarà anche un bene ma se ogni tanto aprite gli occhi, di certo male, non farà.”
Cosa aspettiamo a sostenerlo?