Archivi categoria: Lavoro

IN TRIBUNALE o in galera?

Mi deve essere per forza sfuggito, (anche a voi?), qualche particolare, qualche ragione altra che è implicitamente presente nell’Accordo pubblicizzato in pompa magna tra l’Amministrazione prov. di Lecco, nella persona del superAssessore Dadati ed il Tribunale di Lecco per la “Riqualificazione del personale in cassa integrazione guadagni presso gli uffici giudiziari del Tribunale”. Ho letto Delibera (nr.192 e all. del 13/7) Determina (nr 803 del 21/07), non ho mancato nemmeno gli articoli di stampa e i comunicati degli stessi promotori, ed ho pure telefonato agli Enti. Eppure mi deve essere per forza sfuggito qualcosa che però è più di un particolare.

L’Accordo che sembra aver impiegato in uno sforzo enorme le menti politiche della Provincia per  “attenuare gli effetti della crisi dell’attuale congiuntura finanziaria che ha duramente colpito l’intera economia e sta provocando pesanti ripercussioni sulle famiglie, le imprese e l’occupazione” (per usare le parole degli stessi promotori), riguarda per un territorio provinciale con migliaia di cassintegrati e famiglie in difficoltà nientedimeno che l’assunzione a tempo (4 mesi) di 5 lavoratori in cassa a integrazione a 0 ore. 5 lavoratori. Non ho capito se è un aiuto o una presa per il culo Continua la lettura di IN TRIBUNALE o in galera?

GIOCOFORZA?

Ieri su la Provincia c’erano 3 articoli interessanti sull’economia. L’editoriale :“La sfida di Tremonti: rivoluzionare il sistema economico”; L’opinione di A. Molteni, un ex dirigente:“Non è più tempo di castelli di sabbia”; e, Il resoconto di M.G.Della Vecchia sulla serata organizzata da Api Lecco:“L’Arca di Noè”. In tutti c’era da imparare e da riflettere. Ma tutti e tre, mi sia permesso, mancavano di 2 cose. La voce, il punto di vista del lavoratore, dell’operaio, del salariato. E quello dell’alternativa. Ovviamente non era obbligatorio, Però sarebbe stato utile. Per diverse ragioni: i conti pubblici; la forza della Cina senza diritti; la crisi finanziaria e le regole obsolete; tutto evidenziava, in maniera più o meno esplicita, su chi caricare maggiormente il peso per uscire dalla crisi. Caricarlo giocoforza sia ben chiaro. Ecco è il giocoforza che io non condivido. Continua la lettura di GIOCOFORZA?

LA REGOLA DELL’OMBRELLO

Le regole le detta il Padrone. L’accordo o il ricatto che sta venendo avanti a Pomigliano ad opera del capo della Fiat Marchionne, comunque la si giri, è questo. 

Quello che dovrebbe sbigottire è che i primi a permetterlo sono 2 sindacati su 3. Cisl e Uil. Il padrone fa il suo mestiere e fin qui non ci piove ma perché l’ombrello devono tenerglielo i sindacati? Perché il padrone dice che altrimenti va in Polonia a costruire le auto che poi compreremo in Italia? Continua la lettura di LA REGOLA DELL’OMBRELLO

1 marzo 2010 UNA GIORNATA SENZA DI NOI

altan-emergenza-razzismoAncora quelle grida. Ugo non ne poteva più. Tutte le mattine era sempre la stessa storia. Era tentato di chiudere la finestra ma il caldo sarebbe stato troppo soffocante. Sperava che almeno in agosto chiudesse quella dannata fabbrica, come tutti gli anni. Invece no.

Aveva sentito parlare di boom di commesse, gli affari andavano a gonfie vele, era stato persino istituito il turno di notte. Ormai lavoravano ventiquattr’ore al giorno per dodici mesi all’anno. Il cortile della fabbrica, perfettamente visibile dall’alto del quarto piano dove abitava, brulicava di nuovi assunti, per lo più immigrati dato il colore della pelle, che freneticamente caricavano e scaricavano merci dai furgoni di clienti e fornitori.

IN OCCASIONE DELLE INIZIATIVE DEL 1 MARZO IN TUTTA ITALIA

24 ORE SENZA DI NOI “una giornata senza immigranti”

un racconto – LA FABBRICA del nostro Pococurante (ed un ppt preparato per il clandestino day_lecco del 25 settembre 2009)  

CIG E CIGS l’inganno coi numeri

cassa-integrazioneLa classe operaia che vota destra e lega ha dimostrato più volte il proprio disinteresse per la realtà. Non ha tempo e non vuole confrontarsi con i fatti, E si vede. Prima vota i rappresentanti dei padroni e poi corre al sindacato per farsi tutelare quando perde il posto. Il loro è un mondo di fiaba in cui i numeri si inventano arbitrariamente e si iperbolizzano senza più nessuna relazione con la verità. Non è neanche necessario resistere, quindi perché continuare ad annoiarli con i fatti? Che senso avrebbe spiegare ai fratelli Grimm che la tenuta strutturale di un’abitazione in pane speziato e zucchero non “sarebbe garantita” o che mai si è visto un lupo in grado di gingillarsi con una camicia da notte per simulare una nonnetta al solo scopo di papparsi una bambinetta con cui si è precedentemente intrattenuto in una civile conversazione? Continua la lettura di CIG E CIGS l’inganno coi numeri

OPERAI. LA CRISI

altan-crisi-e-stabilitaCi sono immagini che più delle parole riescono a descrivere situazioni che dobbiamo comprendere e sulle quali dovremmo tutti riflettere. Non è detto non possa capitare anche a noi e forse per questo sarebbe ora di ripensare meglio tante cose per affrontare un futuro più sereno per noi e i nostri figli.

Magari si potrebbe stabilire che Dio é il mercato…

ALLEGATO i volti degli operai della Opel in Belgio ai quali viene comunicato il licenziamento. Potrebbero essere quelli delle FIAT, della DAINESE, dell’INTESA SAN PAOLO, della LEUCI o di quello che volete voi, non cambia niente. (FRANCESCO) Continua la lettura di OPERAI. LA CRISI